Cattiva rivalità

Non aveva ancora avuto notizie da Viola riguardo all'esame, ma sperava davvero forse andato bene come aveva dichiarato lei poco prima che si sparassero all'incrocio. Il rischio che potesse rivelarsi un fallimento aveva avuto un largo margine di esistenza però, lo aveva percepito nei suoi occhi e dunque aveva provveduto a rassicurarla con delle carezze affettuose. Simon aveva scoperto di essere particolarmente bravo a trasmettere affetto, quasi fosse stato un suo talento naturale in grado di cambiare la sua vita e il mondo intero. Questo lo confermava anche lo sguardo più rilassato della ragazza dopo che le aveva detto di essere fiducioso, tanto che si erano salutati con un lungo abbraccio scoppiando anche in una risata genuina.

Da lì aveva comunque tenuto il pensiero su di lei, anche mentre le tazzine e i piattini del bar iniziavano ad arrivare a velocità sempre maggiore, per colpa di tutti gli studenti che aveva o avuto la brillante idea di marinare le prime ore scolastiche per farsi una colazione più sostanziosa. In realtà non era vero: solo non avevano voglia di prendere un brutto voto al compito in classe. Simon li aveva studiati per un po', cercando di capire quale potesse essere il movente comune che aveva smosso una massa intera di ragazzi a non affrontare una difficoltà quotidiana della loro vita scolastica. Se solo avessero avuto almeno un quarto del suo stile di vita, un voto sarebbe stato uno sputo in confronto.

Grazie a quei coraggiosi temerari, quindi, l'ora di massima piena clientela si era spostata intorno alle otto e mezza del mattino, invece del solito mezzogiorno fino alle tredici spaccate, e a volte qualche minuto di troppo. Il personale al bancone di quella fascia oraria aveva una faccia sconvolta, al punto che il ragazzo lupo avrebbe giurato si fossero messi le mani nei capelli una volta rifugiatisi nella cella frigorifera; sbirciando le domande aveva in effetti notato una quantità anomala di pietanze di tutti i generi, e voleva assolutamente capire chi potesse mai digerire un simile rapporto calorico in quell'orario. Solo in quel caso benediceva il fatto di essere solo un misero lavatazze. Aveva anche giurato di sentire il responsabile maledire gli ultimi che erano usciti sostenendo che fossero solo dei lavativi a cui piaceva particolarmente far perdere tempo agli umili lavoratori, ma non aveva avuto il coraggio di argomentare la cosa e comunque gli dava perfettamente ragione.

La giornata però sembrava andare lo stesso come al solito, una volta superato quel momento di confusione, fino al momento in cui non sentì dall'altra stanza la porta aprirsi per l'ennesima volta. Doveva ammettere che in certi orari la gente aveva proprio un estremo bisogno di caffè, Simon non sarebbe stato in grado di reggerne così tanto, era un regalo anche solo potersi bagnare le labbra senza ottenere reazioni tossiche o allergiche di qualsiasi natura. Non sentì la voce del suo collega salutare, doveva essersi rifugiato nella cella frigorifera per non uscire fino all'ora di punta, così si prese la responsabilità di non far perdere un cliente al piccolo bar.

"Buongiorno" disse con aria distratta, senza far cadere lo sguardo sulla persona che si era sporta sul bancone.

E fu un errore, perché quella persona avrebbe dovuto guardarla molto bene.

"Non siete molto organizzati qui dentro, per vedere un lavatazze esporsi e servire i clienti" la voce di Hudson gli fece alzare lo sguardo di scatto. Cosa ci faceva lì, sapendo che le lezioni in facoltà non erano ancora finite?

"Ma che..."

"Non serve che tu chieda, non sono affari tuoi" mormorò l'altro con un ghigno che non prevedeva nulla di buono. Lo guardava come se stesse studiando la sua preda più succulenta, ma forse avrebbe dovuto abbassare quella cresta da gallo che stava mostrando, visto che dei due il predatore era Simon. Però Simon decise di non dargli troppa corda, non aveva bisogno di una discussione in mezzo ai pochi presenti e sul posto di lavoro, alla fine era un cliente come gli altri: "Quindi: cosa posso fare per te?"

Wolf's EyesOù les histoires vivent. Découvrez maintenant