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Novità

Simon non aveva mai provato ad approcciarsi così tanto con un essere umano. Per quanto sapesse di avere una doppia natura, per lui cercare di avere un rapporto che potesse durare più a lungo di un'ora con un altro essere umano era sempre stato impensabile.

La relazione fresca con Viola era una novità che era del tutto deciso a conoscere ed esplorare ogni minuto della sua vita. Aveva fatto una cosa orribile, con Hudson quella mattina, ma era ancora in tempo per rimediare. Il lavoro non lo aveva più, non aveva bisogno di nessuna comunicazione, ma onestamente non gliene importava nulla. Non ne aveva mai avuto bisogno, voleva solo racimolare dei soldi per permettersi più modi di contatto con la ragazza; ma adesso che vivevano sullo stesso tetto, non lo riteneva più necessario.

Per qualche giorno aveva deciso di rimanere un po' indietro con gli istinti ormonali: lo voleva fare per Giorgio, essendo il padrone di casa per eccellenza, quindi approfittarsi della sua ospitalità provando giochi osé insieme alla figlia.

Quella parentesi gli aveva fatto capire ancora di più quanto Viola fosse perfetta per lui. Forse un'altra ragazza avrebbe chiamato l'altro coinvolto per sentire la versione, rischiando di credere più al secondo che al primo. Viola invece aveva deciso di non chiedere nulla, poteva essere che l'aspetto trafelato del ragazzo le avesse lasciato intendere che non era il caso di approfondire la cosa.

“Quanto resterà qui con noi, Esattamente?” chiese un giorno il cacciatore alla figlia, bevendo una corposa tazza di caffè amaro.

“Fino a quando non troverà una nuova sistemazione, papà. Non è un problema per te, vero?”

“Non ho mai detto che lo fosse. Ha fatto tanto per te. Però…”

“Però?” Viola si voltò con il piatto bagnato in mano, posando lo straccio sul bancone.

“Però… ritengo che non dovremmo lasciare tutte queste libertà. É sì un nostro ospite, ma…”

“Ho capito, ho capito. Simon non si prenderà troppo spazio. Resterà qui fino a quando non avrà un nuovo lavoro che gli permetta di pagarsi un appartamento. Adesso che è disoccupato non può più permettersi un affitto”.

“Ma noi non sappiamo ancora se sia stato o meno licenziato”.

“Ma potrebbe mai essere il contrario? Ha aggredito un cliente, anche se non è stata colpa sua” Viola rimise a posto l'ultimo bicchiere, poi si sedette di fronte a suo padre.

Giorgio posò la tazza sul sottobicchiere, sospirando e raddrizzandosi sulla sedia: “Senti: il ragazzo mi piace, davvero. Ma non voglio che alzi le mani su altre persone. Oggi non è colpa sua, è vero; ma la prossima volta?”

“Non succederà, papà. Ha sbagliato, lo riconosce, ma dovevi vederlo. Era spaventato, era confuso… non lo farà mai più”.

Giorgio si fidava di Viola, ma doveva anche ammettere che la reazione eccessiva del ragazzo lo preoccupava. Se per una stupida lite era finito in quelle condizioni… non voleva assolutamente che in mezzo ci finisse anche Viola. E se un giorno, per pura sfortuna, le mani le alzasse su di lei?

“Papà” lei gli prese le mani, obbligandolo a guardarla negli occhi, “Non succederà più. Ha sbagliato e non lo farà più”.

Wolf's EyesHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin