THE ECHOING WATER - Il ciclo dei Tessitori 1

5 • Impazzire

"Uno si fa dei sogni,
roba sua,
intima,
e poi la vita non ci sta
a giocarci insieme,
e te li smonta, un attimo,
una frase, e tutto si disfa.""
Alessandro Baricco - Oceanomare

Song: Control- Halsey

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Avevo sempre pensato di avere fondamenta solide sotto di me, di avere abbastanza autocontrollo per gestire qualsiasi cosa. Sapevo dove andava il latte nella credenza, quando cambiare strada e riuscivo a riconoscere i segnali che una pianta dava quando aveva bisogno di acqua, perché le foglie si assottigliavano e si piegavano facilmente.

Ero consapevole anche dei miei cambiamenti interiori: analizzavo a ripetizioni ogni mia reazione in modo da trovarne uno schema e sapere cosa avrei dovuto fare la volta successiva. Riuscivo a controllarmi in modo che i miei comportamenti non fossero di intralcio alle altre persone, che i miei malumori non le coinvolgessero e le mie gioie non fossero esagerate.

Ero capace di controllare i tremolii se mi concentravo solo sulle mie mani e mi facevo scorrere addosso il resto. Richiedeva energia ma lo facevo e l'avevo sempre fatto.
Questo lo sapevo, sapevo di esserne in grado.

Tuttavia, quando vidi quella scossa elettrica uscire dal pilastro, fu come se il mio cervello si fosse spento e ogni minima forma di autocontrollo che io avessi su me stessa si fosse dissolta.

Urlare fu la prima e unica cosa che riuscii a fare. Era un gesto inutile, primordiale, e sapevo anche questo, che nessuno ti ascolta quando urli, ma lo feci per me stessa. Per far uscire la disperazione di aver perso qualcosa che non avrei mai più riavuto, una cosa che era un'estensione del mio corpo e della mia mente è che ora mi stava abbandonando.