Prologo (Presente)

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[Jennifer's Pov]

Presente

Abbasso il giornale e seduta su questa poltrona riesco a vedere un bel via vai di gente nella hall di questo hotel di lusso nell'Upper East Side di Manhattan.

《Qui ancora niente. Sicuri che sia questo il posto?》domando a bassa voce attraverso l'auricolare all'orecchio agli altri Cacciatori in ascolto.

《Affermativo. L'ultimo messaggio di Nick prima di scomparire diceva di aver individuato Elinor in questo hotel》mi risponde mio padre Jakob che, insieme ai tecnici, è in un furgone parcheggiato all'esterno a controllare le videocamere di sorveglianza.

《L'ultima comunicazione di Nick risale a qualche giorno fa. Elinor potrebbe aver già levato le tende da un pezzo》ribatto tornando a fingere di guardare il giornale.

《Se non fosse che le telecamere l'hanno ripresa stamattina al bar dell'hotel》risponde mio padre facendomi rimangiare le mie convinzioni.

《Mi sposto in quel punto allora. Max, prendi il mio posto》ordino ad un altro Cacciatore prima di alzarmi, lasciare il giornale e spostarmi dalla hall al bar.

Mi siedo al bancone e ordino un bicchiere d'acqua e intanto mi guardo intorno in maniera disinvolta alla ricerca di Elinor.

Sono 6 mesi che ogni forza dell'ordine sovrannaturale, compresi noi Cacciatori, la cercano, ma fino a pochi giorni fa avevamo piste che conducevano a vicoli ciechi.
Nick ha lasciato un messaggio in codice in cui ci diceva la posizione di Elinor e di dove si trovasse lui, ma quando siamo arrivati al suo rifugio era scomparso e l'intera abitazione era stata ribaltata da una lotta feroce.

《Ecco a lei》mi dice il barista, ma quando ritorno alla realtà mi accorgo di avere davanti un bicchiere di whisky, così lo faccio presente subito al ragazzo.

《Lo offre quella signora laggiù》risponde e quando spostò lo sguardo vedo proprio Elinor, che mi saluta con la mano e un ghigno in volto, appena prima che sparisca dietro ad una porta di servizio.

Di scatto mi alzo e corro nella sua direzione, informando gli altri del mio spostamento.
Mio padre mi intima di attendere i rinforzi, ma io non gli do retta e corro attraverso i corridoi riservati al personale, seguendo Elinor fino a quando non la vedo entrare in una porta in fondo ad un corridoio.

《Jennifer》mi volto e vedo alcuni Cacciatori che sono riusciti a raggiungermi.
Estraggo una pistola da sotto la mia giacca, loro fanno lo stesso e insieme ci avviciniamo alla porta.

Al mio segnale un Cacciatore la apre ed entriamo in un'area di scarico merci con le pistole alte pronti a fare fuoco.

Improvvisamente, però, la porta si chiude con un tonfo dietro di noi.
Ci giriamo, ma proprio in quell'istante le luci si spengono di colpo, lasciandoci al buio.
Accendiamo le torce montate sotto le pistole e ci mettiamo in cerchio per coprire ogni angolo intorno a noi.

《Fate attenzione. Non bisogna sottovaluta-》non faccio in tempo a finire che un urlo dietro di noi ci fa voltare e vedere che un Cacciatore è sparito nel nulla.

Un altro urlo sulla mia destra e con la coda dell'occhio riesco a vedere una Cacciatrice che viene trascinata via da qualcosa nell'oscurità.

Puntiamo tutti le torce in quella direzione e nel frattempo sentiamo dei rumori degni del peggiore dei film horror.

Guardo due Cacciatori e li faccio cenno di andare insieme a sinistra, mentre io e un altro passeremo da destra per aggirare un grosso scaffale, in modo che Elinor non abbia via di scampo.

In perfetta sincronia ci affacciamo da entrambi i lati, ma non c'è nessuna traccia di Elinor.

Tuttavia troviamo qualcosa di molto peggio.

La Cacciatrice che avevo visto svanire è stata appesa allo scaffale, a due metri da terra, con dei tubi di ferro conficcati nel suo corpo come se fosse stata crocifissa.

Io sono la prima ad avvicinarmi, ma appena alzo la mano per cercare di liberarla, qualcosa mi cade sopra di essa. La illumino e noto essere una goccia di sangue, così alzo subito la torcia sopra di me e rabbrividisco nel vedere l'altro Cacciatore impalato al soffitto.

In quel silenzio terrificante, un grido di paura risuona dietro di me.
Mi giro, ma il Cacciatore dietro di me è scomparso.
Altre due urla dietro.
Mi giro e anche gli altri due sono spariti, lasciandomi da sola.

Il mio cuore comincia ad accelerare a causa della paura, perché chiunque ci sia qui di sicuro non è Elinor.

Indietreggio di un passo, ma sbatto contro qualcosa, o qualcuno.

Mi giro di scatto, ma ancora più velocemente vengo colpita con una forza tale da farmi sfondare lo scaffale e farmi davanti all'ingresso.

Sebbene abbastanza dolorante per la botta presa, tento di rialzarmi, ma la torcia della mia pistola a terra illumina un paio di stivali neri davanti a me e quando alzo lo sguardo ogni singola cellula del mio corpo si paralizza.

Nel buio, un paio di iridi bianche come la neve brillano e mi fissano.

Non avevo mai provato un tale terrore, ma è come se fosse un'emozione scaturita proprio da quei due occhi, come se la sola presenza di questo essere basti a farti provare terrore.

《Chi....Chi sei?》domando balbettando per la paura.

《Chi sono?》domanda in risposta la voce di una donna con un tono così glaciale e privo di emozioni da farmi scorrere migliaia di brividi lungo la schiena.

《Io sono l'inizio della fine....la vostra fine》

《Jennifer!》la porta si apre di colpo facendo entrare mio padre a capo di una squadra di Cacciatori, ma appena le luci si riaccendono, chiunque ci fosse davanti a me svanisce nel nulla come un fantasma.

Il ritorno della luce mi fa vedere i corpi degli altri Cacciatori, massacrati brutalmente, in pozze di sangue.

《Chi è stato? È stata Elinor?》mi chiede mio padre in ginocchio davanti a me, ma io sono troppo terrorizzata da ciò che ho visto.

Quando però alzo gli occhi su di lui, la risposta che mi esce è una sola.

《È stato un mostro....》

Love Bites 2 - The Rise of the DarknessOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz