10~La Visita Dei Nonni

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Alberto sfogliò il libro di letteratura, era così assorto nei suoi pensieri e nel ripetere dentro di sé alcuni concetti che Giorgio era entrato in camera

«Che vuoi?» chiese tornando alla realtà «Mi aiuti a prendere i pennarelli? Non ci arrivo» disse Giorgio saltellando mentre cercava di prenderli dal cassettone ma inutilmente.
Alberto si alzò dalla sedia sbuffando «Okay» disse lui e prese la scatola dei pennarelli del fratello

«Grazie Alberto» disse Giorgio felice e uscì dalla camera saltellando felice
«Di nulla» disse mentre il fratello era già sparito.

Alberto tornò agli autori del novecento e si sedette alla sedia della scrivania che dava sulla strada del quartiere.
Era una giornata molto tranquilla, non c'era brutto tempo, solo tanto sole, dalla finestra vide i figli dei vicini andare in giro con le loro biciclette variopinte, e ogni tanto passava qualche macchina che andava o a destra o a sinistra.

Invece Giorgio era seduto al tavolo della cucina, e stava colorando un disegno che gli aveva dato la maestra, gli piaceva colorare le cose in modo preciso.
Prese un pennarello verde e colorò in maniera precisa il contorno dell'albero, poi ne prese uno azzurro per colorare una nuvola, e poi li colorò dentro.

Al tempo stesso Peter era seduto accanto a lui, stava lavorando al computer, controllava che il figlio facesse i compiti correttamente.
Di certo la contabilità non si faceva da sola.

Lisa invece aveva un turno a lavoro, e quindi non era a casa.

Insomma, quello sembrava un tranquillo pomeriggio.
Si, magari.


Improvvisamente il campanello di casa suonò

«Ma chi sarà?» si chiese Peter e si alzò per andare a vedere chi fosse, intanto Giorgio non aveva neppure sentito il campanello poiché era concentrato sul colorare bene con il rosso il tetto di una casa

«Mamma! Papà! Che bella sorpresa» disse Peter felice, finalmente Giorgio alzò lo sguardo e vide chi si aspettava di non vedere.

Daniel e Mary Cherubs erano sulla soglia e abbracciavano e salutavano il figlio con affetto
«Ciao entrate pure» disse Peter invitandoli a entrare.

Giorgio balzò dalla sedia
«Nonna! Nonno!» disse felice, Daniel lo prese in braccio

«Ehi biondino, quanto cresci, se continui così mi prenderai tu in braccio» disse sorridendogli e ridendo, poi lo fece scendere, Mary lo abbracciò

«Ciao Giorgio, come sei grande» disse accarezzandogli i capelli e gli baciò la testa
«Dai mettetevi a sedere» disse Peter.

I suoi genitori si accomodarono in salotto a sedere sul divano grigio con dei cuscini blu notte, che Peter aveva rigogliosamente pulito, Giorgio si sedette sulle ginocchia del nonno

«Qual buon vento vi ha portati qui?» chiese Peter mettendosi a sedere sull'altro divano

«Dopo aver fatto la visita dal dentista, eravamo in strada, abbiamo pensato di fare un salto a trovarvi» rispose Daniel «Oh ma se lo sapevo mettevo a posto i panni» disse Peter mortificato.

Vicino alla cucina era presente una cesta piena di panni fa stirare, e Peter si sentiva un po' imbarazzato, si, lui e Lisa si erano scordati la sera prima di prendere il ferro e piegare quella roba

«Beh, mica è la fine del mondo, io mi scordo sempre di buttare i calzini a lavare» disse Daniel
«E infatti li trovo sempre in fondo al letto o per terra» intervenne Mary

«Ma dai, papà non pensavo che te non lo facessi più» disse Peter ridacchiando.

Si ricordava che quando era piccolo, suo padre faceva spesso così, ma non lo faceva apposta, a causa dei continui impegni, i calzini passavano sempre in secondo piano.

Le Avventure Di Un'Imperfetta Famiglia AmericanaWhere stories live. Discover now