15~L'Inizio Di Tutto

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Come vi avevo detto all'inizio la storia di Camilla è molto complicata, e comincerà la sua narrazione da adesso


"Non impedire che il passato ti faccia inciampare"

Flames ‐ David Guetta e Sia


Alberto era seduto a gambe incrociate sulla sedia della scrivania, il giorno dopo avrebbe avuto l'interrogazione di letteratura e gli mancavano quattro pagine da ripetere (almeno era facile come argomento), solo che era molto stanco, Giorgio già dormiva come un ghiro e lui era ancora sveglio, sognava di dormire e di avvolgersi nel letto caldo.

Si, come no!

Avrebbe dovuto alzarsi presto la mattina dopo per ripetere quelle pagine che non aveva guardato, almeno erano cose comprensibili.

Guardò che ore fossero, le 23:30, doveva andare a letto, ormai la sua mente era troppo lontana dal libro, e doveva cominciare a guardare quelle pagine per spagnolo per la settimana dopo e finire quella roba di biologia per sabato.

Ma perché l'ultimo anno sembrava un inferno?!
E poi perché si riduceva sempre all'ultimo a studiare?

Insultò nella sua mente in lingua yiddish tutte quelle cose che doveva fare.

Alla fine, troppo pensieroso chiuse i libri, si mise il pigiama, andò in bagno per lavarsi i denti e poi dopo aver spento la luce si addormentò avvolto nel caldo letto che lo chiamava.


La mattina dopo si svegliò alle 6 e andò in cucina a studiare, tanto ancora dormivano tutti (che fortuna), si mise una coperta addosso e ripassò letteratura e biologia.

"Mamma mia com'è difficile quella roba sui minerali" pensò mentre ripeteva letteratura, giurò a sé stesso che non sarebbe uscito quel pomeriggio manco sotto tortura, nemmeno se Edward lo avesse invitato ad andare a fare un giro.

Poi si svegliarono prima suo padre che piombò in cucina come uno zombie, poi sua madre e infine Giorgio che scese le scale con il suo pigiama di Batman e il suo orsacchiotto.

Alberto gli scaldò il latte e si preparò un caffè per affrontare la giornata

«Alberto, oggi pomeriggio hai da fare?» chiese Peter mentre beveva del tè al melograno
«Ehm si, perché?» chiese Alberto, se suo padre gli avesse chiesto di andare al supermercato giurò tutti i santi che avrebbe detto no
«Oggi pomeriggio tu e Lara dovreste andare un'oretta dai nonni, è una cosa importante» spiegò Peter, Alberto drizzò le orecchie

«Che succede?» chiese preoccupato, forse il nonno stava male?
«Beh...è difficile da spiegare» disse Lisa
«Riguarda vostra sorella»

Alberto si preoccupò
«Cosa? Non ditemi che sta male» disse lui
«No no, sta bene» disse Peter rassicurandolo, Giorgio mandò giù il latte col Nesquik.


Alberto si sentiva molto stanco quella mattina, già alla prima ora avrebbe avuto l'interrogazione di letteratura e dopo avrebbe avuto un progetto con il professore di storia.

Come si poteva immaginare l'insegnante di letteratura lo chiamò insieme ad Edward e due ragazze.
Il problema era che mentre cercava di seguire una delle sue compagne che spiegava si sentiva coi piedi per aria.

Alla fine andò bene e si beccò la sufficienza (poco male), per fortuna la seconda ora la passò in fretta.
E poi ebbe per due ore un progetto da fare con i suoi compagni di classe, per fortuna aveva la ricreazione altrimenti sarebbe stata una tortura.

Andò al sul armadietto per prendere la merenda che aveva lasciato appena era arrivato, assaporò il suo panino al salame con una goduria che gli sembrava di volare

Le Avventure Di Un'Imperfetta Famiglia AmericanaWhere stories live. Discover now