9

62 4 1
                                    


Mi sveglio nel cuore della notte a causa del citofono che insiste da minuti. Con riluttanza, mi alzo e, sfregandomi un occhio, mi avvicino alla porta... E se fosse un serial killer?... Il mio sguardo si sposta velocemente verso lo schermo accanto al citofono, dove i volti di Jungwon e Heeseung mi sorprendono. Mi precipito ad aprire la porta.

io: che è successo?

Domandando facendoli entrare, è evidente che il più grande sia completamente ubriaco.

Jungwon: ha bevuto troppo e, nonostante gli abbiamo suggerito di passare la notte da noi, ha insistito per venire da te.

Annuisco ancora mezza addormentata, aiuto Jungwon a portare Heeseung nella sua stanza.

Jungwon: Mi dispiace di averti disturbato.

dice, abbracciandomi.

Io: Sentiti pure terribilmente in colpa.

dico, posandogli un bacio sulla guancia e aspettando che se ne vada dal mio campo visivo.

Chiudo la porta e ritorno nella camera di Heeseung, dove lo trovo disteso sul letto. Gli rimuovo le scarpe e sento che mormora qualcosa di incomprensibile. Mi avvicino per girarlo, appoggiando le mani sulle sue spalle, ma lui afferra i miei polsi, si siede e mi tira a sedere sulle sue gambe. Il mio braccio sinistro si avvolge intorno al suo collo, mentre con la destra lo sostengo ancora per la spalla. Lui tiene il suo braccio sinistro attorno alla mia vita e con l'altra mano si sfrega gli occhi.

Sento il suo respiro sulle mie labbra e tento di alzarmi per scappare da quella posizione, ma è inutile perché mi tiene ancor più saldamente. Appoggia la sua testa sulla mia spalla e la nasconde tra i miei capelli e l'incavo del collo.

Heeseung: sai, ho una ragazza...o meglio, l'avevo ma l'ho lasciata perché eravamo troppo giovani.

Dice, muovendo la testa e sistemandosi più comodamente, appoggiando la mano libera sulla mia coscia scoperta e la stringe. 

Heeseung:  la amavo così tanto...ora non è più mia,

sussurra contro la pelle del mio collo. 

Heeseung: ho fame. 

 dice lui, gettandosi all'indietro e, inevitabilmente, io cado sopra di lui. Ha gli occhi chiusi; probabilmente non ricorderà nulla di questa conversazione. Il suo viso è rilassato, il labbro inferiore sporge leggermente e i capelli disordinati lo rendono un'opera d'arte... Sento le guance infiammarsi e un brivido lungo la schiena. Mi alzo e mi dirigo velocemente in cucina, dove preparo due panini in fretta, li metto su un piatto e, insieme a un bicchiere d'acqua, li porto a Corvino.

io: tieni. 

Lo faccio sedere sul bordo del letto e gli do da sorseggiare un po' d'acqua, poi gli passo un panino.

Heeseung: È buono, ma i panini di mia mamma sono i migliori.

 dice Dopo aver dato un morso al panino, onestamente non so cosa dire. È evidente che ha bevuto.

Heeseung: Non c'è bisogno che tu faccia tutto questo per me.

Afferma, bevendo l'acqua dal bicchiere dopo aver finito il panino.

annuisco e quando sto per alzarmi dal bordo del suo letto mi ferma afferrandomi il polso.

heeseung: non lasciarmi...rimani qui.

Dice tirandomi a sé. Finisco con il fondo schiena sul suo materasso.

Heeseung: Rimani...

dice sdraiandosi sul letto. Mi sdraio accanto a lui e lascio che appoggi la testa sul mio braccio, mentre lo abbraccio e lo stringo al mio petto. Lui avvolge le sue braccia intorno alla mia vita e affoga la faccia tra i miei seni. 

DI NUOVO//HEESEUNGWhere stories live. Discover now