Capitolo 16

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La mattina seguente mi svegliai alle 7:30, feci colazione con latte e nesquik e successivamente, dopo aver dato il buongiorno a tutti, Maria dall'altoparlante mi disse : Virginia , vai un secondo in camera così parliamo un po'.
Mi recai nella mia stanzetta arancio e chiesi : Maria che succede ?
Maria : come stai? So che stai avendo difficoltà col compito, volevo parlare un po' con te, sai di poter contare su di me così come su tutti i ragazzi. Cosa ti turba e perché non ti va di parlare di te?
Io : ecco Maria, io vivo e mi porto dentro tanti traumi dalle scuole medie e superiori, venivo esclusa, ero bullizzata dai miei compagni perché ero timida e perché ero troppo magra, all'età di 16 anni ho iniziato ad avere disturbi alimentari e a mangiare sempre meno, cosa che faccio tutt'ora ma non come prima, inoltre mi sento pesante, forse il maestro ha ragione quando dice che non ho linee.
E detto questo scoppiai a piangere ininterrottamente e Maria disse: mi dispiace tanto per tutto quello che hai passato, hai paura di fare arrivare alla gente tutto questo?
Io : sì Maria ho paurissima di essere giudicata, non saprei su cosa ballare..
Maria: invece secondo me trasmetteresti un messaggio di forza, di speranza e di resilienza e la gente non potrà fare altro che ammirarti per la tua forza ed il tuo coraggio, oltre che prendere esempio da tutto ciò. Hai detto delle cose che ti hanno permesso di sfogare e di liberare tutto ciò che ti tenevi dentro, io penso tu sia in gamba perché hai tanto talento, studi anche per fare la maestra e sei una ragazza d'oro, è raro trovare qualcuno con la tua stessa forza di volontà e determinazione e che combatte anche i propri demoni interiori. Il maestro lo dice per incoraggiarti, ma non penso sia cattivo con te. Anzi, se ti ha proposto questa sfida, forse è perché vede del potenziale e ti vuole dare l'occasione di mostrarlo a lui ed a tutti, convincilo che si sbaglia su di te, e che meriti una possibilità ed un posto qui dentro. Che ne dici di parlarne anche con gli altri?
Io: grazie per tutte queste parole, mi saranno sicuramente d'aiuto, però non lo so Maria, sento comunque paura..
Maria : ma di cosa, muoviti, vai a chiamarli.
Mi recai quindi sulle gradinate e così tutti gli altri, e Maria disse : allora, devo dirvi una cosa importante, si tratta di Virginia.
Federica : Maria, che succede?
Maria : allora, come ben sapete la vostra compagna ha avuto un compito dalla maestra Celentano , deve parlare di sè, delle sue difficoltà e debolezze e lei ha moltissima paura di essere  giudicata per le sue fragilità  perché è sempre stata presa di mira o messa da parte, oltre al fatto che  ha sofferto anche di disturbi alimentari sin da piccola e se li porta avanti fino ad ora e dunque ha paura di portare in puntata tutto questo.
Detto questo sospirai e dissi : grazie Maria, non sarei riuscita a spiegarmi meglio.
In quel momento sentii lo sguardo di tutti addosso,  tra cui Mattia, mi veniva da piangere e affossarmi, invece cominciai a sentire gli abbracci di tutti uno alla volta  e Rita disse : perché non ce l'hai detto ? Noi siamo qui per aiutarti, accoglieremo ogni tua singola paura senza alcun tipo di giudizio. Ognuno di noi porta dentro grandi debolezze e paure, e non c'è niente di cui vergognarsi, questo è uno spazio sicuro.
Virgi non ti abbattere, sei una roccia .
Federica : oiii piccolina cosa è questa faccina triste, sorridi che sei bellissima, inoltre devi mangiare per essere carica e piena di energie, spaccherai con questo compito ne sono sicura e per la sfida vai tranquilla, non hai nulla da temere.
Le dolci parole delle mie amiche mi confortavano ma in quel momento non riuscivo a formulare nessun tipo di risposta, mi sentivo sopraffatta, non sapevo come ringraziarli ma allo stesso tempo sentivo tutte le sensazioni ed emozioni dentro di me farsi  sempre più grandi ed opprimenti, così, scusandomi prima con tutti,  scappai in bagno,  dove mi chiusi in preda all'ansia.
Cominciai  a tremare e ad avere attacchi d'ansia, singhiozzavo ininterrottamente e non riuscivo a pensare lucidamente, volevo calmarmi ma il mio respiro si faceva sempre più affannoso e non mi resi conto che stavo per perdere i sensi.  Così svenni e caddi a peso morto sbattendo sul pavimento del bagno .
Federica preoccupata dal forte tonfo che era stato udito, bussò alla porta, ma non ricevendo nessuna risposta, entrò ed urló: Virginia ! Oddio ragazzi ! Virginia e' svenuta, vi prego, aiuto!
Mattia accorse e disse : oddio che è successo? amore! Virginia ! Piccola, cosa è successo ?
Maddalena sopraggiunse: avrà avuto una crisi, prendetela ragazzi, mettiamola sul divano.
Mi presero in braccio e mi portarono sul divano, posandomi un asciugamano freddo sulla testa,dopo una decina di minuti ripresi i sensi, mi svegliai e dissi: oddio..ma dove sono? che è successo? Che sta succedendo ?
Mattia si avvicinò a me con lo sguardo preoccupato e disse : shh, non ti agitare amore, sei svenuta, hai avuto un calo di zuccheri dovuto sicuramente a tutto lo stress emotivo. Ora ti devi riprendere e non c'è modo migliore di farlo se non mangiando, hai bisogno di mangiare ora più che mai amore.
Io : no...non ho fame ti giuro.
Mattia : no signorina, cosa ha detto Maria? Devi mangiare e stare meglio, oggi il tuo principino Mattia Zenzola si prenderà cura di te personalmente, voglio che tu stia bene e che affronti la puntata di domani al meglio e con serenità , per oggi basta prove, rilassati .
fu così che mi preparò una buonissima pasta col sugo e una bella piadina che mi fecero ritornare l'appetito, per poi dirmi : va meglio piccola ?
Io : sì decisamente, grazie...e comunque scusami se non ti ho parlato prima di tutta questa situazione, ma avevo paura della tua e della vostra reazione.
Mattia : shhh è tutto ok, non devi spiegarmi nulla, ora che lo so starò più attento e mi prenderò cura della mia piccola ancora più di prima, ma per il futuro, ricorda che qui sei protetta, noi non siamo come le persone del tuo passato, ti amiamo veramente e ti preserveremo sempre anche con le tue debolezze e fragilità.
Detto questo mi diede un bacio sulla guancia e cominciò ad accarezzare il mio viso dolcemente, per poi farmi addormentare.
La giornata la passai quindi sul divano con Mattia che mi faceva le coccole e mi rilassava con le sue parole, la sera guardammo un film tutti insieme proprio per distrarci .
Il giorno dopo mi sentivo decisamente meglio. Mi sentivo più riposata ed in forze, ma soprattutto, il conforto e le parole sia di Maria che dei miei compagni, avevano un po' sciolto quello spesso strato di paura ed ansia che mi portavo dentro da sempre, donandomi speranza e amore.
Appena  dopo pranzo, ci recammo in studio per la registrazione della puntata, io mi sentivo comunque molto tesa e così Mattia mi abbracciò da dietro dandomi un bacio sul collo per poi dire : vai tranquilla piccola, sei forte, ricordati quello che ti abbiamo detto.
Io sorrisi, la puntata ebbe inizio e Maria fece esibire tutti i ragazzi.
Iniziarono poi  le sfide e fu il momento della mia esibizione cosi Maria disse : facciamo entrare la sfidante, lei si chiama Aurora.
Successivamente lesse la mia lettera.
Avevo scritto quella lettera a cuore aperto, forte delle parole e dell'affetto ricevuto dai miei compagni nei giorni precedenti e cercando di mettere da parte il più possibile qualsiasi timore, perché volevo che quella lettera mi contenesse e mi descrivesse nella maniera più sincera e reale e che fosse un modo per abbattere anche tutti i muri che sentivo e portavo dentro. Certo, la paura di espormi e di mostrare a tutti le parti più fragili e deboli di me, ancora c'era, però mi sentivo più in grado di affrontarla, forse perché sapevo di non essere sola in questo.
Tutto sommato ero fiera di me per essere riuscita a scrivere di me, sapevo che mi sarebbe stato utile, e comunque sarebbe andata, per lo meno potevo dire di aver provato ad affrontare una mia grande paura e di esserne uscita a testa alta.
Al termine della lettura, io non potrò fare a meno di commuovermi, uno scroscio di applausi mi invase tutta e vidi le facce dei miei compagni piene di lacrime e tenerezza e questo non fece altro che rinforzarmi. Era arrivato il momento di dimostrare che la ragazza che aveva scritto quella lettera era anche in grado di ballare, e di farlo bene, di inseguire i propri sogni con determinazione ed impegno, nonostante i traumi, e di non mollare, nonostante le debolezze. Volevo che Emanuello vedesse questo e tanto altro, ed in un certo senso, seppur tremendamente spaventata, quasi non mi importava del risultato. Mi importava solo portare Virginia su quel palco, il suo sudore, la sua fatica e soprattutto la sua passione per la danza, e la sua convinzione di meritare di rimanere in quella scuola.
A giudicare la sfida  c'era Samanta Togni. Maria fece prima esibire me e poi Aurora, che trovai molto brava e preparata.
A fine esibizione, eravamo tutti col fiato sospeso, io non riuscivo a pensare a cosa sarebbe accaduto. Sapevo solo di aver dato il massimo, e speravo tanto sarebbe bastato. La paura di andare via c'era e si faceva sentire, ma non volevo pensare a come sarebbe stato, non in quel momento.
Volevo solo godermi la fine della mia esibizione, lo sguardo speranzoso ed orgoglioso dei miei compagni e amici, e la soddisfazione per aver, ancora una volta, provato a superare i miei limiti e le mie sfide, nonostante le grandi difficoltà, anche quando sembravano impossibili da superare. Questa ero io.
Samanta disse : bene, io avrei preso una decisione .....

Ciao amici eccomi tornata con un nuovo capitolo , spero vi piaccia ci vediamo domani alle 9:00 con un nuovo capitolo

Quegli occhioni azzurri come il mare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora