Capitolo 2 - I pirati

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Restai immobile a fissare Hanashiro, cercando di capire se dicesse sul serio o se stesse recitando. No, anche volendo non era possibile che recitasse così bene: aveva talmente tanto il fiatone che pareva gli mancasse l'ossigeno; i suoi occhi, che di solito erano pieni di vita, fissavano il pavimento, privi di espressione. Anzi, erano colmi di paura e terrore. Non lo avevo mai visto così. << Hai visto lo stemma? Sai che pirati sono? >> domandai, cercando di mantenere la calma. Non mi ascoltava, riusciva solo a tremare. << Hanashiro!! >> gridai, ma non servì a nulla. Hanashiro è sempre stato un tipo che si spaventava facilmente, ma penso mai così tanto come allora. << Lucy, resta qui! >> ordinai e, prima che potesse rispondere, mi precipitai fuori dalla porta, diretta alla spiaggia.
Corsi più veloce che potei, dovevo assolutamente vedere di che pirati si trattasse. Mentre passavo per il villaggio, vidi la gente rifugiarsi dentro le proprie case, sbarrando le porte e bloccando le tapparelle.

Appena arrivata alla spiaggia, notai che c'erano diverse navi ormeggiate. - Diavolo, sono già arrivati! - pensai, nascondendomi dietro a dei cespugli sulla collina lì di fronte. La bandiera nera, tipica dei pirati, aveva un teschio con dei lunghi baffi bianchi e la forma delle navi ricordava molto delle balene. - Aspetta un attimo... - pensai ansiosa. - ...No, non è possibile! -. Cercai con lo sguardo il capitano e, appena lo trovai, il mio cuore si fermò. Penso che abbia saltato un paio di battiti per poi riprendere il ritmo. Anzi, accelerarlo.

Il capitano era un armadio a quattro ante di tre metri di altezza per due di larghezza. Indossava un paio di braghe beige e degli stivali neri e sulla testa aveva una bandana, anch'essa nera. Non indossava una maglia, ma portava, appoggiata sulle spalle, una giacca bianca e rossa, che lo identificava come capitano. Sul petto si notavano delle profonde cicatrici, molto probabilmente segni di qualche scontro. I lunghi e folti baffi all'insù non lasciavano dubbi sulla sua identità: era Barbabianca, uno dei 4 imperatori, l'uomo più forte del mondo. Si diceva anche che fosse colui che arrivò più vicino al One Piece, il tesoro del Nuovo Mondo.

Rimasi a bocca aperta, con gli occhi strabuzzati. Era arrivata la flotta di Barbabianca, come nel mio sogno! Non potevo crederci; non volevo crederci. Ma non era proprio il momento di farsi prendere dal panico. Lentamente, feci dei respiri profondi e rallentai il battito del mio cuore. Poi mi misi ad osservare i pirati: a occhio e croce non dovevano essere più di una quarantina; strano, pensavo che la ciurma di Barbabianca fosse molto più grande. Guardando meglio la nave più grande, chiamata Moby Dick, notai che in alcuni punti era danneggiata. - Che siano tornati dal...? - mi chiesi, ma non riuscii a finire quel pensiero, perché sentii un rumore dietro di me e, prima che potessi accorgermene, un uomo mi afferrò e mi bloccò.

<< Guarda guarda! Chi abbiamo qui, una spia? >> disse, con un ghigno soddisfatto. Cercai di liberarmi dalla presa, ma l'uomo, che molto probabilmente faceva parte della ciurma di Barbabianca, serrò la presa, immobilizzandomi completamente le braccia. << Sta' tranquillo, è il capitano a dover decidere cosa farne di te >> disse ridendo, quindi ci dirigemmo verso Barbabianca.

- Andiamo di bene in meglio, insomma! - pensai. - Devo imparare a guardarmi le spalle... -.

Quando arrivammo di fronte a Barbabianca, mi venne quasi il torcicollo a guardarlo in faccia: era davvero enorme! << Capitano, ho trovato questo sulla collina qua vicino. Ci stava spiando! >> disse il pirata che mi aveva catturato, togliendomi la bandana e di conseguenza sciogliendomi la coda di cavallo. Appena videro la mia lunga chioma, i pirati rimasero leggermente sorpresi; specialmente il tipo che mi aveva portato lì. << Che? Una ragazza?! >> disse, esterrefatto. Mi deprimetti un po': va bene che avevo il seno piccolo, ma non mi pareva tanto complesso capire che ero una ragazza!

Tiger's Blade [INCOMPLETA/NON CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora