44. Lettera mai spedita

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This - Ed Sheeran

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Caro Harry,

è sempre difficile riuscire a trovare le parole per poterti dire ciò che penso. Inventare storie è semplice, parlare di se stessi non lo è mai, ma tu lo sai meglio di me.

Sembra assurdo, eppure scrivere i pensieri su carta aiuta davvero. Ora capisco perché tu lo abbia fatto in continuazione durante il periodo in cui siamo stati lontani. Mi chiedo se tu lo faccia anche ora che sei in Inghilterra. 

Adesso sto pensando a Liam, a Zayn, alla signora Meredith e mi sto immaginando le loro vite esattamente com'erano tre anni fa quando stavo ancora a Londra. Liam al Tetch a flirtare con Zayn sul bancone, fingendo di servirgli un drink solo per farci due chiacchiere, e la signora Meredith nel suo appartamento a preparare dolci fatti in casa. 

Ricordo quando, prima di partire per l'Irlanda, ero passata a casa sua per salutarla un'ultima volta. Mi aveva offerto una torta al limone e mi ero seduta al tavolo della sua cucina, con i suoi occhi inespressivi che mi osservavano. Così le avevo chiesto a cosa stesse pensando e lei mi aveva sorriso, prima di dirmi che in ogni mio gesto vedeva mia madre. Non avevo mai parlato così profondamente con la signora Meredith prima di quella mattina. Aveva iniziato a descriverla e mi era sembrato di rivederla lì, insieme a noi, a parlare. 

Spesso ho come la sensazione di dimenticare il suo viso, ecco perché sono stata contenta che mi abbia fatto ricordare le sensazioni che il colore dei suoi occhi mi provocavano quando avevo ancora l'innocenza da bambina nello sguardo. 

Mia madre per me è una vincitrice, perché mi ha mostrato cosa significa lottare duramente, anche se in realtà il suo nemico è stato troppo forte e troppo ingiusto. Ma questa è la vita. A volte è ingiusta. E ho capito che dobbiamo tutti lottare da soli, perché la battaglia è la nostra e siamo noi a decidere se abbandonarla arrendendoci o se tenere duro fino alla fine.  

Ricordi quel pomeriggio in cui abbiamo parlato di mia madre nel mio appartamento? Io ti avevo confessato che certe volte sentivo la sua mancanza e tu mi avevi detto che non sarei stata più sola. 

Eppure, spesso la sensazione di solitudine che ho nel petto mi dice il contrario.  

Accanto al foglio su cui sto scrivendo ho il disegno che ho fatto qualche anno fa a Londra e di tanto in tanto lo guardo, per avere un piccolo aiuto nell'immaginare il tuo viso e sentirmi meno sola. 

In questo momento vorrei dirti così tante cose e tu sei così lontano. Ecco perché ho deciso di scriverle qui, su questo pezzo di carta bianco, in attesa di rivederti e potertele dire di persona ed essere finalmente la Paige coraggiosa che tutti avete in mente e sopravvalutate.  

Prima del tuo arrivo soffocavo le emozioni perché pensavo fossero deleterie. Adesso invece ho capito che senza emozioni la vita è come un film in bianco e nero: rappresenta le scene in sequenza narrando la storia, ma non trasmette le sensazioni fresche che può infondere il colore dell'alba, né quelle calde che può suscitare quello del tramonto.

Un giorno mi hai detto che tu scappi dalle persone che ami perché hai paura di ferirle. Ma lascia che ti dica una cosa, Harry: tu non ferisci le persone, fai capire loro cosa significa vivere.

Se tu fossi qui in questo momento, osserverei i tuoi occhi e sorriderei, perché avrebbero quel colore intenso simile alle piante sempreverdi del parco di Boston in cui vado a scrivere nuove canzoni. Poi avrei i brividi se le tue dita mi sfiorassero la guancia fino a toccarmi delicatamente il labbro inferiore e ti vedrei sorridere, perché noteresti l'effetto che mi provocherebbe. E alla fine chiuderei gli occhi se mi baciassi come sei solito fare, con passione e con amore. E mi sentirei viva, sentirei di fare la cosa giusta al momento giusto. Penserei che il destino ha scritto per ognuno di noi attimi brutti per farci assaporare quelli belli nella semplicità dei piccoli gesti. E mi convincerei che questa in fondo è una bella vita in un mondo altrettanto bello, che ha i suoi aspetti negativi e tanti altri positivi

Ma evidentemente devo continuare ad essere paziente e aspettare perché questo succeda, e nel frattempo ho mille altri progetti da portare avanti insieme a Ed qui a Boston.

Sento di doverti ringraziare, e con te anche tutti gli altri per avermi insegnato qualcosa: mia madre per avermi mostrato come continuare a lottare, Ed per essere stato la mia guida e per avermi aiutato a far sì che i brutti momenti non mi abbattessero e non mi distraessero da ciò che cercavo, Niall per essermi stato sempre accanto anche quando mentivo dicendo di non averne bisogno, mio padre perché, sebbene possa sembrare strano per tutte le cose che mi hanno portato ad odiarlo, dopotutto anche lui mi ha fatto capire una cosa, ovvero che è meglio allontanare l'orgoglio ed essere sempre se stessi davanti alle persone che amiamo, in modo tale che loro ci aiutino ad amare chi veramente siamo. 

Infine tu, Harry, e sai perché? Esattamente com'è scritto nel testo di Pieces, la canzone che ci ha avvicinati, tu hai raccolto i frammenti della mia anima danneggiata e li hai ricongiunti. 

Tua per sempre, 

Paige

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