Cap.7

286 16 2
                                    

Mise gli spaghetti nei piatti e anche se a me non piacevano, li feci andare giù lo stesso.
-allora...a scuola come va?-avvolse lo spaghetto intorno alla forchetta e se lo portó alla bocca, stessa cosa faci io.
-bhè, questa era la mia prima settimana, tutto sommato i compagni sono simpatici e gentili, poi c'è Jennifer che anche lei è una belieber e stravede per te-bevvi un sorso d'acqua.
-i corsi? Sono faticosi o..?-si portó un'altra forchettata alla bocca.
La pasta era deliziosa, degli spaghetti al sugo fantastici, erano molto all'italiana e anche se non mi piacevano di principio, devetti dire che sapeva cucinare molto bene.
-i corsi sono faticosi, ma non troppo. Gli insegnati sono severi, ma ti insegnano tutto con il minimo scrupolo, ci tengono alla nostra istruzione-
Appoggiai la forchetta nel piatto e aspettai che finisse anche lui, il suo piatto era leggermente più grande del mio, mi chiesi come faceva a a mangiare così tanto senza ingrassare...
-è un ottima cosa. L'istruzione viene prima di tutto, io non ho potuto fare molto, ma mi sarebbe piaciuto andare al colleg dopo il diploma-si alzó e mi alzai anche io, prendenmo i piatti e li portiammo al lavello.
-credo che sarebbe stata un ottima idea, ma con tutto quello che fai, dubito avresti preso dei buoni risultati-sciacquai il mio piatto e lo misi nella lavastoviglie.
-si, ne dubito anche io- mi sorrise e si asciugó le mani, quelle magnifiche mani...
-ma scommetto che tu hai degli ottimi voti a scuola-si appoggió con la schiena al bancone e mi guardó.
-come ho già detto, era la mia prima settimana, quindi ho fatto poco e niente, ma posso dire che alla scuola dove andavo prima, in Italia, i miei voti erano abbastanza alti. Avevo molti otto e nove, a volte anche qualche dieci che per voi sarebbero delle C, B e A-
Rimase a bocca aperta.
-il massimo che prendevo io erano alcune D e poche C-sorrisi compiaciuta.
-bhè, che ci vuoi fare, non si puó essere bravi in tutto-mi allontanai dal punto in cui ero e lui mi seguì.
-mah..mi vendicheró, molto presto per quello che hai detto, ma non ora- mi prense la mano e mi fece sedere sul divano di pelle nera, sperai solo sia sintetico, ero animalista da quando avevo 5 anni.
-va bene-dissi e lo seguii con lo sguardo mentre prese un telecomando, sarà quello per la TV? Io non vedevo nessun televisore..
Preme un pulsante e la TV escì del mobile sottostantee non una TV qualsiasi, un Samsung a 83 pollici con amplificatore incorporato e occhialini 3D.
Preme un altro pulsante e le luci si abbassarono lasciando un leggero bagliore dietro la TV, ne preme un altro e le tende si chiusero lasciando la stanza in completa ombra.
Un ultimo pulsante e lo schienale andó indietro di 45 gradi e lo appoggia piedi si alzó, all'improvviso anche la poltrona massaggiante entró in funzione e un leggero calore entró in contatto con la mia schiena, dio mio che bello.
-mi abiutueró mai a tutto questo?-mi voltai verso di lui che stava scegliendo tra vari film.
-credo che ti ci faró abituare- schiacció play e il film inizió..Titanic, oddio no. Questo mi ricordó ció che avevo letto sul primo appuntamento con lei, Selena Gomez e questo era molto simile..ti prego, no, non paragonarmi a lei.
-no-scattai in piedi.
Prese il telecomando e bloccó il film, accese le luci e mi guardó spaesato.
-cosa..?-la sua confusione aumentó.
-io non sono lei-mi aggiustai la maglia e spazzolai i jeans.
Andai in cucina e presi la borsa.
-come lei? Chi? A chi ti riferisci?-mi prese per il braccio e mi costrinse a guardarlo bene negli occhi, non posso resistere, non potevo piangere davanti a lui, i suoi occhi erano così dolci, così comprensivi, così confusi...
-io non sono Selena, Justin-abbassai lo sguardo e lui lasció il mio braccio.
-scusa, io non volevo-i suoi occhi si incupirono.
-io non sono lei, io non ti lascerei, io ti amo molto dipiù di come lei ha amato te e tu non mi amerai mai come hai amato lei, mi dispiace-respirai profondamente per evitare di piangere e gli accarezzai il viso.
-io non ti lascerei come ha fatto lei-presi la borsa e mi diressi verso la porta.
-ma mi stai lasciando ora-mi girai di scatto verso di lui e vedi che aveva lo sguardo perso nel vuoto, capii che in quel momento il Justin Bieber che conoscevo, non esisteva, c'era solo un ragazzo distrutto dalla fine di un grande amore.
Andai verso di lui e lo abbracciai, stretto, non lo lasciai sfuggire e lui si lasció abbracciare, crollando tra le mie braccia, no, non lo volevo vedere piangere, non sarei riuscita a reggerlo, il suo dolore mi buttava giù.
-sono disposta a guardare un altro film, sempre se ti va-gli alzai il viso e gli feci un sorriso rassicurante.
-ok-andó verso la TV, lesse i titoli scritti sopra.
-aspetta-gridai e corsi verso la TV.
-voglio vedere il re leone, possiamo?-battei le mani davanti alla sua faccia per farlo ridere e ci riuscii.
-è il cartone preferito di Jazzy-ridacchió e schiacció play, tornammo a sedere e rifece ciò che aveva fatto prima con il telecomando.
-grazie, signor adulto-gli feci la linguaccia e poi mi concentrai sul film.
Si spinse sempre più vicino a me tenendo sempre la stessa espressione, credeva che io non me ne stessi accorgendo, ma in realtà me ne stavo accorgendo eccome, in pochi minuti si ritrovó con il suo braccio sulle mie spalle e la mia testa poggiata sulla sua spalla, il re leone non era il film più romantico da guardare, ma ci accontentammo.
Finito il film mi stiracchiai e sbadigliai, ero parecchio stanca anche se dormivo spesso, ma era sempre stato così per me, ero una che si stancava anche senza far niente.
-sei stanca?-mi chiese accarezzandomi i capelli.
-un po'-lo abbracciai e mi feci coccolare, avevo sempre sognato questa posizione, io abbracciata a lui e lui che mi teneva stretta coccolandomi, nei miei sogni si ripeteva spesso e ora stava succedendo davvero.
-se vuoi puoi riposare in camera mia-mi sorrise e ricambiai.
-in realtà preferisco dormire qui con te-strofinai la guancia contro il suo petto, come un gattino che fa le fusa.
-va bene-si stese e mi portó sopra il suo corpo, appoggiai la testa sul suo petto muscoloso e lo lasciai giocare con i miei capelli, mi lasciai scappare una risatina.
-perchè ridi?-mi guardó trovo.
-allora è vero che ti piace giocare con i capelli delle ragazze-lo guardai sorridendo.
-solo con quelle più importanti, ora, dormi-mi diede un bacio sulla fronte e io mi addormentai cullata dalle sue forti braccia.

Believe in BieberKde žijí příběhy. Začni objevovat