Capitolo 10

2.4K 197 63
                                    

Pansy Parkinson, alle 5 precise del mattino, batteva il piede in terra.

La sera prima, dopo il sesso con il Grifondoro, si era addormentata con facilità, trovandosi il mattino seguente sola.

Anche in quel momento era sola.

Era arrivata per prima al luogo dell'appuntamento.

La Preside le aveva mandato un Patronus, avvisandola dell' incontro

Pochi secondi dopo, altri passi leggeri arrivarono a riempire il silenzio.

La mora sapeva che quei passi potevano esser solo di una ragazza.

Luna Lovegood entrò nel suo campo visivo.

-Solo noi?-

La serpeverede poggiò le spalle al muro. Aveva i muscoli talmente tesi che una corda di violino era paragonabile ad uno spaghetto cotto.

-Mhm..si. Mi sa che comunque sia più che normale e naturale che facciano tardi, sono le cinque per Nick Senza Testa!-

In quel momento, fecero la loro entrata nel corridoio tutti e quattro i Grifoni.

Pansy guardò la loro camminata fiera, invidiandola.

Loro avevano vinto una guerra mondiale, magica e babbana.

Lei non era riuscita a vincere la guerra con se stessa.

Ma che guerra.. aveva perso innumerevoli battaglie. La guerra la stava perdendo ancora.

Guardò Hermione.

Stava sbadigliano. Aveva abiti babbani, una camicetta di seconda mano, e un paio di pantaloni particolari babbani. Pansy ricordava si chiamassero Jeans.

Il suo sguardo cadde su una ragazza che camminava affianco a lei,

Ginevra teneva una coda alta che le liberava il volto pallido e puro.

I suoi abiti anche erano babbani. Indossava lo stesso tipo di pantaloni della Granger, solo che i suoi erano molto più corti, si fermavano a malapena a mezza coscia.

Continuava la sua osservazione incuriosita.

Neville Paciock si stiracchiava ancora gli occhi. Tra quel quartetto era il più alto.

Si intravedevano i suoi pettorali scolpiti dalla sua maglietta color bianca.

le sue gambe lunghe erano coperte da un banale pantalone dal cavallo basso nero.

Era estremamente attraente anche alle cinque di mattina.

Questo pensiero la mora inconsapevolmente lo condivise con la bionda.

Neville dal canto suo, manco si era accorto dello sguardo pesante delle due ragazze.

Pansy distolse lo sguardo indifferente. Certo, ammetteva che lo trovava affascinante, ma non il suo tipo.

Intanto il suo tipo, non se lo aspettava neanche lei.

Era rimasta molto infatuata dalla strana bellezza di Harry Potter.

Non era bellezza, non era ammirazione per aver salvato il mondo.

No.

Era quel qualcosa che lei faticava ad accettare.

Le piaceva guardarlo. Era un ragazzo più tosto basso, con le spalle abbastanza larghe. I suoi occhi azzurri gli davano una nota di mistero, essi erano contornati da lunghe ciglia nere.

i suoi capelli non erano mai in ordine, e un leggero cenno di barba gli conferiva quell'aria matura e da Salvatore Del Mondo Magico.

Si sentiva quasi un nulla mentre lui era il tutto.

Paure. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora