Parte 22

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-Non avrei mai pensato che la vostra Londra Babbana di notte fosse così..splendida.-

Harry guardava intenerito la sua strana compagna di avventura. La Serpeverde incantata guardava le luci di Londra come se fossero tante piccole fiammelle sulle candeline di una torta di compleanno. Si erano smaterializzati una volta esser stati capaci di uscire da Hogwarts.

-Beh..siamo in una zona tranquilla di Londra..dubito trovereste tutta questa calma in altre zone. Ecco l'appartamento di mia zia è da questa parte..-

Blaise Zabini faceva strada sotto occhio critico di Hermione Granger.

Il giovane aveva rivelato dell'esistenza di una zia, da parte di padre, Magonò che viveva nella Londra Babbana e che avrebbe potuto senza problemi ospitarli durante il pernottamento. Questo particolare fece dubitare molto Hermione. La nascita di un babbano in una famiglia di Maghi Purosangue è alquanto rara. 

I ragazzi erano ben nascosti dall'ombra dei palazzi e con fare disinvolto cercavano di sembrare normali adolescenti.

-Allora ragazzi, poche semplici regole.-

Blaise fermò la fila indiana che si era formata nel seguirlo. Adesso aveva la silenziosa attenzione di tutti.

-Credo che tutti voi, tranne Pansy, siano capaci di passarsi una mano sul cuore e cercare di capire il dolore di una persona nata nel mondo magico non poterne far parte dato che babbana. L'essere a conoscenza di un mondo fantastico e l'esserci strappato senza alcun motivo. Vi chiedo la cortesia di non farle pesare il suo essere..-

Luna poggiò una mano sulla spalla del moro e gli fece un sorriso a trentadue denti.

-Non preoccuparti.. noi saremo il meno invadenti possibile.-

Blaise ricambiò il sorriso e continuò nel discorso.

-Bene, poi, non so quanta disponibilità di abiti o docce avremo.. così come per le camere. Non aspettatevi un trattamento da re e regine e si, Pansy, parlo principalmente di e con te.-

-Oh ma sta zitto. -

Gli otto si incamminarono fino ad arrivare di fronte ad un'umile villetta color panna. Blaise si sporse sicuro oltre il cancello, intimando gli altri a seguirlo.

-Uhm ecco.. se avessi avuto la mia bacchetta sarebbe stato più facile entrare ma mi sa che dovremo aspettare che ci risponda al..come si chiamava aspetta..-

-Campanello.-

Hermione gli passò il termine sconosciuto al ragazzo che con molta euforia schioccò le dita come per far gesto alla ragazza di aver trovato il termine giusto.

-Poteremo sperimentare i nostri poteri..-

-Vorresti dar fuoco a casa di mia zia Pansy?!-

La mora fece spallucce facendo scoppiare Neville Paciock che fine e quel momento era stato in silenzio.

Con fare annoiato Ginny premette sul pulsantino, la quale dedusse fosse il campanello, e tenne il dito sopra fino a che una donna, sui cinquanta, non aprì con sguardo furioso la porta pronta a bastonare qualunque ragazzino le stesse giocando quello brutto scherzo alle tre del mattino.

-Sapete che ore sono? Chiamo la po.. BLAISE!-

La signora ignorò totalmente Ginny che ancora teneva il dito su quel pulsantino a parer suo curioso e corse ad abbracciare il nipote che non vedeva da all'incirca tre anni.

-Ginny basta, la signora ci ha aperti!-

Harry le tolse il dito dal campanello e con fare severo la rimproverò dell'imprudenza. Avrebbe potuto svegliare tutto il vicinato.

Paure. (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now