Capitolo 13

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- Oh andiamo Potter, sei stato incapace persino di trovare un buco! Sei incredibile!-

- Cara Serpe, i buchi li trovo sempre.-

Harry rivolse uno dei suoi soliti occhiolini alla mora, che era indecisa se baciarlo o meno.

Erano trenta minuti che giravano.

Il piano iniziale era che, trovata la capanna, Harry sarebbe tornato al punto d'incontro, e avrebbe condotto i ragazzi lì da loro.

La capanna c'era, ma era piccola.

-Sentite è il meglio che abbiamo trovato e lo sapete. Staremo stretti è vero, uno addosso all'altro forse ed è vero pure questo, ma non deve essere di demoralizzazione.-

Improvvisamente, nel discorso di Hermione, il dito le iniziò a bruciare. L'anello si era fatto color terra leggero.

Sorrise pensando che per essere si e no così chiaro,il colore del marrancio terra che doveva rappresentare l'amica, significava che Ginny stava si e no sfiorando la mano del Blaise Zabini che la stava subendo.

-Harry valli a prendere..-

Il moro annuii e si diresse verso la direzione del punto d'incontro.

Harry non riusciva a sentire nulla. E cosa provare? Emozioni contrastanti gli si catapultavano addosso.

Aveva vinto e perso battaglie, aveva vinto una guerra.

Eppure questa battaglia gli sembrava così complicata. Tutto nel giro di due giorni. Due giorni.

In due giorni aveva avuto la speranza e la consapevolezza che delle povere anime innocenti potevano ancora vivere la loro vita.

Ma sarebbe stata mai la loro vita come quella di prima? Due anni imprigionati l'uno con l'altra, senza la speranza di uscire, senza avere la speranza di poter dare un bacio ai proprio cari.

Avevano vissuto due anni con la consapevolezza che i loro cari avevano pianto su tombe vuote, su corpi non veri, avevano versato lacrime a vuoto, lacrime che potevano essere risparmiate.

Merlino, che era Serpeverde per giunta (SPECIFICHIAMOLO!), solo lui sapeva come si erano sentiti i prigionieri.

Harry si sentiva così impotente, così inutile, così poco importante.

Lui era stato l'Horcux di Voldemort, ma adesso, se solo, non era nessuno.

Aveva bisogno di Hermione per liberare i caduti

Aveva bisogno di Blaise per liberare i caduti

Aveva bisogno di Draco per liberare i caduti

Aveva bisogno di Neville per liberare i caduti

Aveva bisogno di Ginny per liberare i caduti

Aveva bisogno di Luna per liberare i caduti

Aveva bisogno di Pansy per liberare i caduti

Di Pansy.

Soprattutto di lei.

Era la sua metà.

Era il suo Yin, nel proprio Yang.

Lei era il suo Male, nel Bene che tanto si ostinava a conservare.

Lei era la distruzione che Harry aveva bramato durante tutta la guerra.

Per due anni, si era sentito come incompleto, come vuoto, come inutile.

Da quando poi invece, si era infatuato del corpo della mora, si era sentito come rinato.

Neanche quando credeva di essere innamorato di Ginny, o di Blaise, si era sentito così.

Paure. (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now