Parte 26

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Le luci in quella stanza erano davvero molto forti. Hermione quasi non si ricordava di quella sensazione. 

Da piccola i suoi genitori capitava la portassero in centri commerciali molto simili a quello.

I suoi capelli ricci le cadevano disordinati sulle spalle, il fatto che avesse la testa piegata verso l'alto non l'aiutava certo a tenerli ordinati..eppure era più forte di lei. Guardava quelle luci così bianche, così innaturali. 

L'unico che non era ammaliato da quel posto era Harry. 

Per lui i centri commerciali erano futili, un ammasso di negozi in un solo edificio messi in modo tattico che il cliente compri qualcosa ogni 10 metri. 

Odiava il caotico di quei luoghi. Urla di bambini capricciosi che volevano qualcosa, voci di donne superficiali che sparlavano al telefono con e di amiche, sguardi di uomini sposati su ragazzine che avevano l'età delle proprie figlie,  ragazzine che si atteggiavano come donne vissute e che poi al primo scontro con il carrello con qualcuno si disperavano manco avessero fatto scoppiare l'ennesima bomba nucleare. E poi c'era la cosa che gli dava più fastidio, l'indifferenza gli uni tra  gli altri. Non si capacitava di come si potesse tenere minimo 150 persone nello stesso posto e il non farle augurare neanche un solo buongiorno tra di loro.  

-Oh Salazar perchè ci sono delle donne nude!-

Pansy mentre urlava queste parole indicava queste bellissime donne prosperose che erano fuori l'entrata di un negozio.

Le mani di Blaise corsero a coprire gli occhi della mora e allungò una mano per coprire gli occhi anche di Ginny che nonostante non le avesse viste non si ribellò a quel contatto.

Neville chiuse i suoi occhi e si girò di spalle alla direzione che Pansy aveva indicato.

Draco e Luna indifferenti guardavano in quella direzione ridendo sotto i baffi.

-Ragazzi calmatevi, sono solo due sagome di un gioco. Quello è infatti un negozio che vende i videogiochi e questo a quanto pare comprende ragazze in costume..-

-Ma erano nude!-

Pansy con ancora gli occhi coperti dalla mano del moro, suo compagno di casata, insisteva sull'argomento.-

-Pansy guarda! E' cartone cazzo!-

La ragazza scostò debolmente la mano del ragazzo che ancora dolcemente era rimasta fissa lì a coprirle la visuale e constatò che erano solo di cartone. 

-oh ma andiamo, sembravano vere!-

Spalancò le braccia con una certa  violenza e una scarica di fiammelle si sprigionò dal suo palmo destro centrando perfettamente le due sagome di cartone.

-Pansy!-

Tutti i ragazzi urlarono il suo nome, eppure lei credette di non poterli sentire.Sentiva le urla delle persone impaurite che iniziavano a correre dalla parte opposta. Sentiva l'allarme. Si accorse di non aver colpito solo le due sagome solo quando vide arrivare del personale con vari estintori verso una colonna e la vetrina di un negozio.

-Pansy andiamo!-

Neville prese la mano della mora e la strattono, facendola risvegliare.

-Neville sono stata io!-

-Si, sei stata tu, adesso o vieni via o ti fai arrestare!-

Si tirò la ragazza verso l'uscita ignorando totalmente Luna che ancora era ferma, immobile, a guardare tutto quel fumo.

Tese una mano verso l'alto e si concentrò.

Iniziò a sentire le sue vene gonfiarsi, sentiva un qualcosa che le passava indisturbato tra le carni.

Paure. (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now