Un po' di caffè

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Mi svegliai di soprassalto quando sentii sbattere la porta d'ingresso, il mio respiro si calmò quando la figura di Louis comparì dal breve corridoio. Mi guardò sorpreso.
Si tolse il giaccone di jeans e lo lanciò al fondo del divano su cui avevo cercato di dormire. Muoveva velocemente i suoi occhi per la stanza cercando la causa di tutto quello.

-Cosa ci fai qua Meghan?- domandò allarmato.

Alzai le spalle non rispondendo, mi prese delicatamente le mani e quando vide i miei polsi senza manette disse un leggero:

-Ma che cazzo?- si guardò in giro -Dov'è Zayn?-

-Non lo so.- risposi con sincerità.

Dopo che aveva scoperto me e Oralee parlare, il giorno prima, non mi aveva più parlato. Era semplicemente salito al piano di sopra ignorandomi.  Avevo sentito solo la porta sbattere poi più niente. Passai tutto il resto della giornata fino a tarda a cercare di scappare, volevo solo uscire da quella casa. Ero addirittura arrivata a provare ad usa il coltello da cucina per tagliare le sbarre alla finestra, una gamba di una della sedie del tavolo per piegarle così da avere un po' più di spazio per provare ad uscire, oppure lanciare oggetti pesanti contro la maniglia della porta di ingresso, che però era tenuta chiusa da più di una semplice chiave. Quando arrivai alla conclusione di non poter uscire da lì anche senza la presenza di Zayn mi ero seduta sul divano fino ad addormentarmi. 

-Vieni.- mi invitò.

Mi alzai e lo seguii in cucina, mi sedetti al tavolo appoggiando la testa sulle mie mani cercando di non dare di matto.
Chiusi gli occhi ma li riaprii subito sentendo Louis aprire cassetti vari.

-Ti piace il caffè Meghan?- mi chiese.

Annuii energicamente, lui mi sorrise.
Era da mesi che non bevevo più caffè, che non toccavo una sigaretta. Quasi mi ero dimenticata dei loro sapori.
Mi sentii a mio agio quando per la cucina iniziò ad esserci l'odore della bevanda eccitante. Pensai che potevo versarmelo addosso così da provocarmi una grave ustione e convincerli a portarmi in ospedale, però avrebbero chiamato Liam in ogni caso o probabilmente semplicemente mi avrebbero fatto morire. In ogni caso, potevo essere sostituita. 

-Harry non è con te?- chiesi.

Louis mi sembrava l'unica persona con cui potevo la cosa più vicina ad una conversazione.

-No.- mi guardò.

-Vi ho visti l'altro giorno all'entrata.- 

-Oh.- si girò verso i fornelli imbarazzato, li spense e versò il caffè in due tazze.
Si sedette di fianco a me e me ne porse una, velocemente me la portai alle labbra. Non mi interessava se era calda, avevo bisogno di berla.

-Era da tanto che non lo bevevi?- mi domandò posando la tazza sul tavolo.

-Zayn non me l'ha mai preparato.- 

-Comunque,- continuò -perché eri in salotto e senza manette?-

-Zayn ieri si è arrabbiato con me ed Oralee.-

Non fece in tempo a rispondere che il ragazzo dai capelli scuri fece capolinea in cucina.
Lo osservai passarsi una mano contro il viso, sbadigliare e andare verso il frigo in boxer.
Il suo corpo non mi procurava più imbarazzo.
Le sue gambe lunghe fecero per uscire dalla stanza ma Louis si alzò di scatto. Non ci aveva degnati neanche di uno sguardo. 

-Zayn!- urlò.
Il ragazzo fece un verso e andò a sedersi sul divano.

-Che cazzo fai?- disse ancora Louis.

Mi alzai lentamente e mi appoggiai allo stipite della porta, i due ragazzi mi davano le spalle. Guardai alla mia sinistra e notai che quando Louis era entrato in casa si era spaventato così tanto della situazione in cui ero che aveva solo chiuso la porta senza darci neanche un giro di chiave. Non avevo più niente da perdere.

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