Ascoltavo i suoi passi andare avanti e indietro nel corridoio, nonostante ci fosse la porta a dividerci potevo sentire benissimo il suo passo teso che passeggiava senza sosta.
Ero coricata sul letto, cercavo di tenere gli occhi aperti ma il sonno mi stringeva nelle sue braccia invitanti da morire.-Devi stare calmo.- ripeteva da minuti a bassa voce, pensando che così non potessi sentirlo.
Se mi concentravo potevo anche cogliere i singhiozzi di Harry dall'altra parte del telefono.
Mi girai a pancia in su, guardai il soffitto nero e mi tirai su le coperte.
-Harry, ti prego.- continuò Zayn.
Erano al telefono da minuti interminabili, ogni sera da quando Louis ci aveva annunciato la sua decisione Harry chiamava Zayn.
Ogni volta che il telefono squillava nel cuore della notte una compassione premeva contro al mio petto.
Avrei voluto aiutare Harry, perché nonostante quella prima impressione da duro mi aveva esattamente dimostrato il contrario.Vederlo piangere era stata una cosa agghiacciante, e ancora più agghiacciante era stato vedere quasi Zayn farlo.
-Riusciremo a fargli cambiare idea.-
Mi misi quasi a ridere a sentire quelle parole. Nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea, Louis era quel tipo di persona che quando si impuntava su una cosa la faceva.
Ammisi a me stessa che tenevo a loro, erano mesi ormai che li vedevo praticamente tutti i giorni e loro mostravano protezione verso di me.
Invece Zayn, con lui era era strano.
Forse non avrei mai capito il legame tra noi se sempre si poteva chiamare così.
Ormai avevo smesso di pensare a cosa fosse giusto o sbagliato, realizzai il fatto che la mia vita non sarebbe mai tornata normale. Che ormai potevo anche fare quello che il mio istinto diceva che tanto peggio di così non poteva andare.Zayn mi teneva a se in modo indiretto, quasi. Non parlava mai di quello che pensava di me, mai, però mi baciava. Dormiva con me, a volte mi accarezzava.
-Harry.- il suo tono si era alzato, sembrava confuso.
Aspettò qualche secondo prima di parlare di nuovo.
-Harry?- parlava normalmente, allarmato -Harry!-Mi misi seduta quando urlò, la porta della camera da letto si aprì di scatto.
-Cazzo, cazzo.- ripeté.
Accese la luce e si mise una maglia e le scarpe.-Zayn, cosa succede?- chiesi assonnata.
Mi lanciò una maglia e mi intimò di metterla.
-Sbrigati, dobbiamo andare.-
Mi alzai dal letto, tenni i pantaloni del pigiama e mi misi le scarpe. Zayn non alzò lo sguardo da terra, si mise la giacca e mi prese per il braccio portandomi giù dalle scale e dopo fuori dalla porta.
-Zayn, per favore dimmi cos'è successo.- parlai. Mi strinsi le braccia al petto quando uscimmo fuori, era notte e io avevo solo una felpa addosso a fine febbraio.
I suoi passi scricchiolarono sulla ghiaia, si fermò e si girò a guardarmi.
-Meghan perché non hai messo la giacca?- sembrava confuso.
-Perché mi hai trascinato fuori.- risposi secca, probabilmente si sarebbe arrabbiato.
-Ti do la mia.- se la tolse velocemente e me la mise sulle spalle -Ora sali in macchina.-

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Held
FanfictionUn'aria opprimente e pesante non mi permetteva di respirare regolarmente, il mio petto saliva e scendeva velocemente cercando di prendere un po' di ossigeno. Tirai i polsi e urlai quando delle linee di ferro si conficcarono nella mia pelle. Con il...