Capitolo 10

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-Calum Hood, fare i viaggi in macchina con te credo sia la cosa più misteriosa e sexy che io abbia mai fatto- esclamo lasciando che l'aria fresca che proviene da fuori mi scompigli i capelli

-come te, vah- si gira e mi fa l'occhiolino.

Kilig.
Questo è ciò che provo, o come dicono i comuni mortali "ho le farfalle nello stomaco". E io accanto a Calum mi sento esattamente così, sono cosciente che è un'avventura, una cosa che non si potrà ripetere, e un pò mi rende triste, ma sto vivendo una delle giornate più belle della mia vita.

Ho dubbi e domande che aspettano risposte, che dovrebbero essere imminenti, dato il poco tempo rimasto, eppure, sembrano così lontane. Come maggio per gli studenti: si aspetta ansiosi l'inizio dell'estate e nel compenso si hanno da fare duemila verifiche e interrogazioni, e sanno che da quelle dipende la modalità della loro estate.

In questo momento sono una studentessa il 29 maggio che sa che il suo anno sta per concludersi, ma ha così tante cose da fare che fino al suono dell'ultima campanella, sarà ancora seduta in cattedra a farsi interrogare.

-A che pensi? - domanda il mio autista

-cose- sorrido fintamente

-cose tipo cosa? - alza le sopracciglia e stavolta una risata cristallina lascia le mie labbra

-cose -

-siamo quasi arrivati, nel frattempo, scegli l'ultima canzone - mi incita, premo il pulsante di 'avanti' due, tre, quattro volte, finché un titolo non cattura la mia attenzione "Bones" dei Galantis feat. OneRepublic. E quando ascolto il testo mi rendo conto del potere della musica, un'altra cazzo di canzone che al momento, rispecchia il momento che sto vivendo.

"You bring an energy I've never felt before
Some kind of chemical that reaches through my core
Feels like as far as you and me, I've never had a choice
You feel like home, hmm" risuonano nel veicolo le parole del cantante, e Calum mi guarda, con i suoi occhi mi dice più di mille parole a cui io rispondo con lo sfiorargli le labbra.

-Cazzo- urlo non appena mi rendo conto di dove mi ha portata, saltellando con un sorriso stampato sulle labbra come una bambina di cinque anni

-sapevo ti sarebbe piaciuto- scrolla le spalle.
Cazzo mi ritrovo a toccare la scritta 'Hollywood' spero non sia un sogno, perché non ho nessuna voglia di svegliarmi.

-Sei il migliore- gli salto letteralmente a dosso, allaccio le mie gambe alla sua vita e le braccia al collo

-principessa, sei così- non lo faccio finire, perché lo bacio, ma sta volta non è nulla di casto, nulla di sensuale, sembra solo urlare 'fa che non sia l'ultimo' è un bacio così disperato, con le labbra gonfie e le lingue che si accarezzano, delicatamente, e lentamente, come se questo potesse fermare il tempo.

Mi stacco per riprendere fiato, e scendo da Calum, sedendomi sulla prima O della scritta, l'abito rosa che striscia a terra non è il massimo, ma ho deciso che è il momento di parlare.

-Cal- richiamo la sua attenzione e lui, sorridendo si siede accanto a me -dobbiamo parlare - lui annuisce, e il suo viso si è rabbuiato. -Abbiamo iniziato tenendoci per mano, poi un abbraccio, poi le passeggiate, un bacio casto, uno meno e così continuando, dove andremo a finire? Faremo sesso e domani torneremo sconosciuti? Tu il bassista famoso e io l'ex alcolista con la sorellina morta?- il suo viso è serio ed impassibile e io decido di continuare - Non so se tutto ciò faceva parte dei tuoi piani, ma non dei miei, non sono qua per scoparmi il bassista sexy di una band, non sono quà per affezionarmi. Calum ho perso così tante persone nell'ultimo periodo che non potrei sopportare di perdere anche te, per questo ti chiedo di essere estremamente chiaro con me, e con le tue intenzioni. - ora mi sento meglio, più libera, anche per questo sento una lacrima rigarmi la guancia.

-Cercherò di essere diretto, e chiaro- col pollice mi asciuga la lacrima -non mi piace ripetere le cose, e dovresti averlo capito, non sono paziente, sono un rompicoglioni, ma oggi è stata una delle giornate migliori della mia vita, cosa succederà più tardi? Non posso saperlo, e sappi che con te, non farei Sesso, con te, farei l'amore. Non ho intenzione di far finta di non conoscerti, non voglio perdere i contatti, voglio che continuiamo ad essere ciò che siamo. Per rispondere anche a questo, non eri prevista, non volevo una relazione, tantomeno a distanza - alla pronuncia di quelle parole il mio cuore ha perso cento battiti al secondo, parla di relazione. -E ultimo, ma non meno importante, non mi perderai, sarò con te- mi sfiora il braccio che lui stesso mi ha tatuato -per sempre- vorrei davvero credere alle sue parole ma che come un groppo alla bocca del mio stomaco che me lo impedisce.

-Come fai ad esserne sicuro- mi alzo nervosa, mi tremano le mani

-non posso esserne sicuro, ma ci proveremo - corruga la fronte, ovviamente non capisce la mia reazione

-Calum. Non posso. Voglio un 100% non posso accontentarmi del 90%- sbotto

-Juliet, cosa vuoi che faccia, vuoi che mi metto in ginocchio e ti chiedo di speosarmi? - dice acido alzandosi anche lui e incrociando le braccia al petto

-no Calum, voglio solo- mi mordo la lingua - cazzo, non so neanche io cosa voglio, ho solo una fottuta paura- testa bassa e prendo un respiro, non riesco a guardarlo

-paura di cosa? - urla e io scuoto la testa

-di te, dei miei sentimenti per te, cazzo è così difficile - sputo alzando la voce

-anche i miei sentimenti per te mi fanno paura,ma non me la prendo con te . O sbaglio?- scuoto la testa, non può capire

-Calum,credo sia arrivato il momento di tornare a casa- ride e ciò mi blocca dal finire la mia frase

-l'hai detto circa tre, quattro volte in meno di undici ore, vuoi che ti creda? - ride, ma è una risata quasi cattiva

-non sfidarmi- la mia voce è dura e tagliente

-pensi che abbia paura di te? - ghigna

-OK, allora mia arrambico sulla H e poi mi butto giù - lui annuisce, e io mi avvicino alla lettera, inizio a piantare i piedi e salire

-lo fai davvero? - urla una voce quasi spaventata sotto di me, e io faccio il medio, continuo a salire, sono in Cima mi siedo sull'asta

-ora mi butto- annuncio

-sai Juliet, le tue brasiliane di pizzo nero, sono davvero sexy- lui è sexy - da quà sotto c'era un'ottima vista- continua -se fai il percorso al contrario mi dai la possibilità di ammirarla nuovamente, mi fa l'occhiolino

-sei uno stronzo- urlo

-scendi principessa- risponde

-se mi butto mi prendi? - domando, fa come per pensarci

-forse-fa una pausa-vediamo se ti fidi- allarga le braccia, e io mi fido, troppo.

Così chiudo gli occhi e ad 'angelo' mi butto. Vorrei dire che mi ha preso. Ma in realtà mi sono trovata spiaccicata sul corpo del bassista

-sei pesante principessa - e mi attira a se, e mi bacia, di nuovo.

Vi vi bi.

Veramente grazie e baci a tutte.

Twelve Hours||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora