Capitolo 22

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Ho portato il ghiaccio a Calum e ora mi sta aiutando a fare la valigia, si non l'ho ancora fatta, mi sto trattenendo dal digli che aspetto suo figlio, non so perché, ma , mi sto divertendo così tanto che non vorrei mai rovinare questo momento, voglio solo godermelo, visto che tutto questo potrebbe finire da un momento all'altro.

-Bene, salutiamo tua madre e andiamo, ho bisogno di te, sono stati i mesi più lunghi della mia vita- ride scendendo le scale abbracciandomi da dietro, abbiamo rischiato di cadere già due volte

-si, tranquillo, e comunque voglio prima fare colazione- mi blocco su uno scalino e gli do un bacio sulla guancia, per poi ricominciare a scendere.

-Non sapevo che Calum era già qua- mi guarda interrogativa mia madre

-volevo farle una sorpresa, ma non sono molto bravo, mi scusi per l'invasione signora Moon- si scusa molto cordialmente il mio ragazzo sedendosi accanto a me nel tavolo della cucina

-Calum, ti ho detto un sacco di volte che devi chiamarmi Jo- dice mia madre passandomi uno yogurt e un cucchiaino, e io le sorrido , mentre Calum annuisce. Mia madre sorride con lo sguardo assente 

-Mamma, tutto ok?- 

-si, quando vi vedo insieme penso ad Ally, Juliet, ti avrebbe odiata per averle rubato il marito- anche a me spunta un sorriso, perché si, mia sorella probabilmente non mi avrebbe più parlato, ma so che sta guardando da lassù e alla fin fine le va bene.



-Mi fai scegliere la musica?- domando annoiata dal fatto che abbiamo sentito due volte consecutive "5 seconds of summer" l'album e io non posso farcela, anche perché ho una notevole nausea

-posso mettere il cd con le canzoni deluxe, se preferisci- dice facendo una faccia che prenderei volentieri a sberle 

-Cal, ci tieni molto alla tua auto?- domando sapendo che tra davvero poco vomiterò, lui mi guarda per una frazione di secondo, riprendendo poi a guidare

-davvero molto principessa, perché?- il suo tono non è preoccupato, poi amo quando mi chiama principessa

-Cal, sto per vomitare, non scherzo- metto una mano davanti alla bocca.

Ed è così che meno di due minuti dopo ci troviamo in una piazzola di sosta, per le emergenze, con me piegata a terra e Calum che mi porge dei fazzoletti

-Ashton mi ha detto che non avevi più attacchi di vomito da astinenza- è calmo, ma preoccupato al tempo stesso, quando finisco di buttare tutto fuori decido che è il momento

-Cal, ti devo parlare- si ferma difronte a me e prende una sigaretta, per poi accenderla 

-mi devo preoccupare?- fa un tiro, io scrollo le spalle

-allora, noi non stiamo insieme da molto, e sai quanto sono scettica su questa relazione, nonostante io ti amo, lo sai che ti amo . Vero?- vedo la sua espressione preoccupata, ma poi annuisce -non so, se tu sei ponto, ne se lo siamo insieme, se siamo pronti per affrontare una cosa nuova, qualcosa che potrebbe sconvolgere le nostre vite- continuo a camminare avanti e indietro davanti a lui

-puoi andare al sodo? Stai facendo un discorso insensato- butta il mozzicone di sigaretta

-stai per diventare padre,cioè  tra circa sei mesi- mi mordo il labbro inferiore e mi giro, non voglio vedere la sua espressione. 

Non sta dicendo nulla, e ciò mi spaventa parecchio, infatti decido di voltarmi lentamente, molto lentamente, a la mano davanti il viso, e credo stia singhiozzando. Calum Hood sta forse piangendo?

Deglutisco e mi avvicino con cautela al suo corpo , avvolgo le mie braccia intorno a lui -ho già parlato con mia madre, lo darò in affidamento, così tu potrai essere libero, visto che sembra che tu non sia pronto- sussurro con un velo di amarezza, volevo che tutto andava bene e lui accettava il bambino, ma evidentemente, non è il nostro destino.

Si asciuga delle lacrime con i dorsi delle mani e poi prende il mio viso, tra di esse -tu hai una mente così contorta Juliet, programmi cose prima di sapere le risposte delle persone- mi bacia la fronte - ma questo- tocca la mia pancia -avrà il mio cognome, daremo scandalo, ma anche tu, avrai il mio cognome, prima o poi- i miei occhi si inumidiscono e delle lacrime calde rigano il mio volto , vorrei che questo momento durasse per sempre. Perché mi sento in paradiso , letteralmente.

-Ho pensato che tu non lo avresti voluto- in macchina c'è troppo silenzio, e voglio saperne di più

-no, poi, destino, o come vuoi lo chiami, anche Crystal, la ragazza di Michael è incinta, anche lei da circa due mesi- ridacchia mentre guida, dandomi ogni tanto un'occhiata 

-wow, diventerete papà quasi contemporaneamente, poveri Ash e Luke- scuoto la testa

-perché non me l'hai detto subito? E' stata tua madre la prima vero?- questo ragazzo ha troppe domande 

- perché volevo vederti in faccia, cioè so che poi non ti ho realmente guardato, ma era quella l'intenzione.- guardo fuori dal finestrino -è stato Ash il primo a saperlo, l'abbiamo saputo insieme , praticamente- un mugugno soltanto proviene da Calum che poi perde le speranze e fa partire una canzone, a cui io non so resistere. -Sei un bastardo Cal- sentenzio e lui scoppia a ridere.

-Benvenuta a casa, lo posso dire vero?- apre la porta facendomi entrare per prima 

-Ciao, Juliet- dice Luke, nudo mangiando dei cereali , io lo indico

Calum mi copre gli occhi con la mano -perché Luke è sempre in giro, nudo a casa tua?- domando spostandogli la mano dal mio viso

-vorrei saperlo anch'io- sbuffa per poi seguire il biondo.

-Ash- lo abbraccio non appena sbuca dalla camera degli ospiti, ma sono tutti e quattro qua?

-gliel'hai detto vero?- mi accarezza la pancia e io annuisco , percependo un brivido 

-c'è anche Michael per caso? Sai, sembrate tutti accampati in questa casa- e io che volevo stare un po' sola con Calum 

-No è andato da Crystal- dice Calum sbucando da un corridoio e intromettendosi 

-oddio- urlacchia Luke -ci saranno un baby Cal e Mickey tra poco, in contemporanea- batte le mani 

-voi , siete sicuri che non paga Sierra, per fingere di essere la sua ragazza? A me sembra troppo gay- scuoto lo testa imbambolata a guardare quella giraffa saltellare casa casa 

-ei, mi hai offeso- mette in broncio ed esce da casa, guardo gli altri due che scoppiano a ridere.

CALUM'S POV 

Ok, non mi aspettavo un bambino, piuttosto avrei scommesso che mi stava lasciando, ma non un baby me. Sono spaventato a morte, per tutto ciò che potrebbe succedere, i miei genitori, la mia carriera, le mie fan.

Il processo di Michael è stato più giusto, lui le ha già fatto la proposta ufficialmente, magari si sposeranno dopo l'uscita dell'album e il tour, ma ormai è fatta, una gravidanza non scosterà i suoi piani, io invece  mi trovo spiazzato.

Quando me lo ha detto ho pensato che il mio cuore stava per esplodere, ho pianto perché Juliet è arrivata nella mia vita e la sta rendendo perfetta, non ho parole per descrivere come vorrei rendere perfetta la sua vita. La voglio vedere felice. E' il mio nuovo obbiettivo.


HO FATTO UN GRUPPO WHATSAPP PER CONOSCERCI, CHI VUOLE ENTRARE MI SCRIVA NOME E NUMERO.

Twelve Hours||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora