Capitolo 20

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Una settimana è andata, ovviamente non sto bevendo, ovviamente sto bene, ma devo stare qua comunque un'altre settimana, oggi è il giorno delle visite e sinceramente voglio vedere mika madre solo per sapere se ha notizie di Calum.

Mi siedo nella sala d'attesa, e appunto attendo, in questa settimana ho rifiutato le chiamate di mia madre, non mi andava proprio di sentirla, so che ho fatto male, ma sono demoralizzata, Calum starà per due mesi a fare il tour promozionale per Easier e io non rientro nei corsi universitari, due esami e mi sarei laureata.

Mia madre fa ingresso nella sala, sembra stanca e malandata, e so che io sono causa di ciò, ma non voglio pensarci, così faccio un gesto un po' sforzato, ma so che le fa piacere, la abbraccio, la stringo forte a me.

-Allora, come mai hai rifiutato tutte le mie chiamate? Volevo accertarmi tu stessi bene, per me e per Calum-incrocia le gambe sotto al tavolo e mi prende le mani tra le sue

-non volevo avere nessun rapporto con nessuno, infatti non ho neanche conosciuto gli altri, vado solo alle sedute obbligatorie e dalla psicologa, sto riflettendo sulla mia vita- sospiro, perché effettivamente è vero, ma c'è anche la paura che conoscendo qualcuno io venga derisa per essere la ragazza di Calum

-quindi, stai bene?- chiede dolcemente mia madre, io annuisco, perché non sto male ho solo tanta voglia di scappare -Calum mi chiama ogni giorno per sapere come stai, inizio a pensare che stia peggio lui che tu, comunque io ogni giorno gli dico che hai rifiutato la mia chiamata e lui si arrabbia. - sorride e io sorrido al pensiero di Cal arrabbiato, un po' con la faccia da cucciolo 

-so, che mi devi dire altro- mia madre ha la tipica espressione di chi deve dire una cosa e non lo fa per paura che possa avere delle conseguenze  -anche se mi ha tradito, voglio saperlo- trattengo il fiato

-siete su tre riviste, vi hanno paparazzati in spiaggia e Calum ha messo un altro post con te, siete la coppia più discussa del momento - sospiro di sollievo 

-hai il suo Instagram, voglio vedere il post- faccio il labbruccio e mia madre tira fuori il suo cellulare, apro Instagram e successivamente il profilo di Calum. 

Nella foto ci sono io che guido, con i capelli neri che volano e uno sguardo super concentrato , la descrizione dice : "Is it wrong if I ask you to come over? Is it wrong if I tell you that I love ya? Even though I'd never do it when I'm sober .Is it wrong, so wrong" 

-Eppure ho il sospetto che lui ti abbia detto ti amo anche da sobrio- esordisce mia madre interrompendo il mio imbambolamento -si, i media sanno chi sei, sanno dove sei, ma il tuo bassista li ha pagati per non diffondere la notizia, lui ti ama. Ma tu? Juliet, sei sicura di amarlo? Perché ho paura che tutto questo sia una specie di amore legato a tua sorella, vi conoscete da poco e ricordo come lo odiavi. Ho solo la preoccupazione che tu- faccio un gesto con la mano per bloccarla, io so cosa provo e non è un'amore di riflesso

-mamma, io l amo davvero, è un ragazzo dolce e romantico, cioè il giusto, mi vuole davvero bene e vuole la mia felicità, credo sia la cosa migliore che mi sia capitata nell'ultimo anno, non voglio lasciarmelo sfuggire- mia madre annuisce 

-oggi ti chiamerà un numero, che passerà come il mio, rispondi, ovviamente non sono io,ma come sai, non ti può chiamare nessun altro- mi accarezza i capelli -stammi bene bambina mia- mi bacia la testa e se ne va.

-Juliet Moon, una chiamata da parte di tua madre- dice l'infermiera -rifiuti?- domanda ancor prima che io possa aver il tempo di captare la notizia 

-no, rispondo- dico andando a prendere il cellulare dalle sue mani e velocemente torno nella mia camera.

-Cal-  entusiasta mi sedendo sul letto

-no,spiacente, sono il  batterista o Ashton, per gli amici- un velo di delusione mi invade, ma non mi quadra qualcosa

-Ashton, dimmi- dico molto fredda

-allora, io sono un alcolista, cioè non so come definirmi, ma combatto con l'alcol da otto anni e solo questo mese sono riuscito a non bere, perché ti dico questo? Perché so come stai, so cos'è avere una dipendenza, siamo persone normali, ma abbiamo un qualcosa dentro di noi che ci spinge a bere. Ho chiesto a Calum se potevo parlarti, io sono sempre stato il più responsabile dei ragazzi e anche un po' il loro padre e confidente, data la giovane età in cui abbiamo iniziato ad avere successo, quindi, vorrei prenderti sotto la mia ala protettrice- rimango a bocca aperta alle parole di Ashton, stiamo parlando di Ashton Irwin , il sorriso del gruppo

-Ashton, io non so che dirti, penso che grazie, non basti, ti sei messo a nudo con me e io , non so che dire- mi viene quasi da piangere, chi l'avrebbe mai detto, noi siamo convinti che le star stiano tutte bene, quando in realtà, forse sono le prime a soffrire

-ti ho già scritto, non appena prenderai il cellulare vedrai il mio numero, comunque, sappi solo che Calum ti ama, e non vede l'ora di poterti riabbracciare dopo questi due mesi, ci sentiamo Juliet- io annuisco e sorrido, anche se so che non può vedermi 

-ci sentiamo Ashton- dico e chiudo la chiamata andando a portare il telefono all'infermiera.



CALUM'S POV 

-Che ha detto, Ash, non mi ignorare- richiamo per la terza volta il batterista 

-se avrà bisogno sa che ci sono- risponde continuando a mandare cuori alla sua ragazza

-sei snervante- batto il piede sul suolo

-mai quanto te, Ashton ha avuto un'iniziativa e tu la stai trasformando in un centro informazioni-interviene Luke accordando la chitarra

-anche voi fate così per  le vostre ragazze- puntualizzo imbronciandomi

-Calum, starà bene, Ashton convive con l'alcol, e infondo sta bene- dice Michael calmo come sempre 

-si, sono qua, siamo qua- finalmente Ashton alza gli occhi dallo schermo del suo cellulare

-va bene, andiamo a fare questa intervista- prendo il il giubbotto di pelle ed esco dalla camera d'hotel, per fumare una sigaretta.

La accendo e aspiro il fumo, mi sento improvvisamente pieno, forse perché sto finalmente realizzando qualcosa nella mia vita, sto amando, io che ho sempre scritto d'amore, sto finalmente capendo, che era un bisogno, scrivo d'amore, perché ne ho bisogno, tutti meritiamo di essere amati e di amare, e io ho intenzione di dare a Juliet tutto l'amore che mi scorre nelle vene, so che ne ho da buttare.

Il mio cellulare che vibra mi riporta alla folla londinese e al nome sullo schermo Mali-Koa 

-sorella- sorrido 

-Cal, come stai? Mi sono arrivate delle voci che sei fidanzato?-dice col suo tono scherzoso

-sto bene e si, sono fidanzato, ma non hai visto il post di quasi un mese fa?-le domando 

-no, sono stata impegnata, comunque, volevo solo dirti che sono felice- 

-grazie-

-fatti sentire Cal, sono stufa di sentire la tua voce solo in radio- scoppio a ridere e lei chiude la chiamata.

Twelve Hours||Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora