christopher

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Entrò in casa, correndo, con il suo nuovo giocattolo in mano.
Lo aveva catturato nel bosco, e con un colpo esperto gli aveva spezzato il collo.
<<dite ciao al vostro nuovo amico>>
disse il ragazzo, rivolto ai suoi giocattoli.

Aprì il corpo del piccolo animale, e lo riempì di ovatta.

Gli ricucì le ferite, e guardò soddisfatto il suo nuovo capolavoro.

<<ora ti presento a mamma e papà>>
disse il ragazzo al cadavere che aveva in mano.

Entrò in una grande stanza, in cui c'erano un uomo ed una donna seduti al computer, che non si accorsero nemmeno del ragazzo.

<<mamma mamma, guarda chi ho trovato nel bosco? potremmo giocare tutti insieme ora. papà papà, non sei fiero del mio lavoro? guarda, le cicatrici nemmeno si vedono!>>

Il bambino guardava i due genitori, attendendo ansioso una risposta, che non tardò ad arrivare.

<<tesoro, io e papà siamo occupati ora, vai a giocare okay?>>

disse la donna non alzando nemmeno lo sguardo dal computer e non ascoltando il figlio.

Il ragazzo urlò, stanco della minima considerazione che i genitori gli riservavano.

<<su christopher, non fare il bambino e va in camera tua a studiare>>

disse duro il padre.

Andò nella sua stanza, e cominciò a tirare pugni al muro.

<<uccidili, uccidili, rendili come noi, potremmo giocare insieme, per sempre.>>

gli dicevano i suoi amici.

il ragazzo era titubante, sapeva che l'omicidio era un peccato,e aveva paura.

Ma i suoi amici gli dicevano che era la cosa giusta da fare, e lui si fidava di loro.

Così entrò nella stanza dei genitori, munito di una delle sue statuine preferite, e colpì i suoi genitori, sul collo, proprio come i suoi amici.

aprì i loro corpi morti, tolse tutte le interiora e gli riempì di ovatta.

<<ora potremmo giocare insieme>>

disse tenendo le fredde e rigide mani dei suoi genitori.

<<per sempre>>.



mad hatterWhere stories live. Discover now