tappo

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Sistemava gli ultimi ritocchi della sua bella.
Le pettinava i capelli per l'ultima volta, prima dello spettacolo.
Il piccolo pettine di legno passava fluidamente tra i lunghi e setosi capelli della ragazza.
Il pallido corpo della giovane era accartocciato sulla sedia, e i suoi bei occhi azzurri non erano più luminosi come una volta.
L'azzurro si era fatto ancora più chiaro, e lo sguardo perso le dava un ombra malinconica al viso di porcellana.
L'uomo non riusciva a stare fermo, voleva che tutto fosse perfetto per lei, per il suo ritorno alla scena.
Le aveva messo il suo vestito più bello ed elegante, e notò che sembrava una bambolina.
La sua bambolina.
Un orologio, in un angolo della fredda cantina, suonò.
Era arrivata l'ora dello spettacolo.
Prese la ragazza, e la agganciò ai meccanismi.
Si mise in posizione e cominciò a farla muovere.
La fece ballare, proprio come aveva fatto da viva, prima del suo suicidio.
Le braccia si muovevano meccanicamente, cercando di imitare il movimento aggraziato che le distingueva.
Le gambe si attorcigliavano su se stesse, dando luogo ad uno spettacolo macabro ed inquietante.
Lacrime di emozione si formarono sugli occhi del giovane uomo, rivedendo finalmente la sua amata ballare.
Il volto si muoveva senza una direttiva, quindi dondolava da una parte del collo.
Lo spettacolo sarebbe sembrato agghiacciante per chiunque, ma non per lui.
Non per Tappo.
Lui lo trovava affascinante e commuovente.
Non si rendeva conto che l'amore che provava verso quel corpo senz'anima era malato.
E non voleva rendersene conto.
Vedeva in giro che chiunque aveva la propria felicità, e allora perché lui non poteva avere la sua?
Pensava che fosse ingiusto che alcune persone potessero avere la felicità senza essere giudicati, mentre altri no.
Trovava ingiusto che lui non potesse portare in giro la propria ragazza per una camminata nel bosco, o al parco.
Trovava che molte cose nel mondo erano ingiuste, ma lui infondo era solamente uno squilibrato che usava un cadavere come marionetta, chi mai avrebbe creduto che anche quello fosse amore?
Il corpo continuava a contorcersi a ritmo di musica, e in quel momento a Tappo venne voglia di ballare insieme alla sua amata.
Lasciò perdere i meccanismi e si avvicinò cauto al bellissimo corpo accartocciato sul pavimento.
La aiutò ad alzarsi, e strinse forte a se quel freddo corpo.
Sapeva che sarebbero venuti a prenderla, quindi si godette quegli ultimi momenti insieme al suo unico vero amore.
Le prese il cadaverico viso tra le mani, e le lasciò un bacio casto sulle labbra bluastre.
Guardò per l'ultima volta il volto della ragazza, pensando che non l'aveva mai vista più bella, e la lasciò sola distesa sul pavimento.


s/r
non ho idea da dove questa roba sia uscita fuori, fa altamente schifo e buonsalve.

mad hatterWhere stories live. Discover now