tigro 2

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«peter, smettila di giocare a quei stupidi video giochi, lo sai che ti frullano il cervello!»
il ragazzino alzò gli occhi al cielo, maneggiando ancora con il mouse del computer per uccidere tutti i suoi nemici nel gioco.
«solo un attimo, adesso vado subito a dormire.»
mentì lui per sbarazzarsi della donna che gli stava già dando i nervi.
«va bene va bene, sogni d'oro tesoro, a domani!„ disse la donna lasciandogli un bagnato bacio sulla guancia.
Il ragazzo rabbrividì a quella dimostrazione d'affetto, e continuò a giocare.
Finì di giocare nel bel mezzo della notte, quando la luna risplendeva nel cielo fuori dalla sua piccola finestra.
I suoi occhi bruciavano per tutte le ore passate davanti allo schermo, e si mise subito a letto sentendosi molto stanco.
Dormì per poche ore, e si svegliò sentendo un urlo provenire dalle stanze superiori.
Corse su per le scale spaventato per l'incolumità della sua famiglia, e trovò i suoi genitori sgozzati nella loro stanza.
Scioccato, andò a controllare nella stanza delle sue sorelline, e trovò solo una delle due, la più piccola.
«fratellone, ho paura» disse la piccola bambina con i grandi occhi azzurri come il ghiaccio colmi di lacrime.
«tranquilla, andrà tutto bene, adesso andiamo a trovare un posto sicuro in cui rifugiarci.» disse il ragazzino poco convinto per rassicurare la piccola sorellina.
Dovevano uscire di casa, e ci provarono.
Ma le finestre erano sbarrate, e la porta non si apriva.
Gli stavano imprigionando dentro la loro stessa casa, era una follia.
Una voce profonda risuonò in tutta la casa, pronunciando parole che fecero accapponare la pelle a Peter.
«Peter, so che ami molto i giochi, quindi ora giochiamo. se vi trovo siete morti, ma se riuscire a nascondervi vincete voi, il gioco comincia ora! non vedo l'ora di scuoiarvi come ho fatto con i vostri genitori.»
i bambini, tremanti, corsero a nascondersi, spaventati a morte.
come era potuto succedere tutto questo? non riuscivano a capire.
Ma ora non potevamo pensare, dovevano solo correre.
Stavano cercando un posto in cui lui non gli avrebbe trovati, quando improvvisamente la piccola cadde a terra e si fece male.
I suoi grandi occhi azzurri si riempirono di lacrime, e il ragazzo venne preso dal panico.
«forza, alzati, dobbiamo andare, ti prego alzati.»
la bambina aveva cominciato a piangere, e si guardava le piccole mani appoggiate al pavimento di legno.
Peter cominciò ad agitarsi.
«ti prego, alzati piccola, questo non è un gioco, o corri o muori, ti prego ascoltami.»
lei alzò lentamente lo sguardo, e mormorò.
«peter...vattene»
il ragazzo la guardò stranito, ma poi sentì quello che probabilmente lei aveva già sentito.
Passi sulle scale, lenti e pesanti.
Era lui.
La piccola gli lanciò uno sguardo implorante, e lui, a malincuore la lasciò in dietro.
Si nascose in un piccolo comodino di fianco al letto della sorella che era scomparsa.
C'era un odore strano lì dentro, ed era molto più grande di quello che sembrava ed era completamente buio.
Con le mani tastò le pareti dello scaffale, cercando di capire da dove venisse quel disgustoso odore.
Le sue mani toccarono qualcosa di freddo, e semi rigido.
C'era una piccola torcia nell'angolo del comodino, e quando accese la luce, l'orrore lo travolse.
C'era il cadavere della sua sorelle vicino a lui.
Le mancavano gli occhi e i denti, e il corpo era in una posizione innaturale.
D'impulso, uscì, cercando di scappare da quell'orrore, ma quando aprì la porta della stanza trovò il cadavere della sua sorellina più piccola, che penzolava dal soffitto.
dietro di lei, con il sangue di uno dei suoi familiari c'era scritto "questo non è un gioco, peter„.
Il suo corpo tremava, ma non poteva fermarsi, lui doveva farcela.
Arrivò fino al salotto, e lì decise che avrebbe smesso di combattere.
Trovò i cadaveri dei suoi genitori, smembrati, sul divano in cui spesso si trovavano entrami.
Perché non lui?
perché erano morti tutti quanti tranne lui?
perché tutto questo dolore?
Peter non lo sapeva, ma decisa che era finita, era arrivato al Game over.
Si sdraiò per terra, aspettando il momento in cui tutto sarebbe finito.
«ho perso» sussurrò prima di venire ucciso violentemente da quel maniaco.
E infatti, aveva veramente perso, perso tutto, anche se stesso.

s/r
hELLO. mylittleashy ci ho uccise entrambe sorrehhhhhh, capita.
Okay ci ho messo un sacco per scrivere questa merda, ma è stato seriamente difficilissimo per me non so perché. spero sia gradito da almeno un gesuita, detto questo io sparisco bue bye.
-ro

mad hatterWhere stories live. Discover now