Cap. 8

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"Mamma! Mamma non ci crederai mai! Oggi è successa una cosa incredibile!" gridò Akane correndo nella cucina della piccola casa vacanze.

Sua madre stava cucinando e, infatti, la stanza era avvolta da un buonissimo odore.

Come la signora Aisaka vide sua figlia correrle incontro con quel sorriso tipico di ogni bambino felice e spensierato, non poté fare a meno di lasciare quello che stava facendo. Si pulì le mani su uno strofinaccio e si accovacciò permettendo alla bambina di abbracciarla.

"Cosa è successo Akane?" chiese la donna sorridendo intenerita.

I capelli di Akane, corti fino al collo, erano tutti scompigliati. Aveva le guance rosse e gli occhi che brillavano.

"Abbiamo visto due cavalli!" disse alzando le braccia al cielo.

"Ah sì? Due cavalli?" chiese sua madre con un sorriso e il tono stupito che si usa solitamente con i bambini.

"Sì! Due cavalli! Erano mamma e figlio, il puledrino era nato da poco ed era tenerissimo! Si è subito alzato in piedi e ha cominciato a camminare, poi..." cominciò a raccontare, ma piano piano, l'euforia da cui era stata investita qualche attimo prima, sembrò scomparire. Abbassò gli occhi cominciando a fissarsi i piedi.

A vedere il suo sguardo improvvisamente spento sua madre si preoccupò.

"Mamma..." chiamò con un fil di voce la bambina, "perché i miei capelli non sono come quelli tuoi o di papà?" chiese piano senza alzare gli occhi.

La signora Aisaka raggelò.

"Perché mi fai questa domanda tesoro?" chiese a sua volta facendo un sorriso tirato.

La piccola alzò gli occhi fissandoli in quelli della donna.

"Non assomiglio né a te né a papà..." disse con un fil di voce.

La madre ebbe una stretta al cuore e subito fu pervasa da una forte voglia di abbracciare la figlioletta.

"Akane, ma che dici? Tu assomigli tantissimo a noi! Guarda, sei riflessiva come tuo padre, ma anche pazzerella come me!" disse toccandole dolcemente la punta del naso.

"E poi hai i capelli rossi come quelli del mio papà, ovvero tuo nonno" disse infine la donna sorridendo calorosamente.

A sentire quelle parole, Akane spalancò gli occhioni piena di sorpresa.

"Davvero? Il nonno aveva i capelli rossi?" chiese mentre sul suo viso si formava un altro sorriso.

Sua madre annuì.

"Proprio così! Aveva i capelli rossi rossi rossi!" disse scompigliando quelli della figlia che scoppiò a ridere.

"Ma allora, perché non ce li hai anche tu rossi, mamma?" chiese ancora Akane.

"Beh, c'è tutta una spiegazione scientifica sotto. Sono cose che studierai a scuola quando sarai più grande" disse infine la signora Aisaka alzandosi in piedi.

A quelle parole la faccia di Akane si contrasse in una smorfia.

"Io odio scienze! È noiosa! E difficile! E... e noiosa!" disse la piccola andandosi a buttare sul divano.

La signora Aisaka sorrise impercettibilmente.

"E anche in questo sei uguale a me" sussurrò continuando a preparare il pranzo.

* * *

Akane si alzò di scatto.

Il cuore le batteva all'impazzata, la fronte era imperlata di sudore e ai bordi degli occhi si erano formate piccole lacrime.

𝐇𝐮𝐦𝐚𝐧 || 𝐽𝑢𝑢𝑧𝑜𝑢 𝑆𝑢𝑧𝑢𝑦𝑎Where stories live. Discover now