Chapter Eleven.

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Costretta dal sole che entra dalla finestra e dal rumore assurdo della sveglia apro lentamente gli occhi e quando realizzo che mi devo alzare dal mio comodissimo letto per affrontare un'altra giornata sbatto furiosamente la sveglia contro la porta, che per poco non colpisce Hanna che è appena entrata nella stanza.

"Sei sempre stata così aggressiva la mattina ecco perché cerco di starti lontana."-mi dice lei ridendo.

"Hanna ?!sei tornata?!"-mi catapulto dal letto per andare ad abbracciarla.

"Sì ho capito che è inutile scappare."

"Ma tu e Ian avete chiarito?"-le chiedo confusa.

"No, anzi ieri sera abbiamo avuto un'altra discussione che mi ha soltanto aiutato a capire che devo solo dimenticarlo, e che è inutile trascurare studio e amiche per uno come lui."-mi dice lei mentre si siede sul suo letto.

"Hanna mi dispiace."

"Non fa niente, ci ho provato e non ha funzionato, starò bene, più in là . Ora miss ritardataria muoviti se no arrivi tardi a lezione."

Corro in bagno a prepararmi ma la doccia mi trattiene più del dovuto, e poi devo preparare lo zaino e mi devo truccare. Cazzo, devo per forza saltare la prima ora  non riuscirò mai ad arrivare in tempo. La cosa bella è che alla prima ora ho anche matematica, perché capita sempre tutto a me?!

Mi metto a correre nei corridoi forse riuscirò ad arrivare in tempo ma vado a sbattere contro qualcuno che è appena uscito dal bagno, e i libri che avevo in mano volano, ripeto perché capitano tutte a me?! Alzo gli occhi e mi ritrovo Chris, che saluta una bionda con un bacio sulle labbra. Che schifo dai, già da prima mattina inizia a fare quelle cose, ed inoltre per colpa sua sarò costretta a saltare l'ora di matematica.

"Serve aiuto?"-mi chiede lui soghignando mentre si sistema la camicia.

"Sì con la prof. Di matematica quando mi vedrà assente alla sua lezione stamattina."-gli rispondo io apaticamente.

"Sei sempre così acida?"-mi chiede lui.

"Senti Chris lasciami stare, non è giornata."-gli rispondo cercando di andare via ma lui mi ferma.

"Aspetta. Se vuoi ci parlo io con la prof. sai che sono il suo cocco."-mi dice lui sorridendo.

"No grazie."-gli rispondo sorridendo falsamente e poi giro i tacchi e me ne vado.

"Dovresti seriamente scopare di più."-mi grida lui ed io rabbrividisco al sol pensiero di quella sua stupida idea.

Fortunatamente sono riuscita ad arrivare alle altre lezioni in tempo e la giornata è passata velocemente senza nessun'altra complicazione.

Io ed Hanna stiamo ritornando nella nostra camera ma quando finalmente arriviamo noto Michael appoggiato allo stipite.

"Cecilia ti prego non mi mandare via, ho bisogno di parlarti."-mi dice lui e noto che è davvero triste.

"Io ti aspetto dentro."-mi dice Hanna entrando in camera.

"So che avevi detto che quando saresti stata pronta saresti venuta tu da me ma io non c'è la faccio più. Mi manchi così tanto e non capisco perchè, io sono sempre stato quello che non si affeziona ma scopa soltanto come è successo con Kat, e so che avrei dovuto raccontarti tutta quella storia ma non volevo che tu pensassi che io sia ancora quel ragazzo."-mi dice e i suoi occhi sono lucidissimi.

"Michael non mi interessa nel tuo passato ma avresti dovuto dirmelo perché così hai tradito la mia fiducia."

"Lo so e mi dispiace ma ti prego dammi la possibilità di rimandare al mio sbaglio."-mi dice ed io abbasso lo sguardo, lui mi alza il mento con un dito costringendomi a guardarlo negli occhi. Lo so che ha sbagliato e che forse fa tutto questo per raggirarmi ma a me piace ancora troppo e questa cosa mi fotte.

Fear of loving. ||CHRIS WOOD||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora