Chapter Twenty-nine.

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HANNA'S POV:
Oggi è stata veramente una giornata staccante, ho preparato la festa a Cecilia e alla piccola Lily e credetemi preparare una festa perfetta come le preparo io è veramente staccante. Ma fortunatamente è andato tutto alla perfezione, Cecilia e la piccola stanno bene ed insieme a mio fratello Chris formano una famiglia bellissima, ed io finalmente posso mettermi a letto.
Sto quasi per infilarmi sotto le coperte quando qualcuno bussa alla porta della mia stanza. Sì Cecilia resterà per un po' a casa ma io devo continuare le lezioni al collage.
Apro lentamente la porta mentre sbadiglio.
"Hey posso entrare?!"-è Ian che senza neanche darmi il tempo di risponde entra nella stanza.
"Lo so che mi ami e che non riesci a stare senza di me, ma stavo per andare a dormire."-gli dico ridendo, mentre lui si siede sul mio letto.
"Hanna ti devo dire una cosa..."-mi dice lui. E' così preoccupato che non riesce neanche a guardarmi negli occhi. Io chiudo la porta e mi siedo vicino a lui sul letto.
"Hey che succede?"-gli chiedo.
"Si tratta di Chris...e di Cecilia..."-mi risponde lui balbettando un po'.
"Oh mio Dio è per la bambina? Lei sta bene?"-gli chiedo cercando di mantenere la calma.
"Sì, Lily sta bene. Si tratta di Cecilia e Chris, hanno avuto un incidente con la moto...."-Ian continua a parlare ma io non lo ascolto più perchè sono corsa in bagno a cambiarmi.
"Ora dove sono?"-gli chiedo mentre mi infilo le scarpe.
"All'ospedale. Mi hanno chiamato i tuoi genitori, sono lì insieme ai genitori di Cecilia."-mi risponde lui mentre insieme usciamo dalla stanza.
 Per tutto il tragitto non dico una parola, e Ian si limita a stringermi la mano. Lo sa che in momenti come questi non dico molte parole, mi limito a chiudermi in me stessa. Ma in momenti come questi ho Cecilia con me, solo che ora lei non c'è e al sol pensiero che lei potrebbe esserci più...oh mio Dio Hanna cosa vai a pensare?! Cecilia starà bene, e anche Chris, torneranno dalla piccola Lily e tutto andrà bene.
"Mamma, papà!"- gridò io una volta arrivati all'ospedale. Lascio la mano di Ian, per correre ad abbracciarli. Mamma è in un mare di lacrime, ormai i suoi occhi sono così rossi che sono sicura non riesce a vedere niente, papà invece è come me, in queste situazione non ha reazioni. Ci sono anche i genitori di Cecilia, che stanno messi come i miei genitori se non peggio ed hanno portato anche la piccola Lily nel passeggino che dorme beatamente.
"Cosa è successo?"-chiede Ian.
"Ci hanno detto che uscivano a fare un giro, non sembravano preoccupati anzi erano felicissimi..."-ci dice la mamma di Cecilia, che si interrompe perchè scoppia in un mare di lacrime.
"E poi ci ha chiamato la polizia dal cellulare di Cecilia dicendoci che avevano avuto un incidente con la moto, e che li stavano portando all'ospedale..."-continua il padre di Cecilia.
"Ma ora come stanno?"-chiede ancora Ian.
"Sinceramente?! La situazione sembra molto grave."-risponde mio padre.
Grave?! Che significa grave?! Cecilia e Chris stanno per morire o si riprenderanno?! Vorrei fare tutte queste domande, ma non ci riesco. Resto ferma lì in mezzo alla sala d'aspetto, con Ian che mi stringe la mano e le lacrime che mi solcano il viso. Non posso andare avanti senza di loro.

CECILIA'S POV:
Io e Chris siamo caduti dalla moto, mi ricordo che lui mi guardava disteso immobile a pochi passi da me, e poi il buio totale. Siamo morti?! Siamo vivi?! Dove siamo?! Non riesco a sentire o a vedere nulla, è solo la mia testa che parla. Ma non sento nulla, il mio corpo, le mie gambe, le mie mani, non le sento, non sento niente più.
Poi mi sveglio di soprassalto, apro gli occhi e guardo l'ambiente intorno. Quattro mura bianche, odore di sangue, e tanti,  fin troppi, medici intorno a me. Sono all'ospedale, qualcuno avrà chiamato un'ambulanza. Ma la cosa strana è che non sento nessun tipo di dolore, e non sento neanche il cuore battere. Un'anestesia?! E allora perchè sono sveglia?!
Cerco di alzarmi e ci riesco senza nessun tipo di sforzo, ma è strano è come se i medici non se ne rendessero conto, e poi mi sento leggera quasi come se non toccasi il pavimento con i piedi. Un momento ma quello è il mio copro sotto i ferri. Come faccio a camminare e ad essere sveglia se il mio corpo è ancora sul letto?!
Sobbalzo quando sento qualcuno toccarmi la spalla. E' Chris.
"Oh mio Dio."-lo abbraccio e fortunatamente riesco a toccarlo, anche se non lo sento del tutto.
"Chris cosa sta succedendo?"-gli chiedo spaventata.
"Cecilia mi dispiace ma stiamo morendo."-mi dice lui con gli occhi piedi di lacrime.
"Cosa?! Non è vero?! E' tutto uno scherzo."-gli grido cercando il suo corpo nella stanza affianco.
E' pieno di graffi ed ha sangue ovunque. I medici non fanno altro che gridare che non c'è battito, ma non può essere vero.
"Cecilia mi dispiace, credimi, anche perchè so che è colpa mia ma non possiamo farci niente."-mi dice lui ma io non lo accetto.
"No tu ti devi svegliare, io mi devo svegliare, non può finire così."-gli dico scoppiando a piangere ma non sento le lacrime scorrere sul viso.
Lui mi attira a se abbracciandomi.-"Hey non piangere....è colpa mia...è tutta colpa mia..."
"No Chris non è colpa tua. Io ho voluto correre con te...oh mio dio Lily dov'è?!"-gli chiedo correndo nella sala di attesa. Dove ci sono i nostri genitori, Hanna, Ian e la mia piccola Lily nel passeggino.
E adesso loro come faranno senza di me?! I miei genitori....sono la loro unica figlia e senza di me non c'è la faranno. E i genitori di Chris?! Hanno attraversato già una volta la paura di perderlo.
E la piccola Lily?! Dovrà crescere senza i suoi genitori!? E Hanna dovrà andrà avanti senza suo fratello e la sua migliore amica?! E Ian che ormai è parte della nostra famiglia?! Come faranno ?! Come faranno tutti?! Io non lo accetto, non voglio lasciarli.
"Mi dispiace..."-mi dice Chris che ormai mi ha raggiunto. Intreccia la mia mano alla sua ed io appoggio la mia testa sulla sua spalla.
"Non è colpa tua."-gli dico guardandolo negli occhi.
"Ti amo."-mi dice lui.
"Sarà così per sempre."-mi bacia e in quell'esatto momento capisco che arrivato il momento di dirgli addio.

Il rapporto tra me e Chris è stato strano, è stato una scommessa, un gioco, una sfida, un metterci alla prova, un casino fino in fondo, un gridarci contro quanto ci odiavamo e poi un secondo dopo baciarci; una guerra di parole, di sguardi, di occhi, di mani che si sfiorano e di baci mancati,ma alla fine è stato  pur sempre amore. Che ci crediate o no sì è stato amore, un amore unico, indissolubile, che nonostante tutto e tutti è rimasto in piedi, un amore che ci ha fatto crescere e maturare, un amore corrosivo ma pur sempre un amore.
Molto non ci credevano in noi, e neanche io ci credevo, ma siamo arrivati alla fine. Due adolescenti incasinati, ma innamorati. 
Auguro a tutti quanti di trovare un amore come quello che ha unito me e Chris, molti mi diranno tu sei pazza io non lo voglio uno che mi incasina la vita come Chris ha fatto con la tua, ma è proprio qui che vi sbagliate. Chris mi ha incasinato la vita sì, e per molti avremmo anche fatto tanti sbagli, ma è stato proprio Chris che mi ha aiutato a crescere, a maturare, a fare uscire fuori lati di me nascosti. Prima di incontrarlo avevo paura, avevo paura di amare qualcuno, di legarmi a qualcuno, dell'amore, del per sempre, avevo messo un muro tra me e le persone. Ma lui ha abbattuto quel muro e mi ha fatto sentire viva.
Perchè alla fine di tutto sono morta sì, ma per quel poco che ho vissuto ho amato, ed ho amato forte.

SPAZIO AUTRICE:
Eccoci qui, siamo arrivati alla fine. Non mi divulgherò molto, vorrei solo dire grazie a tutte quelle persone che hanno letto la storia, che l'hanno votata e commentata. Grazie ad ognuna di voi. Grazie di cuore.

Fear of loving. ||CHRIS WOOD||Where stories live. Discover now