capitolo18

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Ignazio si sposta al mio fianco, mi appoggia una mano alla base della schiena e mi conduce gentilmente al tavolo, su cui ha fatto mettere anche delle candele. Sul mio piatto noto una bellissima rosa rossa. Con molta eleganza poi mi fa accomodare spostandomi la sedia. Lo guardo e gli sorrido spontaneamente senza parlare. Sono in una fase di completo imbarazzo. Questa è la prima volta che siamo soli in una stanza e non ci stiamo prendendo a male parole o non ci stiamo saltando addosso. Stiamo per la prima comportandoci come chiunque abbia intenzione di conoscersi al fine di instaurare un rapporto "normale" tra uomo e donna. Comunque questo ragazzo mi sorprende continuamente! Io cerco di apparire il più naturale possibile senza lasciar trasparire l'emozione che mi sta facendo tremare le gambe.

Anche lui prende posto a tavola ed inizia a guardarmi intensamente. Troppo intensamente. Io sono con il cervello in pappa e non abbiamo ancora neanche l'antipasto nel piatto. Andiamo proprio bene!Per fortuna decide di essere lui a rompere il ghiaccio e mi dice: "Sai Mary, magari lo avrai già immaginato, ma ho proposto io di tornare nel tuo albergo. L'ho voluto fortemente per avere l'occasione di passare più tempo possibile insieme..."
Appena conclude la frase, si inumidisce le labbra con la lingua e si passa la mano tra i capelli e io sono completamente andata, così devo schiarirmi la voce prima di poter dire: "devo confessarti che ne sono felice Ignazio, temevo che dopo la storia delle scommesse non ci saremmo mai più rivisti! E invece...."

"E invece, eccoci qua!" Dice lui
"Sì, eccoci qua" quasi gli sussurro io
Sembra anche lui vagamente imbarazzato, ma sorride anche ed ecco che ricompaiono le sue amabili fossette...

"Certo che il tuo elegantissimo dito medio alzato verso di me non ha aiutato a creare i presupposti per una facile riconciliazione!" Dice lui continuando a sorridere
"Vorresti insinuare che non te lo sei meritato neanche un po'?" Lo stuzzico io. Lui sospira e mi dice: "Mary, abbiamo sbagliato entrambi. Forse io di più perché non avevo nessun motivo per fare la scommessa. Ma mi hai fatto così incazzare appena sono arrivato in questo hotel, che volevo in qualche modo fartela pagare"

Apprezzo la sua sincerità nonostante mi abbia ferita e ora riesco anche a ridere al ricordo del nostro primo incontro "Ma cosa avrei dovuto fare eh? Signor Boschetto, lei mi ha agguantata come fossi una coscia di pollo arrosto, senza darmi il tempo di parlare ed ha iniziato a vaneggiare di selfie ed autografi. Ma guarda che sei presuntuoso forte!" Gli dico tutto d'un fiato. Dopo esserci guardati per qualche secondo ci viene da ridere e mi accorgo che questa è un'altra prima volta in questo nostro rapporto tutto al contrario: è la prima volta che ci facciamo una onesta e spontanea risata insieme.
"Mary, ti ricordi quando sei caduta con il culo per terra?" Mi chiede lui
"Certo che sì, come potrei scordarlo? Il mio ego si sta ancora leccando le ferite!" rispondo io, poi però ribatto: "e tu allora? Quando sei andato a sbattere contro quella porta nel corridoio perché eri troppo impegnato a guardarmi?"

"O dio, quindi te ne sei accorta?" Mi domanda lui portandosi una mano alla fronte
"Si Ignazio, me ne sono accorta. A dire il vero credo che tutto l'albergo abbia sentito la voce stridula della vecchietta che ti diceva di guardare dove cammini, anziché il sedere delle donne!

Ignazio
La guardo ridere serena, ed è bellissima! Mi rendo conto di quanto questa donna mi piaccia sempre di più. Mi trovo bene con lei, perché non è una delle solite ragazzine svampite che sono abituato a frequentare. È dolce, testarda, passionale e anche stronza quando basta. E tutto questo mi fa impazzire. Mi guarda e mi dice: "ehi! Ma che c'è, ti sei imbambolato?"
In un eccesso di sincerità dico esattamente quello che mi sta passando per la testa: "Sei bellissima Mary! Quando ridi ti si illumina tutto, mia bella direttrice"
"smettila Ignazio" dice lei facendosi seria per un attimo
Intanto il cameriere ci ha servito l'antipasto e ci ha lasciato una pregiata bottiglia di vino.
"Facciamo un brindisi Mary" le dico io, contento di vedere nuovamente un sorriso sulle sue belle labbra.

"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora