cpitolo 19

472 45 15
                                    

Le porte dell'ascensore si aprono e noi usciamo nel corridoio. Solo quando sono effettivamente sicura che siamo soli, consento ad Ignazio di tornare ad appoggiare le sue mani su di me, e lui sembra ben felice di poterlo fare.

Entriamo finalmente nella sua stanza e mi accorgo che il ragazzo ha proprio pianificato e preparato tutto nei minimi particolari. Noto petali di rosa sul pavimento e sul letto. Candele profumate che ora lui sta accendendo e che già rilasciano un intenso profumo di vaniglia nell'ambiente.

Sfioro con le dita alcuni dei petali che sono sul letto: "Devo essere proprio prevedibile e trasparente, già sapevi che ti avrei seguito fin qui?" gli dico mentre mi giro piano verso di lui
Ignazio solleva lo sguardo dalla candela che sta accendendo e mi risponde: "Mary, sei la persona meno prevedibile che abbia mai conosciuto. Però speravo che tu avessi voglia di stare con me almeno la metà di quanta io ne avessi di stare con te"

mi avvicino a grandi passi verso di lui per fare ancora una volta mia quella sua bellissima bocca, così carnosa e morbida. Tra un bacio e l'altro gli sussurro un: "grazie!" sulle labbra. Un sorriso compare sul suo volto, mentre risponde con trasporto ai miei baci.

"Vieni con me, devo fare ancora una cosa" mi dice poi Ignazio prendendomi per mano e conducendomi in bagno, fino alla grande vasca della sua suite.

Apre i rubinetti affinché l'acqua calda la riempia, poi afferra due bottiglie di bagnoschiuma, le guarda, si gira verso di me e mi chiede: "quale preferisci?"

"è perfettamente uguale, scegli tu!" gli rispondo

"mhhh questa è una trappola, vero? Se sbaglio la scelta me la farai pagare, giusto?"

"te la farò pagare in ogni caso, lo sai!" dico ridendo

Ignazio fa un gran sospiro, sceglie una delle due bottiglie e, versando una abbondante dose di bagnoschiuma nella vasca, aggiunge: "temevo lo avresti detto", ma ride anche lui. Poi viene verso di me, mi afferra il volto tra le mani e mi bacia. Ancora mi bacia, più profondamente mi bacia.

Io inizio a sbottonare la sua giacca per toglierla, lui fa lo stesso con me. Ci sfiliamo i vestiti vicendevolmente, a lui sono rimasti solo i boxer addosso, io ho ancora la camicia, ma Ignazio sta cominciando a sbottonare anche quella mentre continua a baciarmi senza darmi respiro. Poi la mia camicia scivola a terra, e lui esclama: "sarò ripetitivo, però, minchia Mary!" mentre con il suo sguardo vaga su tutto il mio corpo.
"Ti piace?" chiedo io civettuola

Lui si avventa su di me, tanto da farmi quasi perdere l'equilibrio, ma questo non avviene, perché mi sta sostenendo con le sue forti braccia, contemporaneamente mi fa indietreggiare fino a che non arrivo al mobile del lavandino. Sono bloccata tra questo ed il corpo di Ignazio, che preme il suo bacino su di me e mi dice: "tu che dici, mi piace?"

sentire su di me così distintamente e prepotentemente la sua voglia, mi fa letteralmente perdere l'ultimo barlume di lucidità al quale mi ero aggrappata con tutte le forze.

"ti voglio Ignazio. Ti voglio ora. Non posso aspettare un secondo di più!" gli lasciando umici baci e piccoli morsi lungo la mandibola.

Mi toglie l'intimo, si sfila i boxer mi fa entrare nella vasca. Mi segue dopo aver indossato il preservativo. Mi fa accomodare a cavalcioni su di lui. Il contatto con l'acqua calda mi rilassa, ma al contempo acutizza i miei sensi. L'odore della sua pelle bagnata, misto a quello del bagnoschiuma è forse l'odore più inebriante che abbia mai respirato. Si fa strada dentro di me appoggiando le sue mani sul mio sedere e guidando il mio bacino in modo da farlo combaciare perfettamente con il suo, mentre la sua lingua ha preso nuovamente possesso della mia bocca, tanto che da essa escono solo gemiti soffocati.

"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}Where stories live. Discover now