Capitolo 27

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Ciaooo amiche siamo arrivate al per ultimo capitolo spero che vo piaccia e di non deldervi.IO MI DOMANDO SEMPRE PUO LNSICUREZZA DI UNA DONNA DISTUGGERE UN RAPPORTO PERFETTO BOO.ALlora amiche leggetelo e lo scoprirete in questo capitolo compare per la prima volta un video che spero ascoltare alla fine del capitolo in questa canzone capirete le sensazioni della nostra Mary baci

Anna e Crys

Mi è sempre piaciuto preparare le valigie, perché, oltre ai vestiti, prepari ed impacchetti anche progetti, sogni ed aspirazioni. Mentre pieghi una maglia, pensi in quale occasione la indosserai. Mentre fai forza per chiudere il trolley per non far strabordare gli indumenti, lo stesso fai sul cuore per contenere emozioni ed eccitazione.

Oggi lascio la stanza dell'albergo che ho usato negli ultimi due anni come abitazione. Ho finalmente venduto l'appartamento in cui convivevo con Andrea e ne ho acquistato un altro, piccolo e grazioso, che mi consenta di vivere vicino all'hotel, ma fuori da esso. È stato giusto così, non potevo più continuare a vivere qui dentro. A volte ho passato giorni interi senza neanche vedere la luce del sole.

È già tutto pronto, manchiamo solo io e gli ultimi vestiti che devo ancora portare con me. Osservo i trolley, aperti sul letto, che attendono solo di essere riempiti delle mie cose, così apro la prima anta dell'armadio e comincio a svuotarlo. Non posso far a meno di pensare che se Ania fosse qui il lavoro sarebbe più leggero e anche più piacevole, perché senza dubbio lei avrebbe passato il tempo sparando le sue consuete e spassose boiate. Ripensandoci, è un bene non sia qui, insieme non avremmo compicciato niente. E comunque, il problema non si pone, perché Ania è troppo impegnata nei preparativi del suo matrimonio. Giovanni è riuscito ad imbrigliare quello spirito libero, solo che se già lei era un vulcano in condizioni normali, ora con lo stress dell'organizzazione è una pazza isterica. Per fortuna tra qualche giorno sarà tutto finito..
devo prendere una sedia per avere la speranza di raggiungere la parte alta dell'armadio in cui ho stipato le scatole con le cose che uso meno di frequente. Ecco, ora Ania e i suoi femori incredibilmente lunghi mi farebbero proprio comodo!

Mi alzo in punta di piedi e riesco a sfiorare con le dita l'ultima scatola rimasta dentro. A forza di piccoli colpetti riesco a farla avvicinare leggermente, la afferro con entrambe le mani e tirò con un po' troppa forza, tanto che la sedia vacilla e mi ritrovo a terra con la scatola che mi è caduta sulla faccia.

"Scommettiamo Che Mi Ami?"{IB}Where stories live. Discover now