👟 𝕶𝐥𝐞𝐩𝐭𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚

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𝒀oongi aggrottò la fronte mentre fissava in basso al ragazzo rannicchiato affianco al suo letto. Si stava asciugando dopo essersi fatto una doccia quando realizzò di aver dimenticato di prendere i vestiti. Quindi era tornato in stanza per recuperarli, e scoprì questo ragazzo in camera sua... mentre tentava di rubare la sua penna...

ʻʻÈ la mia penna.ʼʼ Disse non appena intuì non avrebbe ottenuto risposta alle domande precedenti. Il ragazzo abbassò lo sguardo verso la penna che aveva fatto cadere, scosse la testa e la riafferrò. La strinse al petto possessivamente, facendo accigliare leggermente Yoongi.

ʻʻNo, non lo è. Mi è caduta ed è rotolata fin qua.ʼʼ Disse il ragazzo, ed in circostanze differenti, Yoongi si sarebbe preso un momentino per apprezzare il suono della sua voce.

Ma non era andata così, e tutto ciò che gli interessava, al momento, era di riprendersi indietro la penna e sbarazzarsi del ragazzo così da potersi vestire.

ʻʻÈ la mia penna, cʼè il mio nome sopra. In più sono lʼunico nel campus con quella marca, è stata importata appositamente per me.ʼʼ

I suoi genitori erano ricchi da far schifo, e questo stava a significare che tutto ciò che Yoongi possedeva era importato e molto costoso. Anche se, in tutto ciò cʼerano anche aspetti negativi, specialmente per il fatto che non potesse vivere la vita che voleva. I suoi genitori aspettavano crescesse per trovare un buon lavoro dalla paga buona, mentre tutto ciò che realmente voleva era fare rap.

ʻʻNo, questa qui è mia.ʼʼ

Il ragazzo mosse la mano lentamente in modo da coprire il nome di Yoongi, facendo sospirare questʼultimo.

ʻʻHo visto che hai nascosto il mio nome. È comunque mia,ʼʼ sospirò di nuovo, coprendosi il volto con la mano. ʻʻAscolta, se vuoi davvero quella penna, tienitela. Lasciami vestire però.ʼʼ

ʻʻÈ la mia penna.ʼʼ Ripeté il ragazzo, anche se lʼevidenza diceva il contrario. Yoongi scrollò le spalle, e si avviò verso lʼarmadio, cercando qualcosa di ragionevole da indossare.

ʻʻFa lo stesso, ne ho molte altre...ʼʼ aggiunse continuando a cercare dentro il suo armadio. Quello di cui non si accorse quando si era voltato di schiena, era che Jimin aveva afferrato un calzino che giaceva a terra.

Quando Yoongi si girò, aggrottò la fronte. Jimin era scomparso, e aveva lasciato la penna, pensò fosse strano dato quanto irremovibile fosse stato per quanto riguardasse lʼappartenenza. La riprese dal pavimento e scrollò le spalle prima di posarla sulla scrivania.

ʻʻChe ragazzino strano...ʼʼ

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ʻʻOh mio Dio! Dovʼè lʼaltro benedetto calzino?ʼʼ Esclamò mentre cercava nella camera il calzino mancante. Namjoon sbadigliò e si appoggiò allo stipite della porta, guardando il maggiore tirare in aria cose.

ʻʻDai, finiremo per far tardi.ʼʼ Disse questo, guardando lʼora sul suo orologio da polso.

ʻʻNon riesco a trovare il calzino!ʼʼ Disse Yoongi, sbuffando nel centro della propria camera. Namjoon scrollò le spalle.

ʻʻPrendine un altro paio,ʼʼ afferrò frettolosamente un calzino a caso e se lo mise, borbottando che stesse indossando calzini strani. Namjoon alzò gli occhi e uscì dalla camera. ʻʻFaremo tardi.ʼʼ

ʻʻSì, lo so, lʼhai già detto.ʼʼ Rispose mentre camminavano nel corridoio. Namjoon scrollò le spalle.

ʻʻPensavo solo di ricordartelo...ʼʼ sospirò, scuotendo la testa. ʻʻLe ragazze ci staranno probabilmente aspettando.ʼʼ

ʻʻNon mi interessa,ʼʼ Namjoon si accigliò verso lʼaltro, che ricambiò lo sguardo. ʻʻCosa cʼè?ʼʼ

ʻʻPotrebbe non interessarti, ma a me interessa. Come pensi che possa abbordarle se a loro non piaccio?ʼʼ

Yoongi scrollò le spalle mentre continuavano a camminare in silenzio.

Non aveva particolarmente voglia di andare a questo doppio appuntamento, ma doveva farlo, perché era amico di Namjoon. Inoltre era un loro rito; a volte Namjoon si segnava un appuntamento con una ragazza che sarebbe uscita solo in coppia con unʼaltra, si presentava al luogo con Yoongi e Yoongi avrebbe finto di essere etero per almeno una serata. Una delle due se ne sarebbe andata per aggregarsi ad una notte di divertimento, lʼaltra si sarebbe chiusa in casa a guardare fino a notte fonda dei drama, mangiando cibo spazzatura, mentre si domandava se mai otterrà un altro appuntamento.

ʻʻEcco.ʼʼ Disse Yoongi toccando qualcosa dalla tasca. Lo estrasse per darlo in mano a Namjoon, che lo prese aggrottando la fronte mentre lo fissava. Era un condom, da parte della madre di Yoongi dopo aver essere uscita di casa quella mattina.

ʻʻIl sesso sicuro è la soluzione a tutto.ʼʼ

ʻʻGrazie...ʼʼ disse lentamente Namjoon, intascando il profilattico.

ʻʻÈ aromatizzato.ʼʼ Aggiunse. Sua madre aveva pensato che magari ricevendone uno di questo tipo lʼavrebbe incoraggiato ad usarlo. Non che ne avesse bisogno, Yoongi aveva intenzione di fare sesso con una ragazza prima o poi.

ʻʻAh huh...ʼʼ

La conversazione morì di nuovo e i due continuarono in silenzio fino a quando non raggiunsero il luogo dellʼappuntamento. Namjoon iniziò subito col suo modo provocante di atteggiarsi, mentre Yoongi lo seguì in silenzio, il suo appuntamento era preoccupante, cʼera qualcosa di sbagliato in lei. E agli occhi di del ragazzo, eccome se cʼera — non aveva un pene.

Sbadigliò mentre si dirigevano fuori dal ristorante, sperando di potersene tornare a casa a dormire. Era questo tutto ciò che voleva fare — dormire, e magari guardarsi un film fino a quando teneva botta prima di addormentarsi. Stranamente, mentre camminavano, nella mente di Yoongi riaffiorò il ricordo del ragazzo che aveva beccato in camera sua. Doveva scoprire cosa voleva prima o poi, perché era strano...

Sbadigliò di nuovo, e adesso, la sua accompagnatrice cercava di digli qualcosa. Lei aveva immediatamente pensato fosse noiosa, e che forse avesse infastidito Yoongi in qualche modo, probabilmente per aver iniziato ad instaurare una conversazione con lui. Questo aveva continuato a sopprimere ogni tentativo di abbordaggio, fino a quando rassegnata, non smise di provare. Questo lo fece sorridere.

Era forte agli appuntamenti.

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