👟 𝕶𝐥𝐞𝐩𝐭𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚

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𝒀oongi sedeva difronte al fratello di Kwangmin, il dottor Jo Youngmin, in un bar. Lo guardava mentre prendeva un sorso del suo caffè, pensando che se non fosse stato per via del taglio di capelli professionale, era come se stesse parlando con il suo professore.

ʻʻQuindi, Jimin...ʼʼ disse Youngmin afferrando la sua borsa, per estrarre un taccuino e un astuccio. Cliccò la punta della penna, guardando ansiosamente il ragazzo. ʻʻSpiegami il motivo esatto. È cleptomane?ʼʼ

ʻʻSì è cleptomane. Inoltre non magia, si svaluta un sacco, ha la sindrome ossessiva‒compulsiva ma questo è lʼultimo dei suoi problemi...ʼʼ sospirò mentre muoveva il cucchiaino attorno alla tazza, odiando il fatto che Jimin avesse a che vedere con così tanti problemi ogni giorno. Voleva solamente prendersene alcuni ― o tutti ― per alleggerirgli il carico. ʻʻSono davvero preoccupato che si aggravi e che non migliorerà mai. Non voglio che faccia qualcosa di pazzo...ʼʼ

ʻʻUna buona parte di cose che hai detto sono a causa della cleptomania, o almeno associate. Penso che se avesse uno di questi, uno per uno, lo farebbe sembrare più gestibile e inoltre solo abbassare lʼammonto di stress e problemi che deve affrontare,ʼʼ Youngmin scrisse alcune cose sul suo taccuino, alzando di tanto in tanto lo sguardo quando pensava ʻʻGli hai mai detto di farsi dare degli aiuti prima dʼora?ʼʼ

ʻʻSì, ma non ne vuole sapere. A volte nega di aver qualcosa di sbagliato, e inoltre crede che finirà in prigione se lo ammettesse,ʼʼ disse Yoongi, e Youngmin annuì lentamente. ʻʻNon lo manderete in cella, giusto?ʼʼ

ʻʻNo, perché è cleptomane, suppongo abbia quasi una scusa...ʼʼ Youngmin scrollò le spalle e bevve un poʼ del suo caffè. ʻʻMoralmente non dovrebbe usarla come scusa ma sul serio... cosa si può dire?ʼʼ

ʻʻJimin non lo farebbe.ʼʼ Disse Yoongi, e Youngmin annuì di nuovo.

ʻʻNon ho detto che lo farebbe. Ma comunque, credo tu debba riapprocciarlo. Ma attento alle parole che usi,ʼʼ Yoongi si accigliò mentre Youngmin cliccò di nuovo la sua penna posandola sul tavolo. ʻʻNon usare parole accusatorie, sai del tipo, ʻmi stai facendo preoccupareʼ qualcosa del genere. Gli procurerai ancor più inutile stress, prova altro. Se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiamami.ʼʼ

ʻʻGrazie.ʼʼ Disse sorseggiando la sua bevanda. Youngmin gli sorrise.

ʻʻVa bene così, sono felice di aver aiutato. È il mio lavoro,ʼʼ ridacchiò mettendo via il taccuino nella sua borsa. ʻʻMetterò giù altri pensieri più tardi, ma devi portarlo con te se vuoi rivedermi, per far sì che ne valga la pena.ʼʼ

ʻʻFarò del mio meglio.ʼʼ Youngmin continuò a sorridere.

ʻʻÈ tutto quello che chiediamo.ʼʼ

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ʻʻHoseok, esci con me per un appuntamento,ʼʼ disse Namjoon dopo mezzʼora seduti in silenzio sul letto mentre scriveva a qualcuno sul suo telefono. Hoseok gli riservò unʼocchiataccia. ʻʻNon quel tipo di appuntamento, uno doppio. Adesso che Yoongi ha Jimin ho bisogno di qualcuno che mi faccia da braccio destro.ʼʼ

ʻʻMa non voglio uscire con qualcuno che non ho mai incontrato prima dʼora...ʼʼ Namjoon scrollò le spalle mentre spegneva il telefono per metterlo in carica.

ʻʻProbabilmente saprai già chi sono. E neppure Yoongi voleva mai venirci, a dir il vero non devi fare nulla con loro. Basta che ti siedi lì nella tua timidezza mentre parlo con la sua amica.ʼʼ Disse Namjoon e Hoseok scosse la testa.

ʻʻNon voglio.ʼʼ Namjoon sospirò.

ʻʻDai, per favore,ʼʼ lo implorò e Hoseok scosse la testa. ʻʻTi pagherò.ʼʼ

ʻʻNon mi interessano i soldi.ʼʼ Questo gli fece fare un ghigno.

ʻʻTi pago con qualcosʼaltro al posto del denaro...ʼʼ

ʻʻLasciami in pace.ʼʼ Rendendosi conto che non avrebbe parato da nessuna parte con Hoseok, Namjoon sospirò e riprese il telefono. Mandò un messaggio veloce alla ragazza, spiegandole che il suo amico aveva cambiato idea.

ʻʻAndò da solo, comunque non avevo bisogno di te.ʼʼ Hoseok fece un suono e rotolò sul suo lato, la sua schiena fronteggiava Namjoon. Non gli disse nientʼaltro, neppure quando Namjoon lo salutò.

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Namjoon spinse la ragazza di schiena sul divano, baciandole il collo mentre le si avvicinava. Poteva sentire le sue dita intrecciarsi sui suoi capelli, scompigliandoli dopo esserseli pettinati. Ansimò mentre Namjoon le succhiava il collo, strofinando le mani su e giù sulla sua vita.

Poi si staccò, accigliandosi mentre la fissava. Lei si accigliò di rimando, egualmente confusa sul perché si fosse ritirato così presto. Dopo la notte passata a flirtarsi, si era chiesto cosa lo avesse improvvisamente spento.

ʻʻQual è il problema?ʼʼ Chiese e Namjoon aggrottò la fronte, non gradendo quel tono da ragazzina nella voce. ʻʻÈ per qualcosa che ho fatto?ʼʼ

ʻʻIo, uh... non credo,ʼʼ Namjoon si portò una mano sui capelli scompigliati, cercando di capire cosa fosse successo. Non era sicuro che fossero per gli ansimi della ragazza, le sue dita sui capelli o la sensazione della sua pelle sotto alle sue dita, ma qualcosa lo fece subito pensare al triste Hoseok che stava sdraiato sul letto quando lo aveva lasciato quel pomeriggio. ʻʻPenso che io...ʼʼ

Namjoon si bloccò corrucciandosi, estremamente confuso su cosa avesse perforato il suo stato dʼanimo.

ʻʻPensi cosa?ʼʼ Ormai la ragazza era confusa quanto Namjoon, e iniziò ad incolparsi per questo.

ʻʻMi dispiace, mi sono solo accorto di una cosa... devo andare.ʼʼ Disse Namjoon, alzandosi per poi abbottonarsi la camicia. Anche la ragazza si alzò, fulminandolo.

ʻʻCosa?ʼʼ Namjoon sospirò e scosse la testa.

ʻʻCredo che mi piaccia questo ragazzo, e lʼaver passato il pomeriggio a limonare con te non era come avevo pianificato di scoprirlo. Scusa.ʼʼ

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