Aaron Carpenter

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Richiesta di aaronmybabe (🍗🍗😂)
La fine che hai richiesto sarà nel Missing Moment!

- Aaron, pensi di muoverti?- chiese la sorella bussando sulla porta bianca del bagno.

- Em, i miei capelli hanno bisogno di aiuto.- disse il ragazzo aprendo la porta.

Aveva uno sguardo disperato e i capelli parevano leccati da una mucca.

- Aa, che cosa hai fatto?- disse la ragazza trattenendo una risata.

- Taci e aiutami, Emma.- sbuffò il ragazzo per poi tirare nel bagno la sorella.

Mentre Emma pettinava il fratello, lui la guardava per mezzo dello specchio.

- Em?-

- Dimmi Aa.-

- Credi che ci accetteranno nella nuova scuola?-

- So che è stato difficile il trasferimento in California ma ce la faremo, insieme. Come abbiamo sempre fatto. Dobbiamo sembrare sicuri di noi, va bene? -

Il ragazzo annuì e uscì dal bagno insieme alla sorella. Recuperarono lo zaino e mentre stavano scendendo le scale, Aaron la bloccò.

- Che cosa...?- chiese Emma.

Il ragazzo si portò un dito alle labbra e le mimò di stare in silenzio ed ascoltare.

- Jennifer, dobbiamo dirglielo, lo sai.- era la voce del padre.

- Lo so, Pete, ma sarebbe troppo dura per Aaron dopo il trasferimento...- rispose la donna.

Aaron rivolse uno sguardo terrorizzato alla sorella che invece era piena di curiosità mista a paura.

- Ah si? E quindi quando si sposerà arriveremo al suo matrimonio dicendo "Auguri figliolo, congratulazioni e figli maschi, ah per la cronaca, sei adottato!". Ma per favore, Jen.- disse il padre.

Una lacrima abbandonò gli occhi di Emma, incredula della situazione. Aaron era come pietrificato. Si risvegliò dal suo stato di trance solo quando Emma gli appoggiò una mano sulla spalla. Cominciò a correre giù per le scale ed Emma lo seguì.

- Aaron, aspetta!- lo richiamò Emma.

Lui non l'ascoltava, correva verso la porta.

- Aaron Braden Carpenter, dove credi di andare?- chiese il padre.

Aaron si girò verso i genitori con uno sguardo talmente freddo e distaccato da fare quasi paura.

- Non devo spiegazioni a chi mi ha mentito per diciassette anni.- disse il ragazzo per poi uscire sbattendo la porta.

I due adulti si guardarono preoccupati per poi osservare la figlia.

- Em, noi...- cercò di spiegare il padre.

- Qualsiasi cosa vogliate dirmi, non mi interessa. Avete mentito anche a me.- disse la ragazza per poi correre fuori dalla casa.

Cominciò a chiamare il nome di Aaron, nessuna risposta.
Cominciò a correre per strada chiamando il suo nome finché non lo vide.

Era seduto su una panchina in un piccolo parco vicino alla loro nuova casa. Guardava i bambini che giocavano tra loro.

- Aa.-

- Em.- disse con voce rotta.

La ragazza si sedette di fianco a lui. Cominciò ad accarezzargli il braccio, cercando di essere di conforto.
Lui si girò e la tristezza in quegli occhi nocciola era talmente profonda che Emma sentì tutti i sentimenti provati da Aaron sulla sua pelle.

- Non sei più mia sorella...- disse scoppiando a piangere.

- Io sarò sempre tua sorella.- disse Emma abbracciandolo.

Nessuno poteva sapere che tra di loro ci sarebbe stato un legame più forte di quello attuale, qualcosa che, se possibile, andava ben oltre l'affetto tra due fratelli.



Magcon Imagines (#Wattys2016)Where stories live. Discover now