Jack Gilinsky

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Heeeeey everybody!
Oggi  il capitolo particolarmente smielato perché oggi é San Valentino e come tutti gli anni mi deprimo.
Nella mia scuola, tra l'altro, c'è questa 'tradizione' di spedire rose e carciofi alla gente. Lascio intendere a voi quale abbia una sfumatura negativa.
Regalatemi carciofi che ci faccio la pasta dai.
Come se non bastasse, ho una bella verifica di matematica oggi, le gioie.
Chiudendo l'angolo "cavoli miei" onnipresente, spero che questo capitolo vi piaccia e che porti un po' di dolcezza e faccia sognare gli inguaribili romantici come la sottoscritta.
Arriverà il vostro Jack Gilinsky, lo giuro.
Un abbraccio,
julie
xx
P.S.: buon san valentino🌹

richiesta di @tishi29 (spero che ti piaccia)

Letizia si svegliò come al solito alle 6 e mezzo del mattino. Spense la sveglia, si fece una doccia e si infilò i vestiti preparati la sera prima.
Come di routine, si sedette a tavola rischiando di far cascare la faccia nei cereali e di rovesciare tutto il latte. Quel giorno era un normale giorno, giusto? Ma perché aveva quella strana sensazione nello stomaco? Come se fosse un giorno importante...

- Hey mamma, che giorno é oggi?- chiese Letizia, facendo uno sbadiglio.

- Martedì.-

- Il numero, mamma.- sbuffò la ragazza finendo la sua colazione.

- 14 Febbraio. Che succede?-

- 14 hai detto? Oh santo cielo!- disse alzandosi di scatto per poi correre in camera sua e aprire il cassetto posizionato sotto il suo letto.

Ne tirò fuori una piccola scatola beige con un fiocco rosso e una piccola rosa di nastro rosso di fianco ad esso. Letizia non era mai stata una grandissima fan del San Valentino. Aveva sempre pensato che fosse una festa deprimente per i single e una festa inutile per gli innamorati. Insomma, se ami una persona la ami tutto l'anno, no?
Se un ragazzo voleva regalare una rosa a una ragazza poteva farlo anche ad aprile, a novembre e perché non a giugno?
Tuttavia quell'anno, la ragazza pensò che fare un piccolo pensiero a Jack dopo due anni che stavano insieme sarebbe stato carino; dopotutto due anni da adolescenti sono tanti e lei voleva in qualche modo ringraziarlo per tutto ciò che faceva nei suoi confronti.
Notando che i minuti sembravano scorrere più velocemente del normale, ella si infilò il cappotto, prese lo zaino con dentro anche il pacchetto per Jack e si catapultò fuori di casa per poi salire sull'autobus.

-Leti!- la richiamò qualcuno dal fondo dell'autobus.

- Buongiorno Wendy.- disse Letizia dando un bacio sulla guancia alla sua amica.

Parlarono del più e del meno ma soprattutto della festa che la scuola avrebbe indetto la sera stessa. Wendy era determinata ad andarci: credeva che avrebbe trovato sicuramente l'amore della sua vita nonostante tutti i tentativi dell'amica di farla ragionare.

- La fai facile tu!- diceva.- Fidanzata! Per di più con un gran figo!-

- Non toccare Jack, donna.- la ammonì ridendo.

Scesero dall'autobus e in poco tempo furono a scuola. Arrivarono nel cortile dell'istituto dove il 99% degli occhi dei presenti era rivolto a lei e a Wendy.

- Leti, ho qualcosa tra i denti? Co guardano tutti...-

-No... ed io?- chiedo

- Nemmeno... allora cosa...oh.- rimase a bocca aperta di fronte all'entrata della scuola, come se ci fosse Brad Pitt.

- Che cosa... oh cielo!- disse Letizia portandosi una mano alla bocca.

L'entrata era ricoperta completamente di petali e Jack era lì, più bello del sole, con un mazzo di rose rosse fuoco e un pacchettino beige molto simile al suo.

Sorrise caldamente e glielo porse insieme al mazzo mentre lei gli porgeva il suo. Fu questione di un attimo, di qualche secondo.
In un attimo possono accadere infinite cose, una nascita, una morte, una gioia, un dolore e in questo caso un momento di sorpresa ed empatia.
Ci volle solo un attimo perché realizzassero di aver preso due regali quasi uguali.
Jack aveva una collanina con una L mentre Letizia ne aveva una con la J.
Era un gesto carino, dolce e spontaneo che il bacio che seguì fu uno dei più belli e sentiti di tutti.

Magcon Imagines (#Wattys2016)Where stories live. Discover now