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WARNING! CAPITOLO VAGAMENTE CENSURABILE :B

DEREK'S POV

Mi alzai piano dal letto, il quale cigolò appena, anche se Stiles non se ne accorse. Mi avvicinai lentamente all'umano, posizionandomi dietro di lui, quando si alzò con un paio di jeans scuri, rigorosamente attillati, ed una t-shirt nera. Chiuse piano il cassetto, credendo che stessi ancora dormendo.
In quel momento gli avvolsi i fianchi con le braccia, le quali ora toccavano la sua pelle nuda, facendolo sobbalzare.
Il problema fu che quando, appunto, sobbalzò, andò a sfregare non poco i nostri corpi, che erano appiccicati data la posizione, e di conseguenza strusciò accidentalmente il suo sedere sulla mia erezione.
Sentii il suo odore mutare e respirai a pieni polmoni il suo solito aroma non troppo dolce, mischiarsi con quello forte ma allo stesso tempo avvolgente della sua eccitazione.
In quel momento pensieri poco casti attraversarono la mia mente, facendomi chiudere gli occhi e sospirare pesantemente. Li riaprii dopo pochi secondi, avvicinandomi al suo collo, continuando a respirare il suo odore, percorrendo con la punta del naso la pelle lattea di esso, provocandogli piccoli sospiri e mugugni.
Stava perdendo il controllo, lo voleva anche lui ed avevo intuito che volesse solo fare il prezioso; così iniziai a depositargli baci umidi sui punti sfiorati precedentemente dal mio naso.
Per la mia felicitá, gli scappò un gemito dalla sorpresa, che riempì le mie orecchie come la melodia più bella del mondo. Continuai a baciargli il collo, scendendo più alla base di esso per raggiungere anche le spalle, mentre lui era un insieme di sospiri e gemiti appena sussurrati.
Le mie mani cominciarono ad accarezzarlo, tastando e imparando a memoria ogni punto e ogni angolo del suo busto, dall'addome ai pettorali apoena pronunciati e le braccia non troppo muscolose, fino ad arrivare, con la mano destra, alla sua natica, iniziando a palparlo leggermente, mentre con l'altra mano lo feci girare per averlo di faccia. Aveva gli occhi chiusi, le guance erano protagoniste di un incendio, mentre le labbra erano socchiuse, dalle quali provenì un sonoro << Aaah >> quando la mano sinistra raggiunse l'altra, andando a palpare più decise entrambe le natiche.
Con quel gemito persi la testa.
Feci leva sul quel culo perfetto, e il suo corpo rispose immediatamente, andando ad allacciare le gambe lungo il mio bacino.
Finalmente aprì gli occhi, facendomi perdere in quella pozza d'oro fuso.
Il lupo dentro me iniziò a scalciare e ululare, non mi ero mai sentito così. Mai.
Spostai lo sguardo sulle sue labbra, grandi e rosse, così invitanti eppure inviolate, vergini. Sapevo che sarebbe statoil suo primo bacio, e volevo fosse, almeno all'inizio, dolce e delicato, proprio come lui.
Mi avvicinai lentamente al suo viso, alternando lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, più volte. Chiuse gli occhi e si sporse leggermente, lo feci anch'io.
Poi accadde. Ci baciammo. Un bacio lento e dolce. I nostri respiri si mischiarono e le nostre labbra fecero tutto da sole, come se giá si conoscessero, come se aspettassero questo momento da una vita intera.
Il cuore mi scoppiò nel petto, quasi ebbi paura di avere un infarto.
Una sensazione del tutto sconosciuta mi attanagliò la bocca dello stomaco, mandando scariche elettriche in tutto il mio corpo, fino alla punta delle dita.
Con un semplice bacio era riuscito a mandarmi in paradiso.
Purtroppo, per via del mancato ossigeno, i polmoni iniziarono a bruciare, costringendoci a separarci.
Avevo il fiatone, anzi lo avevamo entrambi. Ci guardammo intensamente negli occhi, e giurai di aver visto una scintilla nei suoi occhi, quando li spostò sulle mie labbra. Infatti poco dopo si avventò su di esse, in un bacio che di delicato non aveva nulla. No. Quello era più passionale e umido, tanto che riaccese un fuoco nel petto di entrambi e l'eccitazione tornò alle stelle, come la sera precedente.
Gli leccai il labbro inferiore, per chiedergli l'accesso, che non mi negò.
Quando schiuse finalmente le labbra, ci fiondai subito la lingua, in cerca della sua, che non tardò ad arrivare.
Il suo sapore era afrodisiaco, ne volevo ancora e ancora, fino alla morte. In un attimo di coraggio, mi morse leggermente il labbro inferiore, tirandolo verso sè, facendomi gemere rumorosamente. Non mi importava essere rumoroso, non ero per niente timido, ed anzi, volevo che sentisse quanto lui mi eccitasse.
Feci aderire la sua schiena alla superficie piatta dell'armadio, con uno scatto veloce che creò un contatto tra le nostre erezioni, frizionandole.
<< C-cazzo! >> gemette Stiles, iniziando a strusciarsi su di me per ricreare quel contatto piacevole.
Impazzii.
Lo volevo, in quel mmento lo volevo più di ogni altra cosa al mondo, ero desideroso, bramoso, AFFAMATO del suo corpo.
Tenendolo ancora per i fianchi, camminai verso il letto, per poi lasciarlo cadere su di esso. Stavo per salire sul letto, quando Stiles alzò il busto e mi prese le spalle, abbassandomi e invertendo le posizioni, mettendosi a cavalcioni su di me.
Si abbassò, arrivando ad un palmo dal mio viso; sfiorò le mie labbra con le sue, anche se non le stava toccando realmente. Scese più giù, sul mio collo, iniziando a baciare, leccare e succhiare vari punti, creando segni violacei che sparivano nel giro di pochi secondi; nel mentre ricominciò a muoversi su di me.
Non ce la feci più, così lo fermai e gli presi il viso tra le mani, conducendolo di nuovo di fronte a me. Lo baciai.
Le mie mani scesero giù sulla sua schiena per poi arrivare a quel maledetto asciugamano. Glielo strappai di dosso, per poi perdermi in quella visione perfetta. Vedere il suo corpo nudo, su di me, andimante e infuocato, mi fece girare la testa, facendomi perdere nel turbine di emozioni e sensazioni che mi stava provocando. Mi risvegliò solo il movimento della sua mano che era andata a stringere la mia, intrecciando le dita. Lo guardai, mi sorrise. Un sorriso luminoso, di quelli che ti riscaldano il cuore, un sorriso che presto mutò in un'espressione di puro piacere, quando andai ad avvolgere la mia mano intorno alla sua erezione, facendogli scappare un urletto poco virile.
Iniziai ad accarezzarlo, provocandogli lunghi sospiri.
<< D-Derek, ti prego >> mi implorò.
Lo accontentai.
Le mie carezze presto diventarono movimenti decisi, aumentando la velocitá gradualmente.
Stiles era in balia del piacere, lo sentivo, era un odore stordente, che con una sola annusata ti faceva vedere le stelle.
Continuammo così per svariati minuti, con lui che si abbandonava a sospiri e gemiti forti, ed io che ringhiavo ogni volta dicesse il mio nome.
Lo sentii irrigidirsi e dopo un paio di secondi venire nella mia mano. In quel momento, un brivido di piacere mi attraversò la schiena, facendomela inarcare e ringhiare forte subito dopo.
Non mi accorsi di essere venuto, solo quando vidi la faccia soddisfatta e leggermente orgogliosa di Stiles, la vidi, una macchia sulla patta dei miei boxer.

"Come cazzo è possibile che sia venuto solo sentendo i suoi gemiti? E senza nemmeno essermi toccato" Pensai.

Arrossii violentemente, pensando alla pessima figura fatta.
<<Oh, andiamo lupone. Non c'è nulla di vergognoso nel venire, ascoltando solo i miei gemiti >> disse Stiles, guardandomi.
Stranamente il suo tono non era derisorio o sarcastico, come mi aspettavo fosse. Anzi, era perfino comprensivo, con una nota di soddisfazione.
Mi prese il viso tra le mani ed incastrò i nostri sguardi. Si avvicinò lentamente per poi lasciare un piccolo bacio sulle mie labbra.
Si stese e si accoccolò a me, non prima di aver pulito entrambi.
<< Penso che per ora non ti serviranno ancora i miei vestiti >> dissi risoluto, con un accenno di risata.
<< Giá, lo penso anch'io. >> rispose accoccolandosi maggiormente.
Poco dopo si addormentò. Lo guardai a lungo, dicendomi che si, forse potevo abituarmici.

Angolo autrice
Ehiii. Vi prego non fucilatemi. So di essere molto, ma molto in ritardo, spero che questo capitolo servirá a farmi perdonare. Eheheheh scena smut. Okay, i nostri Sterek hanno fatto "cose". Nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresona. Seguite la storia, commentate e mettete tante stelline ciaoo.

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