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STILES' POV

Tornato in casa, pensai a qualcosa che potesse trarmi vantaggio.

Cos'era che a Derek eccitava di me?

Il mio corpo sicuramente no.

Forse quando mi mordevo le labbra, pensieroso o agitato. Lo facevo in continuazione, e a volte avevo notato il suo sguardo su di me, in quel gesto.

Non ebbi il tempo di pensare ad altro, che un Derek, tutto sudato e col respiro affannoso, entrò dalla porta principale.

Dio...

Corsi di sopra.
Cavolo, dovevo sbrigarmi a trovare qualcosa, prima di saltargli addosso.

Presi dall'armadio gli skinni jeans, quelli che non mettevo mai, perchè erano troppo aderenti e mi fasciavano completamente il culo.

Derek avrebbe sbavato.

Ci misi sopra una t-shirt semplice, per non distogliere l'attenzione dai pantaloni, e scesi giù

Andai in cucina, dove trovai il lupo, che beveva da una bottiglietta d'acqua.

Appena mi notò, allontanò la bottiglietta dalle labbra, leccandosele.

Mi sorrise

<< Buongiorno, piccolo >>

Si avvicinò, posando un bacio casto sulle mie labbra.

Riuscii a sentire l'odore mascolino del suo sudore. Cazzo.

<< Buongiorno >> dissi, voltandomi e piegandomi per prendere una padella dalla credenza in basso. Avevo voglia di pancakes.

Ero sicurissimo che il suo sguardo fosse posato sul mio culo, dato che appena mi alzai, lo sentii sospirare, borbottando un

<< Vado di sopra a cambiarmi >>

Punto per me.

Quando finii di preparare i pancakes, Derek ancora non era sceso.

Salii di sopra, un pò preoccupato, ma non mi sarei mai immaginato di ritrovarmi lui, sul letto, nudo.

Stava apparentemente guardando il soffitto, con le mani dietro la testa.

Quando si accorse di me, anche se qualcosa mi diceva che lo stesse facendo di proposito, si girò nella mia direzione, di fianco, con un braccio a sostenergli la testa.

Cazzo, sembrava un fottuto dio greco sceso in terra.

Sospirai, accettando la sconfitta. Non avrei mai potuto competere contro quel ben di Dio.

Mi avvcinai, borbottando un  << Fanculo >> prima di mettermi a cavalcioni su di lui.

Lui non perse tempo, togliendomi la maglietta.

Fummo interrotti dalla suoneria di un cellulare. Derek sbuffò, alzandosi e cercando il suo cellulare nei suoi jeans, a terra.

<< Peter! Cosa vuoi? >> disse, dopo aver accettato la chiamata

<< S-sono qui. Derek, i druidi sono qui, al confine del bosco. Li sento. >> disse Peter, con voce preoccupata

Derek sgranò gli occhi, facendomi preoccupare

<< Mi inventerò qualcosa. Nel frattempo tu fa qualcosa per rallentarli, ci sentiamo quando arrivo a casa >>

<< Okay >>

Quando chiuse la chiamata, non perse tempo e si rivestì in fretta. Non ci stavo capendo nulla, così prima che il lupo potesse anche solo mettere piede fuori dalla sua stanza, lo fermai

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