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STILES' POV

Dopo che Derek mi raccontò quello che era successo, inziai a preoccuparmi seriamente.

<< Tuo zio l'ha combinata grossa, non deve passarla liscia >> dissi incazzato nero

Non poteva passare per l'eroe della situazione. Doveva pagare per tutto il male che aveva fatto.

<< Ehi calmati. Si risolverá tutto >> disse, abbracciandomi e calmandomi, come previsto, completamente.

<< Dobbiamo escogitare qualcosa >>

<< Si. Chiamiamo tutto il branco. Loro ci aiuteranno >>

<< No, Stiles. Non voglio coinvolgere anche gli altri. Non posso metterli in pericolo, è una cosa che riguarda solo me >>

<< Cosa? No. Non ti permetterò di andare da solo, è praticamente un suicidio e io... non voglio prederti >>

Si avvicinò a me, prendendo la testa fra le sue mani, appoggiando la fronte sulla mia.

<< E non mi perderai. Mai >>

<< Okay, ma promettimi che verrá qualcuno con te >>

Sospirò

<< Sei davvero testardo >> sussurrò, ridacchiando

<< Pensavo lo sapessi >>

<< Beh... si, però, pensavo mi dessi retta, almeno stavolta. >> 

Lo baciai. Un piccolo bacio a fior di labbra

<< No >> risposi

Mi alzai.

<< E ora? Che facciamo? >>

<< Guardiamo un film? >>

Sorrisi << Okay >>

SCOTT'S POV

<< Allora, puoi sistemarti qui. Il bagno è nel corridoio, terza porta a sinistra. Fa come fossi a casa tua >> Sorrisi.

Isaac era arrivato a casa mia, con il borsone e una faccia da cucciolo abbandonato. Quando lo avevo fatto entrare, aveva cambiato completamente espressione. Era quantomeno estrefatto. Eppure la mia era una casa normale, non  chissá quale lusso.

Pensai che molto probabilmente la sua, di casa, doveva essere un postaccio malridotto.

A quel pensiero mi promisi di trattarlo come un principe. Volevo farlo sentire amato e protetto, cosa che a quanto pare suo padre non aveva fatto.

In quel momento, gli stavo mostrando la camera degli ospiti, dove lui si sarebbe sistemato a tempo indeterminato.

Non so perchè, mi ritrovai a sorridere a quel pensiero.

Isaac. A casa mia. Per un tempo indeterminato. Un angelo. A casa mia. Oddio.

Non volevo sembrare una ragazzina con la sua prima cotta, ma dovevo ammettere di sentirmi proprio in quel modo.

Nemmeno Allison, la mia ex fidanzata, mi aveva mai fatto sentire così, eppure credevo che fosse la mia anima gemella.

Dopo il suo trasferimento in Francia, avevo sofferto molto, anzi moltissimo. Tanto che caddi in depressione e se non fosse stato per Stiles, non ne sarei potuto uscire.

Vidi Isaac guardarsi attorno, appoggiando il borsone a terra, buttandosi, letteralmente, sul letto

<< È morbido >> gli sentii dire, la voce soffocata dal piumone

All I AmWhere stories live. Discover now