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ʻʻ𝑻uo padre ha chiamato la scuola, verrai monitorato quando mangi

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ʻʻ𝑻uo padre ha chiamato la scuola, verrai monitorato quando mangi.ʼʼ Disse Hoseok, apparendo difronte a Jimin e Yoongi. Jimin gli si accigliò, la preoccupazione gli invase il corpo.

ʻʻChi mi monitorerà?ʼʼ Se qualcuno iniziasse a seguirlo, allora sarebbe costretto a mangiare. Anche se poi lʼavrebbe vomitato più tardi, si sentiva più in colpa a forzarsi a vomitare che di saltare il pasto.

ʻʻProbabilmente il dirigente scolastico, è lo studente più fidato nellʼistituto,ʼʼ scrollò le spalle Hoseok, mettendo le mani nelle tasche della giacca. ʻʻVoglio dire, fa schifo a dir bugie, è un santarellino e davvero pensi che non ti lasci mangiare?ʼʼ

ʻʻChi è il dirigente scolastico?ʼʼ Chiese Jimin, non conoscendo molto bene il sistema della scuola o gli studenti, almeno da sapere chi fosse costui. Hoseok si accigliò.

ʻʻSeokjin. Non hai visto la sua giacca? È coperta di distintivi, e gli insegnati si rivolgono tutte le volte a lui per quanto riguarda i problemi scolastici.ʼʼ

ʻʻNon voglio uscirci spesso. Voglio dire, è gentile, ma si preoccupa troppo per me...ʼʼ

Si strinse nelle spalle, sentendosi male per il fatto di non sapere molto sui suoi amici. Ora che ci pensava meglio, non conosceva neppure così tanto bene Yoongi. E lui si aspettava pure che si fidasse di lui...

ʻʻBeh, comunque, è probabile che si assicuri che mangerai tutti i pasti. Se non lo farai, è una seduta allo psicologo scolastico,ʼʼ lo avvertì Hoseok e Jimin sospirò, infastidito sia dal padre che dalla scuola. ʻʻEra tutto quello che volevo dirti, devo andare ora.ʼʼ

ʻʻCiao.ʼʼ Disse a bassa voce mentre se ne andava via. Poi si avviò per la prossima lezione, con il suo solito malumore, forse peggiorato.



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ʻʻJimin, spero non ti dia fastidio ma devo assicurarmi che mangi,ʼʼ disse Seokjin non appena si mise seduto affianco a Jimin a cena, neppure guardandolo. Stava guardando il prof in piedi nellʼaltro lato della stanza, che stava supervisionando la saletta. ʻʻTuo padre ha chiamato, ha―ʼʼ

ʻʻLo so, me lʼha detto Hoseok.ʼʼ Lo interruppe Jimin, abbassando lo sguardo al cibo nauseabondo. Deglutì rumorosamente, sapendo che ogni morso gli avrebbe fatto mettere su peso.

ʻʻDavvero?ʼʼ Seokjin sembrava un attimo sorpreso ma poi scosse la testa, rendendosi conto che era da stupidi sorprendersi per lʼovvio. Naturale glie lʼavesse detto, Hoseok sapeva tutto, e gli piaceva condividere il suo sapere. ʻʻComunque, è per il tuo bene, spero non ti dispiaccia.ʼʼ

ʻʻNon importa.ʼʼ Rispose Jimin, prendendo le sue bacchette. Seokjin si guardò attorno prima di sporgersi più vicino.

ʻʻIl prof che mi sta guardando è andato, metti qualcosa nella mia ciotola. Presto, prima che torni,ʼʼ Jimin si accigliò mentre lo guardava, che ricambiava agitato. ʻʻLo so che non dovrei farlo e odio aiutarti con ciò che ti fa star male, ma allo stesso tempo so che poi quando tornerai in camera andrai a vomitare.ʼʼ

ʻʻIo non―ʼʼ

ʻʻNon negarlo, è scontato. Ora spicciati, prima che qualcuno lo noti e finiamo nei guai.ʼʼ Jimin mise gran parte del suo cibo nella ciotola di Seokjin, notando poi che era quasi del tutto piena. ʻʻOra, in cambio devi farmi questo, voglio che finisci di mangiare quei pochi bocconi che ti rimangono e promettimi che non li vomiterai. Non cʼè molto nel tuo piatto, e dubito che ti faccia prendere peso.ʼʼ

ʻʻPromettere?ʼʼ Chiese Jimin non appena guardò il suo cibo dubbioso. Seokjin annuì, mangiando un poʼ del suo.

ʻʻGuardami, Jimin. Io mangio un sacco, e sono perfettamente nella norma. Anche quel ragazzo lì,ʼʼ indicò verso un tavolo con un ragazzo leggermente più robusto. ʻʻAnche lui è a posto. Lo siamo tutti, e non ti devi preoccupare.ʼʼ

ʻʻMa―ʼʼ Seokjin mosse la mano difronte a lui, interrompendolo.

ʻʻSo che non ti farà cambiare opinione, ma volevo solo che lo sapessi. Ora mangia, e dopo vaʼ da Yoongi. Mi ha rotto le palle per tutta la lezione di matematica parlando di te.ʼʼ



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ʻʻTi fidi di me ora?ʼʼ Gli chiese Yoongi quando lo scortò fino alla sua stanza. Una delle mani di Jimin stava tenendo quella di Yoongi, mentre lʼaltra si strofinava lo stomaco. Si stava preoccupando che quelle due cucchiaiate di cibo gli potessero far aumentare il peso, ma aveva fatto una promessa e voleva mantenerla. ʻʻJimin?ʼʼ

ʻʻCosa? Scusa.ʼʼ Jimin distolse lo sguardo dallo stomaco per puntarlo su Yoongi, accigliandosi leggermente.

ʻʻTi ho chiesto se ora ti fidi di me?ʼʼ Il suo cipiglio crebbe e si morse il labbro, facendo cadere gli occhi a terra.

ʻʻNo,ʼʼ disse a bassa voce, ferendolo un poʼ. ʻʻNon so nulla di te, come potrei fidarmi?ʼʼ

ʻʻGiusta osservazione. Beh, domani forse, ti dirò un poʼ di più su di te o roba così. Ma un giorno, farò in modo che tu ti fida di me.ʼʼ


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