12° capitolo

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Sara's pov
Mi sento scuotere e mi sveglio all'improvviso, stavo comoda sulla spalla di Giorgio. Apro gli occhi.
«Finalmente ti sei svegliata» dice Luca
«Eh già» dico ancora assonnata
«Dobbiamo andare» dice Mattia
Mi alzo, prendo le mie valige ed esco di casa, sono tutti in macchina tranne Giulio che si sta avvicinando.
«È dura vero?»
«Non c'è la posso fare»
«Sì invece» mi stringe la mano e assieme chiudiamo la porta di casa e poi la chiudiamo a chiave. Mi abbraccia e una lacrima attraversa la mia guancia.
Lui la nota e me la asciuga.
«Grazie»
«Figurati depressa» sorrido e con lui al mio fianco mi avvio alla macchina, mi apre lo sportello e mi lascia un bacio sulla guancia
«ci vediamo alla prossima fermata» mi dice, poi chiude lo sportello.
Lo seguo con lo sguardo fino a che entra nella macchina di Giorgio, poi guardo Giorgio e lui mi sta fissando. Mi sorride e io non posso fare a meno che ricambiare.
«piccola ci sei?»
«Sì Luca»
Partiamo e già so che sarà un lungo viaggio.

«Mattia, casa mia è cambiata?»
«sinceramente no, ma so che ora il giardino tuo è molto più curato e che tuo padre ha una fidanzata e forse si sposeranno infatti è per questo che pensavo che ti rivolesse giù, poi l'ho scoperto per caso origliando una delle sue conversazioni e mi si è fermato il cuore. Ma ormai avevo accettato e sai com'è tuo padre»
«Giá»
Ritorno a guardare fuori dal finestrino.
«Posso fumare?»
«sìsì tranquilla» risponde Mattia
Mi accendo la sigaretta e Luca mi fa compagnia
«Che è successo tra voi se i può sapere?»
Cazzo questa non me la aspettavo proprio.
Meglio se rispondo io prima che Luca possa dire qualche cazzata.

Giorgio's pov
«secondo te di che stanno a parlare quei tre?»
«Ancora me lo chiedo Gio?NON LO SO. Non lo sapevo cinque minuti fa e non l so neanche ora»
«Okay okay scusa fai qualcosa di utile almeno accendimi una siga»
Bravo ragazzo mi accende la sizza e me la passa.
Finalmente posso fumare, lui da grande stronzo s'è acceso una sigaretta dopo l'altra e non me ne ha accesa nemmeno una.
Continuo a guidare, Giulio non ne vuole sapere di fare cambio, ma presto lo costringerò.

"«Pronto?»
«Sìsì va bene»
«Ah questo?»
«Subito, ciao»"

«Chi era al telefono?»
«Ci fermiamo a questo autogrill» mi dice giusto poco prima di perdere l'entrata.
«Figa Giù potevi dirlo due minuti prima, no eh?»
Sto ragazzo ha dei seri problemi.
Ehy ma finalmente posso rivedere Sara.
Parcheggiamo vicino all'auto di Briga e scendiamo anche noi.
Mi accendo un'altra sigaretta e mi accorgo che tutti stanno fumando.
«Passato bene il viaggio?» chiede Giulio a Sara
«Sì dai» poi si gira verso Briga e lo guarda
«fino alla prossima fermata posso stare con loro due?»
«Certo» acconsente Briga, guardo Luca, sembra invidioso o perché no? Geloso.
Ma tanto ormai lei non appartiene più a lui. Non dico che appartiene a me, ma magari presto sarà mia. Lo spero.
«Io vado al bagno» dice lei.
E io la seguo, seguito a ruota da tutti gli altri.
«Poi ci vediamo dove ci sono i libri» dice Sara prima di sparire nel bagno delle donne.

Sara's pov
Finalmente vado al bagno, era tanto che ci dovevo andare.
Mi lavo le mani e mi guardo allo specchio, dio non mi sono truccata dopo quel pisolino a casa. Mi metto un po' di mascara, la matita e copro le occhiaie. Poi esco e vado al punto di ritrovo.
Inizio a guardare i libri, a sfogliarli un po', mi è sempre piaciuto leggere e quando vedo un libro i miei occhi si illuminano. Ahi mi sono tagliata. Un taglietto superficiale, ma brucia.
«Mi taglio sfogliando il mio libro preferito questo è amore»
Mi giro e c'è lui.
«Cosa scusa?»
«No niente, ti piace leggere?»
«Sì, tantissimo»
«Si nota, da come guardi i libri, come è fossero qualcosa di prezioso e da come li tieni, sembra quasi che hai paura di farci anche solo una stupida pieghetta»
«Lo so, me lo dicono in tanti»
Poi arrivano anche Giulio e Mattia.
«T'hanno trattata bene?» mi chiede lui abbracciandomi e guardando Mattia.
«Certo» rispondo io.
Arriva anche Luca con del cibo in mano e allora andiamo alla cassa, Giulio ha preso anche lui delle patatine.
Loro pagano e poi andiamo in macchina.
Mi metto dietro così d poter avere tutto lo spazio possibile.
Mi siedo in mezzo e frego un pacchetto di patatine a Giulio, le apro e inizio a mangiarle.
«Ma quante ne hai prese?» gli chiedo notandone almeno altri tre pacchetti.
«Uhm cinque»
Scoppio a ridere seguita da entrambi e mi accorgo solo adesso che Gio mi sta osservando dallo specchietto.
Smetto di ridere e gli sorrido.
Poi Giulio si accende una sigaretta e io lo seguo.
« Giù accendimene una dai»
«No»
«Fai il serio bro»
«Te la accendo io, dov'è il tuo pacchetto che io ne ho poche?» dico prima che Giulio gli ribattesse.
Giorgio diventa tutto rosso.
«È ancora nella mia tasca destra dei pantaloni»
«Ah» metto da parte l'imbarazzo e mi sporgo in avanti, metto una mano nella sua tasca e tiro fuori il pacchetto, sfilo una siga e l'accendo con la mia. Poi gliela passo e lancio il pacchetto sul cruscotto.
«uffa, speravo che me lo rimettessi in tasca»
Dice facendo una faccia pervertita.
«Nei tuoi sogni caro» dico calcando l'ultima parola.
E lui di tutta risposta si mette a ridere.

Il resto del viaggio passato con Giù e Gio è passato tra una risata e l'altra mentre quello con Mattia e Luca diciamo che ho dormito quasi tutto il tempo...
E se mi svegliavo mi fumavo una sigaretta.
Siamo arrivati, stiamo prendendo l'uscita per Roma.
Il mio incubo forse sta per tornare.
Cazzo voglio Giulio al mio fianco in questo momento.
Arriviamo davanti casa di mio padre.
Scendo dalla macchina.
Giulio mi viene incontro e mi abbraccia.
Poi lui esce di casa.
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Spazio autrice
Ciao a tutti, a sto giro il capitolo è più lungo, contenti? Spero che vi sia piaciuto e boh buona serata.
Ah e per chi voglia potete seguirmi su instagram sulla pagina: queensofnewmonster grazie a chi lo farà.
Un bacione, Simona.

Eravamo due diamanti nella merda|| LowLow & Mostro||Onde histórias criam vida. Descubra agora