30° capitolo

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Sara's pov
Mi sveglio con Giulio che mi salta addosso.
Ieri mi sono svegliata con Gio che mi baciava, oggi con Giù che mi salta addosso
«Ma buongiorno anche a te»
«Scusa ma volevo andare a vedere un film»
«Quindi mi svegli saltando?»
«No okay ho una sorpresa per te, volevo anticiparti il risveglio che avrai quasi tutti i giorni d'ora in poi» che cazzo sta dicendo?
«Sto dicendo che t'ho preso un gatto»
«Ma i gatti non saltano addosso alle persone per svegliarle»
«Scherzo un cagnolino, anzi una cagna come te» dice facendomi la linguaccia e io lo guardo male, poi esce dalla stanza e se ne ritorna con un cucciolo di labrador nero, è troppo carino, è tenero e piccolino.
«Ma è stupendo, è maschio o femmina?»
«Femmina»
«Allora mmh» un nome... Un nome...
«Benvenuta Laila»
«Bel nome»
«Lo so» dico facendo una faccia alquanto menosa
«Grazie, ma perché?» gli chiedo
«Voglio che tu abbia un ricordo di me nel caso la nostra amicizia finisse, così la guarderai e inevitabilmente penserai a me e a quanto è simpatico e dolce il tuo migliore amico nonché a quanto è meraviglioso col suo stile unico nel vestirsi»
«Sì okay ma non tirartela Giu» dico scoppiando a ridere seguita da lui.
«Vestiti che ti offro la colazione pigrona»
«Da che pulpito viene la predica» dico ridendo di nuovo poi cerco qualcosa da mettermi e mi cambio in fretta.
Ho fame.

«M'hai fatto spendere un sacco»
«Senti, per prima cosa avevo fame, seconda cosa hai detto che mi offrivi la colazione e io da brava migliore amica ho preso un po' di roba»
«Va beh questa me la segno poi sono cazzi tuoi»
«Oh il tabacchino entriamo» dico fiondandomi dentro appena lo vedo
«Un pacchetto morbido di Marlboro rosse» dico quando è il mio turno
«Ce li hai diciott'anni?»
«Certo»
«Documenti?»
Sbuffo e tiro fuori la carta d'identità e gliela passo, lui la guarda, me la ridà, mi porge il pacchetto e io gli do i suoi cinque euro poi esco.
«Giulio non ci credo»
«Cosa?»
«Quando avevo 14 anni me le davano tranquilli, ora che sono maggiorenne mi chiedono i documenti»
«Beh ma adesso molte bambine fumano per credersi grandi e dato la tua innata altezza avrà detto 'questa mi piglia per il culo'»
«Intanto sono più alta di te di qualche centimetro»
«Resti comunque bassa»
«pff» dico per poi accendermi una sigaretta
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Spazio autrice
È corto, ma mi serviva giusto per rilassarmi mentre scrivevo e rendere più lunga la storia che sta giungendo al termine.
Un bacione, Simona

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