Capitolo 13

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Quando i ragazzi arrivarono davanti a Villa Agreste, Adrien bussó e, dopo poco, Nathalie aprì la porta facendo entrare i due compagni di classe che andarono direttamente verso la camera del modello.

«Allora, che si fa oggi?» Chiese Marinette sedendosi sul letto del ragazzo, infatti quest'ultimo l'aveva rassicurata che poteva comportarsi come se fosse a casa propria, la corvina non faceva altro che ringraziarlo per comportarsi sempre così gentilmente con lei.
«Non ne ho la più pallida idea» Ridacchió lui sdraiandosi sul suo letto con le mani dietro la testa, affianco alla sua compagna di classe.
«Mi hai fatto venire a casa tua per non fare niente?» Rise Marinette a sua volta.
«Quando si è liberi si finisce sempre ad oziare» Commentó il biondo.
«Concordo» Affermò la corvina sdraiandosi affianco al ragazzo, i due girarono la testa l'uno verso l'altra e si guardarono negli occhi sorridendo.

Guardando gli occhi della ragazza, Adrien li trovava sempre più familiari, e le uniche due ragazze con cui scambiava occhiate durature erano solo Ladybug e Marinette: la super-eroina e la sua compagna di classe condividevano la stessa tonalità di azzurro, le stesse sfumature e gli stessi riflessi, cosa abbastanza impossibile almeno che non siano la stessa persona.

Ad un tratto la corvina si alzò e cominciò a esplorare la stanza, si avvicinò ad un mobile dove c'erano diverse file di libri e lesse tutti i titoli: c'erano diverse enciclopedie, fumetti e libri d'avventura, si ritrovò davanti anche alcuni libri di barzellette che iniziò a sfogliare, non perse tempo a leggerli ma apriva il libro a una pagina a caso e leggeva qualche riga; la cosa che più la stupì è che lesse alcune battute e giochi di parole che Chat Noir spesso utilizzava, una parte di lei continuava a ripeterle che i due ragazzi fossero la stessa persona, ma lei era scettica e cercava di eliminare quel pensiero che la sua coscienza le suggeriva.
La ragazza mise i libri al loro posto e esploró ancora la stanza curiosa, ricevendo occhiate e sorrisi divertiti dal suo compagno di classe che la osservava ancora sdraiato sul letto.
«Trovato nulla di interessante?» Scherzó il biondo.
«Se non devo contare tutte le cose presenti in questa stanza: no, non ho trovato niente di interessante» Rispose scherzando a sua volta Marinette.

«Ti va di rimanere a cena qui stasera?» Propose il ragazzo.
«Davvero posso?» Chiese emozionata la corvina, ricevendo una risposta positiva da Adrien «Solo a patto che ci pensi tu ad avvisare i miei genitori» Aggiunse Marinette, facendo annuire il compagno.
I due ragazzi passarono insieme diverse ore, tra un discorso e l'altro fino a quando arrivò l'ora di cena e il modello avvisò l'assistente di suo padre che anche Marinette sarebbe rimasta a cena, subito dopo Adrien chiamò la madre di Marinette, quest'ultima prima della chiamata pregò il ragazzo di non attivare il vivavoce:
«Perfavore, questa volta niente vivavoce, non voglio fare altre figuracce per colpa delle cose che raccontano i miei!» Esclamò la corvina sbattendosi il palmo della mano sulla fronte, il suo compagno di classe ridacchió divertito, dicendole di stare tranquilla.

Quando il telefono squillò la prima cosa che si sentì fu un piccolo discorso tra il padre e la madre della ragazza:
«Chi è?» Esclamó Tom probabilmente dall'altra parte della stanza, in quanto la voce si sentì a malapena.
«Il fidanzato di Marinette!» Rispose Sabine entusiasta, facendo trattenere una risata al biondo che ascoltava il discorso divertito. 
«Pronto? Sono Adrien Agreste il-» Cominciò a parlare il ragazzo che fu però interrotto dalla madre della sua compagna di classe.
«Sì, lo sappiamo, sei il fidanzato di nostra figlia, di cosa hai bisogno?» Chiese Sabine Cheng con tono allegro, facendo arrossire leggermente il ragazzo che però era divertito da come era stato "soprannominato".
«Sono il compagno di classe di Marinette e volevo avvisarvi che stasera vostra figlia cenerà a casa mia, per voi va bene?» Riprese a parlare il modello.
«Ovvio che sì! Marinette può rimanere quanto vuole!» Acconsentì la donna ricevendo un ringraziamento dal ragazzo che chiuse la chiamata subito dopo.

«Non ce n'è bisogno» Si limitó a dire la corvina che stava morendo di vergogna.
«Di cosa?» Chiese il biondo che non sapeva di cosa la ragazza stesse parlando.
«Ho sentito tutto, non c'è bisogno di dirmi cos'hanno detto» Rispose la ragazza nascondendosi la faccia imbarazzata.
«Ehy, non è successo niente! Tua madre è simpaticissima!» La tranquillizzó Adrien togliendo le mani dalla faccia della ragazza e prendendola sotto braccio.
«Mi ha appena considerato la tua fidanzata... e anche più di una volta~» Borbottò Marinette, volendo scomparire dalla faccia della terra.
«Non dirmi che non ti piacerebbe essere la mia fidanzata~» Bisbiglió il biondo.

La ragazza si sentì mancare un battito, cosa le stava dicendo? Forse provava qualcosa per lei?

Marinette non disse niente, non ce la faceva proprio a rispondere.
«Adrien, signorina Marinette... la cena è pronta» Comunicó Nathalie entrando nella camera dov'erano i due ragazzi, che si alzarono per andare nella sala da pranzo.

Tell Me Who You Really Are || Miraculous Ladybug Where stories live. Discover now