Capitolo 24

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La ragazza si nascose prima di de-trasformarsi e quando tornó normale la prima cosa che fece fu controllare che che non avesse ferite visibili, non poteva presentarsi a casa del suo compagno di classe in quelle condizioni... e poi cosa avrebbe detto ai suoi genitori se avrebbero visto ferite ovunque? Aveva sempre la scusa che un akumatizzato l'avesse attaccata, perché d'altronde è la verità, solo che nessuno sa che lei lotta continuamente per difendere Parigi.

Fortunatamente, dopo essersi data un'occhiata veloce, la corvina vide che non aveva altre ferite se non qualche graffietto sulle gambe e sulle mani, l'unico taglio di cui preoccuparsi era quello sul braccio -che avrebbe disinfettato appena arrivata a casa- ma che poteva tranquillamente nascondere grazie alla giacca nera che utilizza ogni giorno.
Subito dopo Marinette si incamminó verso la casa del suo amico e suonò il campanello, Chat Noir era appena rientrato dalla finestra della sua camera, tornando nel suo normale aspetto e scendendo le scale per andare ad aprire la porta per far entrare la corvina.
La ragazza si sarebbe aspettata di trovarsi davanti Nathalie, invece si accorse che era stato Adrien ad aprirle, stranamente.
«Ciao Mari!» La salutò il modello con un grande sorriso, anche se poco prima non aveva passato un bel momento.
«Ciao Adrien» Lo salutò lei a sua volta, accennando un piccolo sorrisetto per poi entrare guardandosi intorno.
«Cos'é questo silenzio oggi?» Chiese la ragazza dai capelli blu «Cioè, è sempre silenzioso, ma mai così tanto~» Si corresse Marinette guardandosi intorno.
«Beh, oggi mio padre è fuori e aveva bisogno anche dell'aiuto di Nathalie e del mio autista, quindi oggi sono solo» Spiegò il ragazzo salendo le scale che portano verso la sua camera, accompagnato dalla ragazza.
«Oh, capisco» Commentó lei senza sapere che dire, il tempo trascorso tra una frase e l'altra formava un silenzio imbarazzante.
«Ti ho invitato per stare un po' in compagnia» Cercò di dire qualcosa il ragazzo, aprendo la porta della sua stanza ed entrando insieme alla sua compagna di classe.
«Dev'essere brutto stare da soli in casa, senza poter neanche uscire con gli amici» Disse ancora la corvina.
«Già, per fortuna ci sei tu» La ringraziò il ragazzo dai capelli biondi sorridendole come faceva sempre, un attimo dopo il ragazzo spostò lo sguardo sulle mani e sulle braccia -fino a dove la giacca glielo permetteva- della ragazza, osservando i piccoli graffi e qualche livido che era già comparso.
«Marinette, cos'hai fatto?» Le chiese lui, facendo preoccupare la corvina che non voleva proprio sentire quella domanda.
«Q-Quando stavo per venire a casa tua un akumatizzato mi ha attaccata!» Esitó lei agitata, sperando che il ragazzo le avrebbe creduto.
«Uhm, okay» Rispose semplicemente lui con sguardo serio, uno sguardo che Marinette non aveva mai visto negli occhi del biondo.
Il ragazzo sapeva che la sua compagna di classe non era lì durante l'attacco che c'era stato poco prima, non poteva non averla vista e se era lì non avrebbe mai permesso che le fosse stato fatto del male, l'avrebbe difesa, ma lei non era lì: la sua amica gli stava mentendo.

«Quindi, cosa ti va di fare?» Chiese annoiato il ragazzo appoggiandosi con le spalle al muro.
«Non so... ti piace disegnare?» La corvina azzardò una domanda, sedendosi su una sedia girevole che era vicino alla scrivania del suo amico.
«Sì, abbastanza» Rispose il modello tornando a sorridere, capendo ciò che la ragazza voleva fare e tirando fuori fogli e matite da un cassetto, per poi sedersi vicino alla ragazza.
Lei prese la matita e cominciò a schizzare qualche vestito su un foglio, osservata dal suo compagno di classe.
«Quindi ti piace disegnare vestiti?» Chiese curioso il biondo, osservando sorridente la ragazza dai capelli blu.
«E anche cucirli!» Aggiunse sorridendo a sua volta la ragazza «Vorrei diventare una stilista un giorno» Concluse infine lei, prendendo il cellulare e aprendo la galleria, mostrando al modello delle foto di vestiti che aveva cucito.
«Dovrei far vedere i tuoi modelli a mio padre, magari potrà venderli e farti diventare famosa» Affermó il ragazzo osservando ogni foto.
«DAVVERO? Sarebbe fantastico! Tuo padre è il mio stilista preferito! » Esclamò stupita la ragazza, facendo ridacchiare il ragazzo per il suo comportamento.

Dopo poco anche il ragazzo cominciò a disegnare qualcosa e la corvina cercava di sbirciare, ma il ragazzo nascondeva il foglio con le mani per non farle vedere il ritratto che le stava facendo.
Infine la ragazza rinunció e tornò a concentrarsi sui suoi disegni, disegnando circa una decina di modelli diversi di vestiti, mentre nel frattempo il biondo dava qualche veloce occhiata alla ragazza, disegnando ogni singolo dettaglio del suo viso, dei suoi capelli e dei suoi vestiti, il suo sguardo si soffermó un attimo sugli orecchini della ragazza: erano neri e riflettevano la luce, i riflessi chiari permettevano di vedere una specie di strato inferiore di colore rosso, come se fosse nascosto, ma il colore non era uniforme su tutta la superficie dell'orecchino, bensì rimaneva nero in alcune aree sulle estremità e al centro c'era un pallino del medesimo colore, involontariamente il ragazzo pensò al Miraculous della sua compagna di battaglie, ormai tutto riconduceva a lei: gli occhi, i capelli, gli orecchini e diverse situazioni in cui la corvina gli mentiva, anche Plagg gli aveva detto di conoscere la vera identità di Ladybug, ma il kwami non conosce nessuno che il suo custode non conosca e Marinette era l'unica ragazza più simile alla super-eroina.
Quando il ragazzo finì il disegno, in un lato libero scrisse una piccola dedica, firmando alla fine:
"Un regalo per l'anniversario della nostra amicizia. Esattamente questo giorno, lo scorso anno, ci siamo conosciuti e oggi siamo migliori amici.
Alla mia carissima amica Marinette.
Adrien Agreste"

Infine il ragazzo sorrise e diede il suo disegno alla corvina, che rimase a bocca aperta.
«A-Adrien, é bellissimo» Balbettó lei osservando il regalo lusingata.
«Tu sei bellissima» Rispose lui, citando il primo giorno che l'aveva invitata a casa sua, quando fece spaventare la ragazza facendole cadere tutti i fogli sul pavimento e lui si complimentó per il ritratto che la corvina gli aveva fatto, ma lei si giustificó dicendogli "Tu sei bellissimo!".

Tell Me Who You Really Are || Miraculous Ladybug Where stories live. Discover now