ITACHI E SORELLINA

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ITACHI E SORELLINA

Itachi Uchiha non aveva la minima idea di come facesse ad essere vivo e a complicare la situazione, c'era Sakura, che doveva essere, se non andava errato, la compagna di Team di suo fratello Sasuke, e probabilmente la fidanzata o la moglie Naruto, priva di sensi stesa sul divano di villa Uchiha e per di più incinta.

Itachi si chiese come mai Sakura avesse cercato rifugio a villa Uchiha anziché correre a casa propria, dal proprio marito/fidanzato Naruto, ma subito dopo scosse la testa in segno di negazione. Quello non era il momento per quei dilemmi, doveva cercare un modo per far riprendere Sakura dal suo svenimento e di certo non poteva catapultarsi per le vie di Konoha in cerca di aiuto, di certo avrebbe solo causato il panico. Non aveva idea se anche Konoha era a conoscenza di ciò che era successo anni prima, a cosa era dovuto il suo tradimento e via dicendo, ma per sicurezza era meglio non creare il caos.

Forse l'idea più sensata sarebbe stata correre a casa di Naruto e chiedere il suo aiuto ma non ne era del tutto convinto. Probabilmente Sakura aveva litigato con Naruto e aveva cercato riparo da Sasuke, suo amico e compagno di team e di certo lui non voleva incorrere nella furia di Sakura.

Non sapeva perché, ma temeva l'idea di Sakura incazzata. Inoltre temeva che da un momento a l'altro, data l'ora tarda, Sasuke avrebbe fatto ritorno nella propria dimora e trovandoli li, vivo e vegeto, di sicuro gli avrebbe fatto venire un collasso.

Doveva trovare un modo per svegliare Sakura, ma temeva anche che lo svenimento della ragazza non fosse dovuto al semplice litigio con Naruto, ma che di fondo ci fosse una mancata cura della propria persona, tanto che alla fine il suo corpo, dato anche lo stato in cui versava, aveva ceduto.

Itachi corse in cucina e bagnò una pezzuola nell'acqua fredda, poi tornò da Sakura e poggiò la pezzuola sulla fronte della ragazza.

"Sakura per favore apri gli occhi!" sussurrò Itachi, ma vedendo che la ragazza non accennava ad aprire gli occhi, sospirò afflitto, poi però l'espressione di Sakura cambiò. Infatti la ragazza si mosse leggermente sul divano e si portò una mano al petto stringendola a pugno, poi serrò gli occhi come presa dal dolore.

Itachi inarcò un sopracciglio, chiedendosi se di fondo, al fatto che Sakura forse corsa da Sasuke, non ci fosse un problema un po' più grave e di cui non aveva trovato il coraggio di parlarne con Naruto.

Nonostante ciò Itachi cominciò a preoccuparsi sul serio, perché sembrava che il colorito di Sakura fosse diventato ancora più pallido.

Sakura si contorse maggiormente sul divano e Itachi fu subito da lei, infilandole una mano dietro la nuca per sollevarla leggermente nella speranza che tale azione le avrebbe potuto giovare. A tale movimento l'espressione di Sakura parve rilassarsi e d'istinto Itachi la sollevò costringendola a mettersi seduta, ma la testa di Sakura cadde all'indietro facendola gemere di dolore, così Itachi la fece stendere tenendole sollevata leggermente la testa e Sakura si rilassò nuovamente.

Itachi rimase così per dieci minuti buoni, poi stufo utilizzò lo Sharingan, per stimolare il Chakra di Sakura, che ricordò essere un chakra curativo. Stimolò il chakra basilare per altri dieci minuti, poi finalmente il colorito di Sakura cominciò a tornare roseo, l'espressione di dolore sul suo viso scompare e il sospiro di sollievo di Sakura fu anche il suo. Piano Sakura iniziò ad aprire gli occhi e appena lo vide batté le palpebre incredula, poi però prese a tossire. Itachi la rimise giù, su divano e corse in cucina a prendere un bicchiere d'acqua che portò a Sakura e lei lo bevve avidamente.

Itachi la guardò attentamente quando poi fu certo che lei si fosse ripresa esclamò

"Ciao ragazzina!" esclamò freddo.

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