Epilogo

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EPILOGO



Erano passate circa due settimane da quando Sakura si era nascosta alla casa al lago di Ino e dopo che la sua migliore amica le aveva accordato il suo aiuto e non evitandole per questo una ramanzina con i fiocchi. Sapeva di essersi comportata da stupida fuggendo di casa, da Naruto, Sasuke e Itachi, ma non aveva la minima intenzione di passare le ultime settimane di gravidanza come una "sorvegliata speciale" solo per un suo piccolo errore di negligenza.

Certo, era passata dalla possibilità di stare in un comodo loft, con tutti i confort possibili ed immaginabili che Naruto, essendo l'Hokage le avrebbe offerto e soprattutto poter stare in compagnia di suo marito e del tanto agonizzato cognato se solo non fosse fuggita per rifugiarsi nella vecchia casa al lago di Ino dove non c'era un tubo da fare se non rilassarsi.

Tramite Ino era venuta a conoscenza che tutta Konoha aveva accettato Itachi per l'eroe che era, che gli avevano fatto una grande festa, ma sempre tramite la sua migliore amica era anche venuta a conoscenza che Sasuke non stava bene, che quasi da due settimane non metteva cibo sotto i denti, che la cercava per mari e per monti, per tutta Konoha e se non fosse stato per Ino che lo aveva convinto del fatto che lei si trovasse ancora a Konoha,  sarebbe partito per la sua missione speciale: ovvero la ricerca di sua moglie.

Era venuta anche a conoscenza che persino suo cognato non aveva partecipato ai festeggiamenti in suo onore durati più di una settimana per mettersi alla sua ricerca, così come anche Naruto che aveva sguinzagliato Kurama e lo aveva obbligato a cercarla, ma per colpa di Itachi che le aveva bloccato il chakra, era decisamente difficile trovarla, persino per un demone del calibro di Kurama.

Sakura sbuffò e sollevò il viso dalle scarpette di lana che stava lavorando per la sua bambina per puntare lo sguardo sulla televisione accesa e dove la giornalista diceva che ancora nessuno era stato in grado di trovarla e che l'hokage aveva iniziato a mobilitare persino gli Ambu per cercarla fuori dai confini di Konoha.

"Non è possibile che abbia causato tutti questi problemi!" borbottò Sakura sentendosi maledettamente in colpa per quegli avvenimenti.

Stufa spense la televisione e riprese a lavorare a maglia, mentre dagli occhi qualche lacrima faceva capolino. Le mancava terribilmente Sasuke. Desiderava disperatamente tranquillizzarlo, dirgli che stava bene, che grazie a Itachi e al fatto che le aveva bloccato il chakra in quelle due settimane d'assenza non aveva avuto alcun problema e che anzi si sentiva decisamente più in forze e fortemente più convinta di riuscire a superare il parto della loro bambina senza alcun intoppo o problema, ma al contempo si sentiva talmente in imbarazzo, talmente in colpa per essere fuggita che l'idea di prendere il telefono e chiamare il marito per dirgli dove si trovasse la terrorizzava più del parto stesso.

Conosceva Sasuke e sapeva già che era furioso con lei.

"Perdonami amore mio, sono un completo fallimento come moglie. Spero solo che un giorno tu possa riuscire a perdonarmi!" sussurrò Sakura voltandosi verso la finestra e osservando il cielo stellato.


Ino se ne stava tranquilla a giocare con il suo telefono nell'attesa di qualcosa da fare. Quella sera l'ospedale di Konoha era di una noia mortale, non si muoveva anima viva e lei tremava all' idea di vedere entrare nuovamente Sasuke dalla porta e iniziare a torturarla nuovamente affinché gli rivelasse dove si trovasse sua moglie. Erano ormai due settimane di fila che veniva messa sotto torchio da Sasuke, ogni giorno, ogni ora. Inoltre c'è l'aveva a morte con Sakura perché per colpa sua, oltre a coprirla aveva dovuto trascurare suo marito e cosa ancora peggiore gli aveva dovuto mentire. Quando due settimane prima Sasuke le aveva chiesto se aveva visto Sakura, purtroppo il suo atteggiamento aveva scaturito una sorta di sospetti in Sasuke e ciò non aveva fatto altro che rendere la sua missione: quella di coprire Sakura, ancora più difficile. Inoltre Sasuke non era stato capace di tenere per se i suoi sospetti e ne aveva parlato anche con Naruto e Itachi, quindi a Ino era toccato essere messa sotto torchio da tre dei ninja più potenti di Konoha e parevano essersi messi d'accordo perché il Lunedì e il mercoledì l'asfissiava Itachi, il martedì e il giovedì Naruto, il Venerdì, il Sabato e la Domenica Sasuke e dire che in passato si era reputata un ottima attrice, ma probabilmente lo era stata nei suoi sogni o molto più probabile era la teoria del fatto che non era facile ingannare Sasuke o Itachi, e di rimando anche Naruto e poi quei tre diventavano una spina nel fianco se il problema toccava la loro sfera emotiva, e quindi dato che Sasuke era il marito di Sakura, Itachi il cognato e Naruto il migliore amico, quella spina era diventata abbastanza dolente e  a maggior ragione se due di loro possedevano lo Sharingan, ma per fortuna Ino era sempre riuscita a non farsi estorcere alcuna informazione, ma ne era certa, questa Sakura gliela avrebbe pagata a caro prezzo.

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