Capitolo XXXVI

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Il giorno del compleanno di Sergio era arrivato.

Gli allenamenti del Mou per l'occasione sembravano diventati ancora più duri. Sergio correva avanti e indietro per il campo con i suoi compagni, sfidando il vento gelido che proveniva da chissà dove e che soffiava allo stadio. Erano partiti in trasferta qualche giorno prima e il giorno seguente avrebbero avuto la partita. Dovevano assolutamente vincere sia perché l'ultima era stata una sconfitta sia perché Mourinho aveva intenzione di vincere il campionato e non potevano farsi sfuggire nessun punto nel solito testa a testa con l'altra grande potenza del calcio spagnolo, il Barcellona.

"Che facciamo questa sera Sergio?!" domandò entusiasta Cristiano mentre gli correva accanto.

"Se non moriamo prima" fece lui col fiatone per la corsa che sembrava non finire mai "non saprei...avete idee?"

"Locale e ballerine?" propose entusiasta Gonzalo.

Sergio si voltò a guardarlo, perplesso. "Sì e poi Victoria chi la sente?!" scherzò Karim Benzema avvicinandosi al crocchio.

"Forse non avrò nemmeno la forza di muovermi...come fate a trascinarmi in un locale??"

"Victoria non ci sarà perciò scordati una notte romantica..." valutò ancora il francese "..cosa c'è di meglio che discoteca amici festeggiamenti..?"

"Domani abbiamo la partita mio caro! Voglio vedere se Mou ci lascia uscire a fare baldoria perchè è il mio compleanno!"

Il fischietto del mister si udì in un eco per tutto il campo. I ragazzi fermarono la corsa vicino alla porta dove Iker si stava riscaldando, facendo un po' di stretching in cerchio.

"Iker proponi tu qualcosa per festeggiare il compleanno di Sergio!!" gli disse Cristiano voltandosi verso di lui.

Iker ci pensò. "Victoria non ti raggiunge?"

"Non penso..deve lavorare..la sentirò dopo al telefono.." rispose il sivigliano.

"Beh...allora...locale e ballerine?"

Sergio sgranò gli occhi. "Iker!! E tutta la tua compostezza e riservatezza dov'è finita?"

"Proprio adesso che sta per firmare la sua condanna a morte e sposarsi!!!" commentò Karim disteso a fare flessioni.

"Che c'entra! Siamo tra amici...Sara non è un problema."

"Victoria sì però." annuì Gonzalo.

"Non lo sarà vedrai" disse Cristiano circondando le spalle di Sergio con un braccio. "Ci parlo io se vuoi.."

"Credo di farcela da solo grazie. E poi se insistete..provate a chiedere a Mou se ci lascia uscire in via eccezionale...magari anche per poche ore..anche se secondo me vi sbrana appena vi vede..."

"Vado io.." si offrì Cristiano "tra concittadini ci capiamo..."

"Ah proprio...secondo me ti manda a quel paese non solo in spagnolo ma anche in portoghese visto che siete concittadini!!" rispose Karim. Il gruppo si mise a ridere.

"Fannulloni!!!!" tuonò Mou avvicinandosi "avete finito di chiacchierare?! Scommetto che se alla partita schiero undici mozzarelle fanno più gol di voi! Avanti fate quattro giri del campo!!"

I ragazzi si raccolsero di nuovo in gruppo smettendo di parlare tra loro e ricominciando a correre ormai distrutti.

"Mi scusi mister, posso chiederle una cosa?" disse Cristiano continuando a correre. Mou lo ascoltò con sguardo serio.

"Come ben sa oggi è il compleanno di Ramos...possiamo festeggiare?"

"In camera dormendo bene prima della partita. Certo che sì."

Looking for paradise (I parte) || RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora