29.

7.2K 327 44
                                    

"Luke." Sussurro, mentre con la mano gli scuoto leggermente la spalla. "Lukey? Svegliati."

Lui emette un piccolo lamento e nemmeno apre gli occhi. Mi dispiace svegliarlo, ma sono circa le cinque di mattina e, se non vuole che i suoi genitori si accorgano che ha passato la notte fuori casa, deve rientrare prima che loro si alzino.

Io, in ogni caso, non ho chiuso occhio, troppo impegnata a essere consapevole della presenza di Luke Hemmings nel mio stesso letto. Non so perché gli ho permesso di restare. Ieri notte si è creata un'atmosfera che non saprei definire. Mi sentivo leggera e a mio agio con lui, nonostante i pregiudizi che avevo, e forse ho ancora, nei suoi confronti.

"Devi andare a casa." Gli dico all'orecchio, cercando di essere il più delicata possibile. Non ho mai svegliato un ragazzo addormentato nel mio letto, perciò non so esattamente quali siano le azioni precise da compiere. "Ci vedremo più tardi."

"Dormi, Cherry, è presto." Replica lui, prima di voltarsi dall'altra parte. Sbuffo. Inizio a perdere la pazienza.

"Se i tuoi ti impediranno di uscire di casa perché sei stato fuori tutta la notte, chiederò a Calum di aiutarmi in fisica." Lo minaccio, anche se con voce gentile. "Anzi, lo chiederò a tutti i tuoi amici e ci faremo una cultura mentre tu sarai in camera tua a pentirti di non avermi ascoltato."

Adesso è lui a sbuffare. Ho centrato il punto, non è vero?

"Altri cinque minuti." Afferma, risoluto.

"Va bene." Cedo.

Mi metto seduta e incrocio le braccia al petto, portando indietro la testa fino a che non sfioro il muro. Abbasso le palpebre.

Come dirò a Heather che non solo ho preso a parlare giornalmente con Luke Hemmings, ma ho anche lasciato che lui dormisse a pochi centimetri da me per una notte intera? È probabile che lei sostenga fermamente che ho commesso un grave, gravissimo errore. Non appena riuscirò a convincere me stessa che Luke è meglio della reputazione che si è creato, comunque, proverò a convincere anche lei.

Tento di smettere di pensare troppo a situazioni che non richiedono un'immediata soluzione e quasi riesco a farmi trascinare via dal sonno, ma vengo riportata alla realtà dai rumori attutiti provocati dal biondo.

"Vado a casa, rompiscatole." Mi comunica. "Accompagnami alla porta."

Mi stropiccio gli occhi per qualche secondo e poi mi alzo in piedi, Luke mi sta aspettando. Gli faccio strada fino all'ingresso al piano di sotto, dove si compone poco a poco una leggera tensione dovuta all'imbarazzo del non sapere come salutarci.

Luke si sporge verso di me un istante più tardi e mi lascia un bacio sulla guancia. "Grazie." Mormora.

Gli sorrido appena e faccio scattare lentamente la serratura per non causare rumore. Lui esce e si incammina lungo il vialetto senza più voltarsi, se non per rivolgermi un gesto di saluto con la mano.

Io torno in camera mia. Mi stendo sul letto e mi accorgo subito che il cuscino ha il suo profumo. È buono.

Provo finalmente a dormire, ma il mio cellulare vibra sul comodino.

Hemmings: stanotte sono stato bene

Hemmings: e anche ieri sera

Hemmings: quando possiamo rifarlo?

Drunk and wasted [Luke Hemmings]Where stories live. Discover now