36.

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Apro gli occhi e nella stanza è tutto buio, tranne per la poca luce dei lampioni che entra da fuori. Delle braccia mi circondano i fianchi e so che appartengono a Luke.

Non so se lui sia sveglio, né so che ore siano. I miei genitori mi hanno detto che sarebbero stati a qualche cittadina di distanza fino a tardi, anche se non ho idea di quanto tardi intendessero. Quello che è chiaro è che non voglio mandare via Luke, quindi, per evitare di essere scoperti, vado a chiudere la porta della mia stanza a chiave.

"Torna qui." La voce assonnata di Luke rompe il silenzio nella camera da letto e mi fa sorridere automaticamente. "Dove stai andando?"

"Sono qui." Sussurro, tornando al mio posto. Questa volta mi stendo con il viso rivolto verso di lui. Serro di nuovo le palpebre. "Stavo solo chiudendo a chiave la porta." Gli spiego.

"Posso rimanere stanotte?" Mi domanda, piano.

"Sì." Dico semplicemente. "Avvisa i tuoi che non tornerai a casa."

"Va bene." Mormora, poi lo sento muoversi. La fastidiosa luce del cellulare mi costringe a riaprire gli occhi, mi passo le mani sul viso e osservo quello di Luke, illuminato appena di azzurro. Compone un numero sulla tastiera e si porta il telefono all'orecchio. Comunica a chiunque ci sia dall'altra parte della cornetta che rimarrà a dormire da Calum e, quando chiude la chiamata, ne fa un'altra per chiedere all'amico di coprirlo in caso i suoi facessero domande.

"Mi fa un po' male la testa." Gli confesso. Ho sentito dire che succede spesso quando si beve troppo, quindi sono certa non sia nulla di grave. In effetti, è solo un leggero fastidio.

"Sei adorabile." Mi risponde, completamente fuori contesto. "E l'alcol ti ha addolcita. Ti preferisco così." Ridacchia appena.

"Mh." Mi avvicino impercettibilmente e poggio la fronte contro il suo petto. Lui, invece, porta entrambe le mani sulla mia schiena e mi stringe piano. Mi piace tanto stare così.

"Come farò a tornare a casa senza farmi vedere, domani mattina?" Sussurra al mio orecchio. Sembra essere davvero molto più sveglio di me in questo momento. Un po' lo invidio. Io vorrei solo riaddormentarmi.

"Ci penseremo domani." Replico. "Mi dai la cioccolata?"

"Ora?" Ride di nuovo. Io annuisco.

Lui fa per alzarsi ma lo blocco prima che possa farlo. "No, resta qui." Mi lamento.

"Non posso prendere la cioccolata e restare immobile allo stesso tempo, amore mio." Dice con una punta di divertimento nella voce.

"Amore mio." Ripeto. Accenno una risata. "Sei l'unico che mi chiama così."

"Lo detesti, non è vero?" Mi chiede, come se già sapesse la risposta. "Posso smettere. L'alcol fa dire la verità, perciò dimmi cosa vuoi che faccia e prometto che lo farò, almeno questo."

"Mi piace quando mi chiami con i tuoi nomignoli." Confesso. "Mi fai sentire speciale. Mi piace quando mi chiami principessa, mi piace quando mi chiami in qualunque altro modo. Non smettere."

Mi rendo conto che sto parlando senza pensare, anche se la confusione che ho ora in testa è nulla a confronto di quella che avevo prima di addormentarmi.

"Va bene, principessa."

Sorrido. "Giochi con i miei capelli? Mi piace quando le persone lo fanno."

"Certo." Bisbiglia. Le sue dita affondano tra le mie ciocche castane, mi accarezzano con delicatezza, senza smettere per un istante. "Così?"

"Proprio così." Confermo. Mi sistemo più comodamente contro di lui e porto un orecchio dove riesco a sentire meglio il suo cuore battere. Ha un ritmo cadenzato e rassicurante. "Grazie."

Luke mi lascia un bacio sulla fronte. È il gesto più semplice e innocente del mondo. "Cerca di dormire, Cherry."

"Non te ne andare mentre dormo."

"Non lo farò." Mi assicura. "Resterò come tu hai fatto con me. Mi hai salvato la vita, lo sai? Mi reggevo a malapena in piedi e se non fosse stato per te..."

"Lo rifarei." Lo interrompo.

"So che lo rifaresti." Colgo l'ombra di un sorriso nella sua voce. Mi stringo più forte a lui. "Ma ora dormi, stellina."

"Prima devi promettere." Dico.

"Promettere cosa?" Mi chiede.

"Che domani ci sarai quando aprirò gli occhi."

"Lo prometto." Mormora con un filo di voce. Mi lascia un altro bacio, ora sui capelli. "Lo giuro solennemente."

"Lo giuro solennemente anche io." Farfuglio, inciampando appena tra le parole. "Qualunque cosa significhi."

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Avete detto che preferite i capitoli lunghi ed eccone qui un altro. Cosa ve ne pare?

Io mi sono già affezionata a Luke e Cherry e spero che per voi sia lo stesso. Vi ringrazio per tutto ciò che fate per supportare la storia, siete davvero stupende.

Drunk and wasted [Luke Hemmings]Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu