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Sento qualcuno stendersi al mio fianco e sorrido. Non devo nemmeno aprire gli occhi per riconoscere il suo profumo o il suo tocco delicato quando mi accarezza i capelli e mi lascia un bacio sulla fronte.

"Sei qui." Affermo, con un filo di voce. Schiudo appena le palpebre e trovo Luke a pochi centimetri da me. Mi rivolge un sorriso appena accennato, prima di alzarsi di nuovo sospirando appena. "No." Protesto appena. "Dove vai?"

"Ho chiuso la porta a chiave." Mi spiega, prima di spostare appena le coperte. Sono ancora decisamente assonnata, ma riesco a distinguere la sua figura con distinzione. "Cherry, posso fare qualcosa di inappropriato? Questi jeans mi stanno uccidendo."

Annuisco. Trattengo un sorriso mentre lo guardo sfilarsi i pantaloni e farli cadere sul pavimento, per poi sdraiarsi per la seconda volta nel mio letto.

"Non è carino spiare le persone mentre si spogliano, Mason." Mi sussurra all'orecchio, senza nascondere il suo essere piuttosto divertito.

"Zitto, Hemmings." Mormoro, accoccolandomi contro di lui proprio come la notte scorsa. Le sue braccia mi circondano subito il corpo e la sua stretta si fa appena più forte. Sento le sue mani sfiorarmi lentamente la schiena e le sue labbra posarsi sui miei capelli. "Amo averti qui." Gli confesso, la mia mente annebbiata dal sonno.

"Non ho portato da bere, però." Ammette lui, mentre una risatina gli sfugge dalla bocca. "Scusa, amore."

"Non importa." Replico. Avevo persino dimenticato di avergli fatto una richiesta del genere. Onestamente, ciò che mi importa è che, nonostante ci sia stato più di un ostacolo tra di noi stasera, lui sia venuto comunque. "Mi dispiace che tu sia dovuto entrare dalla finestra, non mi sarei dovuta addormentare."

"Hey, sono vivo, perciò..." Ride di nuovo. Alzo la testa verso di lui e lo guardo. Come è possibile che un essere così bello voglia passare la notte con me al punto da fare tutto questo pur di esserci?

"Luke?" Lo chiamo, i miei occhi ancora fissi su di lui. Ricambia il mio sguardo. Improvvisamente non ho idea di cosa avevo intenzione di dirgli. Quanto vorrei... "Io... ehm..." Farfuglio, insultandomi mentalmente per essermi messa in imbarazzo da sola. Sono davvero stupida.

"Sì, amore mio?" Bisbiglia.

"Dovresti smettere di chiamarmi in quel modo." Sono sincera, non posso più sopportare i brividi lungo la spina dorsale quando usa quel nomignolo e voglio smettere di desiderare che esso assuma un altro significato.

"Ma io non voglio smettere, amore mio." Sussurra, nonostante io abbia messo il broncio e mi stia sforzando davvero molto per riuscire a mantenere un'espressione seria. "Mi piace chiamarti così."

"Le persone potrebbero fraintendere." Balbetto, insicura. Diciamo che ho sentito il cuore aumentare notevolmente la frequenza cardiaca quando ha lasciato scivolare rapidamente le mani sui miei fianchi, risalendo appena un istante dopo. Mi rendo conto che sto iniziando a sudare e che non riesco a smettere di fissare le sue labbra. Mi chiedo di cosa sappiano.

"Ne sono consapevole." Annuisce impercettibilmente. "E per te è un problema se le persone fraintendono?"

"N-no." Sussurro. Distolgo lo sguardo e chiudo gli occhi. Non posso permettermi di pensare certe cose. Non verso qualcuno che probabilmente non prova nulla per me. Devo imporre a me stessa di smettere di immaginare come sarebbe baciarlo.

Lui non vuole baciarmi.

"Meglio così, Cherry." Mi dice semplicemente. "Ho passato le ultime due ore nascosto nel tuo giardino in attesa che i tuoi andassero a letto." Aggiunge poco dopo. "Ho rifiutato l'invito ad una festa da parte di Ashton, ho preferito te."

"Ci dovrebbe essere ancora la bottiglia che hai nascosto settimana scorsa, nel mio armadio." Gli rivelo. "Nel caso volessi finirla."

"Tu la vuoi finire?" Mi chiede di rimando e io scuoto la testa senza nemmeno pensarci. Dio solo sa cosa potrebbe succedere se perdessi il controllo stanotte. "Credevo avessi sonno, comunque." Sussurra piano, sfiorandomi l'orecchio con la bocca.

Riesco a sentire il mio respiro accelerare, mi tremano le mani perché vorrei toccarlo in ogni centimetro del suo corpo. Ho la gola secca e percepisco un terribile caldo. "H-ho bisogno di un po' d'aria."

"Stai bene?" Domanda. Annuisco ancora.

Mi alzo e mi avvicino alla finestra aperta, cercando disperatamente dell'ossigeno. Il freddo delle piastrelle contro la pianta dei miei piedi contrasta nettamente con la temperatura della mia pelle al momento.

Anche se gli sto dando le spalle, riesco a distinguere i movimenti di Luke, che mi raggiunge per potermi stringere da dietro.

Questo non è d'aiuto, Hemmings.

"Qualcosa non va, principessa?" Il suo respiro batte contro il mio collo, provocandomi una terribile voglia di voltarmi e dare vita a qualcosa che mi fa arrossire maledettamente al solo pensiero.

"Va tutto bene." Mento. "Va tutto bene."

"Sì, va tutto bene." Ripete, mentre le sue mani trovano una parte scoperta dal pigiama sui miei fianchi. Luke le ritrae subito, ignaro di quel che sta succedendo nella mia testa. Mi chiedo cosa penserebbe se ne venisse a conoscenza. Ho paura che lui possa scappare da me. Non voglio. Ma non posso nemmeno continuare così.

"È meglio se proviamo a dormire." Suggerisco, consapevole che non chiuderò occhio stanotte. Non con lui così vicino.

"Okay, amore." Bisbiglia. Lo osservo mentre torna a letto, invitandomi a fare lo stesso con un cenno della testa.

Acconsento e mi vado a stendere proprio dov'ero prima. Fingere di non sentire nulla quando lui mi attira a sé è davvero estenuante.

Una cosa è certa, non posso lasciare che succeda di nuovo.

Lo giuro, domani smetto.

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Quanti superstiti sono riusciti a leggere il capitolo ora? Scusate se vi ho fatto aspettare, ho cercato di scrivere il più in fretta possibile (comprendetemi, quando vi ho proposto un aggiornamento per stasera tardi, nemmeno avevo iniziato a scriverlo!). Spero che sia valsa la pena attendere, comunque!❤️

PS. Siamo quasi a tremila visualizzazioni e vi ringrazio davvero sinceramente per il supporto che date a me e alla storiaa, lo apprezzo tantissimo.

Drunk and wasted [Luke Hemmings]Where stories live. Discover now