Drunk and wasted [Luke Hemmings]

34.

"Che hai in quello zaino?" Gli chiedo, scostandomi dalla porta per lasciarlo entrare. Luke alza le spalle. Fa cadere l'oggetto della nostra conversazione sul pavimento e mi guarda, un sorriso tutt'altro che innocente sul viso. "Prima lo studio."

"Oh, ora ti interessa studiare?" Incrocio le braccia al petto e inarco un sopracciglio. "Davvero responsabile da parte tua, Hemmings."

"Principessa, non saremmo in grado di studiare più tardi. Non saresti in grado di concentrarti." Sussurra, prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita e portandola dietro al mio orecchio. "Avremo tutto il tempo che vogliamo, dopo aver pensato al compito. Mi basterà una banale scusa per passare la notte qui."

"Non ho mai detto che ti voglio qui per un'altra notte." Replico io. Nonostante non sia mai stata brava a reggere lo sguardo, con lui mi impongo di non distoglierlo. Non può averla vinta. Assolutamente no.

"Scommetti che posso farti cambiare idea, Cherry?"

"Sì. Sono sicura di vincere io." Gli rivolgo un sorriso amabile, che lo fa ridacchiare. "Finirai per farmi addormentare di nuovo accarezzandomi i capelli." Ribatte, senza ombra di incertezza.

"Oh, ne sei così convinto?" Gli chiedo, scettica.

"Mi pregherai di restare." Annuisce, mordicchiandosi il labbro inferiore, dalla parte del piercing a forma di anello. "Ho intenzione di farti vedere come si diverte Luke Hemmings."

"Non vedo l'ora." Dico.

"Andiamo a studiare, adesso." Fa un cenno verso il salotto, dove ho abbandonato i miei quaderni per gli appunti, visibili anche da qui. "Non perdiamo altro tempo."

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Ecco qui un altro aggiornamento, come promesso. Un grazie speciale alle ragazze che hanno davvero commentato "Calum non è asiatico" nello scorso capitolo. Vi adoro, giuro. ❤️