Drunk and wasted [Luke Hemmings]

33.

Cherry: se entro dieci secondi non sei qui, giuro che...

Hemmings: sto arrivando!

Sbuffo e lancio il cellulare sul letto. Doveva essere qui venti minuti fa e io lo sto ancora aspettando come un'idiota con il libro di fisica in mano.

Il cellulare vibra una seconda volta, ma, quando sto per digitare vari epiteti riferiti a Hemmings, mi accorgo che non si tratta di lui.

Heather: credo che la febbre mi sia passata del tutto

Heather: ti va di uscire a fare un giro?

Ah.

Non posso assolutamente dire a Heather che devo rifiutare il suo invito per Luke. So che le dovrò parlare, soprattutto se la prossima settimana tornerà a scuola e vedermi interagire con lui sarà inevitabile. Voglio solo rimandare il prima possibile.

Cherry: uhm, oggi ho preso altri impegni

Cherry: cosa ne diresti di vederci domani?

Per mia fortuna, lei accetta. Ciò non cambia, però, il fatto che Hemmings non si sia ancora fatto vedere.

Apro la sua finestra di chat.

Cherry: Luke

Come se avesse sentito telepaticamente le minacce che gli sto rivolgendo, lui suona alla porta.
Quando vado ad aprire, lo trovo con un sorriso di scuse sulla faccia e uno zaino dall'aspetto pesante sulle spalle.

"Ciao, stellina. Posso entrare senza rischiare la vita?"

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So che questo capitolo è un po' noioso, ma è solo di passaggio e vi prometto che i prossimi saranno più interessanti.

Volete un altro capitolo stasera stessa? Se la risposta è sì, commentate scrivendo "Calum non è asiatico". ❤️