L'amore mio e di mia madre

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Titolo: L'amore mio e di mia madre
Autore: EleonoraFrancese
Genere: Storia d'amore
Stato: In corso

TRAMA

A primo impatto, la trama mi è piaciuta tantissimo. Per il semplice motivo che storie di questo tipo sono davvero rare.
Il triangolo amoroso è qualcosa di molto abusato nelle storie d'amore, ma una madre e una figlia in competizione per lo stesso uomo urla originalità verso ogni direzione.
Non esiste alcuno stereotipo in questa storia, a mio parere, quindi devo farti i miei complimenti.

Purtroppo il problema è nella parte estetica della storia.
Partendo dallo stile e dal lessico, inizio subito dicendoti che sono da rivedere in toto.
Il modo in cui Rebecca, la protagonista, ci narra le vicende somiglia tanto a una conversazione telefonica. Tipo due amiche che si raccontano ogni singolo dettaglio perfino quelli più futili come:

"Vi chiedo gentilmente di non pensare male di me. Non sono una pervertita né roba del genere, sono solo una ragazza che è in astinenza dal sesso da un po' di tempo. Quindi cercate di capirmi."

Io sono morto dal ridere leggendo questa parte, ma in realtà c'è da piangere. Non tanto per quello che lei ci dice perché è una cosa più che normale. Più che altro per la nonchalance con cui ce lo racconta.
A noi lettori non frega nulla se la tua protagonista tromba o meno. Vogliamo leggere roba interessante, non un resoconto dei loro pensieri più frivoli.
Arricchisci il tuo lessico e modifica il tuo stile da cima a fondo perché la tua storia ha una trama molto interessante, i personaggi sono caratterizzati bene e ovviamente è originale. È un vero peccato che sia scritta in questo modo.

Passiamo alla grammatica.
Sono gli errori di battitura a metterti nel pallone e altri che sono proprio basilari.
Te ne elenco qualcuno che ho catturato:

• […] nonostante la differenza d'età già, perché ci togliamo ventuno anno ma a me non è mai importato.

La punteggiatura è da rivedere assolutamente perché non è l'unica parte a soffrirne la mancanza.
Io ti direi di scrivere "nonostante la differenza d'età di ventuno anni a cui non ho mai dato molta importanza."

• "[…] perciò sintetizzo tutto con un'unica parola: dolore, tanto dolore e di nuovo dolore. Ok, in realta sono più di una parola […]"

Questo tipo di dialogo informale è proprio da abolire. È proprio un tipo di dialogo stupido, sciatto, vuoto.

• "Dopo aver guardato, per la quarta volta da quando sono arrivata, l'orologio finalmente vedo mia madre".

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